“Insoliti Sospetti” di Salvo Toscano

Amici del Bosco,

il mese di marzo è stato ricco di letture cartacee: nonostante il poco tempo a disposizione per dedicarlo alla lettura, e le sessantamila cose da fare per poter ritagliare qualche minuto qui e lì, sono riuscita anche a leggere questo libro che avevo in libreria da un po’.

Ho infatti scelto questo romanzo per l’iniziativa Libera Lo Scaffale 2016 (qui trovi l’elenco dei titoli che ho scelto) in modo da potermici finalmente dedicare!

Volete scoprire cosa ne penso? Bene, vi accontento subito!

INSOLITI SOSPETTI

di Salvo Toscano | Newton Compton Editori 

202 pagine | Prezzo Cartaceo: 4.90 €


Un grande thriller

Palermo. Onofrio Palillo, salumiere di mezz’età, viene scarcerato dopo un periodo di ingiusta detenzione con l’accusa di omicidio.

Fabrizio Corsaro, cronista di nera ed ex donnaiolo impenitente, lo contatta per fargli raccontare la sua odissea giudiziaria in un’intervista. Ma quando il giornalista si presenta all’appuntamento con Palillo, lo trova morto in casa sua, ucciso da tredici coltellate.

Per una catena di sfortunate coincidenze, però, gli inquirenti cominciano a sospettare lo stesso Fabrizio di essere il killer. E toccherà al fratello Roberto, avvocato penalista in piena crisi esistenziale alla soglia dei quarant’anni, cercare di tirarlo fuori dall’incubo nel quale la sua vita è sprofondata all’improvviso. Con la complicità del vicequestore Domenico Fisichella, l’ex capo della Omicidi parcheggiato all’ufficio passaporti perché schiavo dell’alcolismo, scaverà infatti nel misterioso passato di Palillo, scoprendo più di un segreto.

Una storia avvincente, personaggi vividi e di rara autenticità: la nuova voce del giallo italiano parla siciliano e si fa capire molto bene.



Fabrizio Corsaro è un giornalista, impegnato nella redazione locale, deciso ad intervistare Onofrio Palillo, un salumiere di mezza età che è stato ingiustamente detenuto in carcere e che, finalmente, riacquista la libertà.
L’appuntamento fissato salta e, purtroppo, Onofrio chiama al telefono Fabrizio proponendogli un incontro privato, a casa sua, deciso a raccontargli una verità che in presenza dell’Avvocato non potrebbe fare. Gli mette fretta, fissando l’incontro da lì a poche ore dalla telefonata.

Fabrizio raggiunge la casa di Onofrio, fuma una sigaretta prima di uscire dalla macchina, imboccare la scala del palazzo e raggiungere il pianerottolo: accade tutto molto rapidamente, e si trova coinvolto in un omicidio dove lui risulta essere l’unico indiziato.
Fabrizio viene portato in galera, in attesa delle procedure, ed inizia a vivere un periodo molto difficile.
Chiederà infatti aiuto al fratello Roberto, avvocato penalista, che subito si farà carico dei problemi di Fabrizio e farà del suo meglio per poter dimostrare a tutti la sua innocenza.

Grazie alle sue conoscenze, un po’ bislacche a dire il vero, riuscirà a seguire una pista che porterà a far luce su una serie di fatti tutt’altro che scontati.

Con un ritmo incalzante ed intervalli di dialetto siciliano, Salvo Toscano rende l’idea di come certe situazioni paiono quasi paradossali: al giorno d’oggi questi eventi – errori, incastri e strane premeditazioni – non capitano solamente a sud Italia no, affatto: sono quasi all’ordine del giorno e noi, che non siamo ‘addetti ai lavori’, non conosciamo i vari retroscena.

Il romanzo mi è piaciuto molto, è parecchio sullo stile di Camilleri e, quindi, del Commissario Montalbano ma viene visto tutto secondo due prospettive diverse: viene raccontato dal punto di vista di Fabrizio – e la testimonianza del carcere è molto forte e realistica! – e dal punto di vista del fratello Roberto, l’avvocato, che descrive la sua verità con il contorno della famiglia, del lavoro e dei problemi della sua stessa crescita.

Una bella avventura, capace di segnare i protagonisti in profondità e di coinvolgere il lettore che non solo desidererà scoprire la verità, ma anche conoscere a fondo questi due fratelli diversi tra loro, ma uniti da un forte sentimento di amicizia!

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