“GiroDiVita” di Alessio Rega [Recensione]

Lettori del Bosco,

quest’estate, in occasione del mio compleanno (cade ad agosto^^) mi sono fatta regali librosi.. beh, vi chiederete voi, dov’è la novità? La novità sta nell’aver scelto così, di pancia, un libro promosso dall’autore direttamente via facebook. Sto parlando di GiroDiVita, scritto da Alessio RegaDirettore della Casa Editrice Les Flaneurs, ndr – e pubblicato due anni fa con la Adda Editore.

Ho detto di averlo scelto ‘di pancia’ dal momento in cui non sono andata ad informarmi sulla trama o altro, l’ho preso e basta. Volevo farmi un regalo, un regalo diverso dal solito.. e devo dire che ci ho preso. Ora, sedetevi comodi.. vi spiego il perchè!

GiroDiVita

di Alessio Rega

Adda Editore – 184 pagine in cartaceo

Uscito nel 2014

Gabriele ha 18 anni, vive a Bari con la madre e la sorella. La sua vita si divide tra la scuola, gli amici e soprattutto Chiara, una compagna di classe con la quale instaura un non ben definito rapporto di amicizia. Proprio questo legame dai contorni così astratti rappresenta per Gabriele la prima grande delusione. La rottura con il miglior amico Giulio e il sempre più difficile rapporto con la madre sono altri motivi che spingono Gabriele a lasciare Bari per trasferirsi a Milano dove si ricongiunge con il padre. Dopo un lungo periodo trascorso nel capoluogo lombardo, ritorna per motivi di lavoro nella sua città natale dove si ritrova ad affrontare il suo passato e le situazioni che aveva lasciato in sospeso. Ai successi professionali non corrisponde tuttavia una completa maturazione emotiva e sentimentale. Un nuovo amore, la vitale e affascinante Beatriz, sembra essere la cura per i suoi tormenti interiori. Ma ancora una volta Gabriele vede disattese le sue aspettative. Questo nuovo fallimento lo spinge a interrogarsi su i suoi errori, permettendogli di affrontarli nonché di riconciliarsi con Giulio. E quando inaspettatamente gli si presenta una nuova e prestigiosa opportunità lavorativa, nella vita di Gabriele irrompe ancora una volta Chiara, pronta a minare le sue fragili certezze.


L’ho letto: ecco cosa ne penso!

Gabriele ha 18 anni e vive a Bari, a casa con sua madre e sua sorella.

I suoi genitori si sono separati da poco e suo padre vive a Milano. Si vedono molto poco.

La situazione a casa non è delle migliori, il rapporto con sua madre è ormai molto limitato e molto sofferente, ma ciò nonostante l’amore che riserva alla sua piccola sorella è immenso, gratuito e piacevolmente spontaneo.

“A volte, infatti, si pensa di conoscere qualcuno solo perché si è vissuto insieme per tanto tempo per poi scoprire che le persone che abbiamo accanto sono completamente diverse da come le abbiamo immaginate, da come ci siamo illusi o avremmo voluto che fossero.”

Inizia un nuovo anno scolastico, fortunatamente insieme all’inseparabile amico Giulio, ma quest’anno sarà Chiara a sconvolgere ogni cosa: Lei, amica di infanzia poiché le famiglie si sono frequentate quando loro erano bambini, è quella luce in fondo al tunnel capace di risvegliare in Gabri quei sentimenti negativi dettati dagli eventi che, col tempo, imparerà a lasciarsi alle spalle.

Chiara è solare, allegra, coinvolgente e travolgente.. capace così di sconquassare l’animo imbruttito di Gabri e di addolcire quei giorni altrimenti sempre cupi e solitari.

Chiara è una ragazza molto pratica, sa già cosa vuole fare da grande, ha un qualcosa già di precostruito e ha tutto in ordine, organizzato, almeno nella sua mente.. mentre Gabri no, è molto libero, con meno preconcetti e con ancora delle incertezze.. eppure tra i due c’è feeling: si trovano bene, parlando di tutto, ridono, scherzano e.. Gabri si innamora di Chiara. Sarebbe tutto perfetto, non fosse che Chaira.. che Chiara rivela a Gabri di avere qualcuno che l’attende a Roma, dov’è cresciuta finora.

Eh.. inizialmente quel sentimento non viene corrisposto, ma poi, quando meno te lo aspetti, le cose possono cambiare tanto da diventare splendide: così succede a Gabri, infatti, perché quella che pare una storia impossibile si riesce, invece, a realizzare. Complice lo studio, complice la voglia di stare insieme e quella sintonia che già s’era creata tra loro e che ogni giorno viene coltivato e vissuto come se fosse l’ultimo.

Credo sia vero il fatto di doversi gettare nelle situazioni con entusiasmo e coraggio, penso che sia importante vivere ogni esperienza con l’entusiasmo giusto ogni volta.. rimpianti o rimorsi? Sarebbe bello non sentire nessuno dei due, dopo ogni volta.. non è così? Certo, anche Gabri impara col tempo che non tutto è semplice, che l’amore è bellissimo ma che sa anche fare male.. sono le prime esperienze, le prime emozioni, vissute al cento per cento perché nuove e meravigliose.

Tra Gabri e Chiara funziona, funziona fino a quando la magia non si rompe. E poi… ?

E poi si cresce: le cose cambiano, anche l’amicizia con Giulio si rovina e, come capita a tanti dopo le superiori, le strade si dividono.

“Ero frastornato, i pensieri viaggiavano come in un flipper andato in tilt, cercavo di ricostruire il percorso che avevamo fatto fino ad allora, tappa dopo tappa, capire quali erano stati i punti in cui avevamo preso una direzione piuttosto che un’altra. Eppure ogni volta che lo ripercorrevo non riuscivo a trovare niente di sbagliato e questo contribuiva solamente ad amplificare il mio nervosismo.”

Con la fine della scuola, Gabri compra un biglietto per Milano e sale su un treno, decidendo quindi di salutare sua madre e sua sorella e raggiungere il padre. Ci rimarrà alcuni anni, il tempo per imparare un mestiere, farsi conoscere e crescere, com’è giusto che sia. Non rimarrà a Milano a vita, poiché il Destino è imprevedibile e per una serie di eventi si trova a tornare a Bari, per lavorare.

Qui ritrova sua madre, potendola guardare con gli occhi di un giovane adulto e non più con quelli di un adolescente in crisi per la separazione dei genitori, ritrova la sorella, che vive spensierata la sua tenera età dove le preoccupazioni più gravi sono i votacci a scuola, ritrova il compagno della madre, con cui s’è molto sfidato da ragazzo, e con cui sceglie, ora, di intraprendere un rapporto civile e decisamente più maturo.

Vivrà una Bari nuova, con una consapevolezza nuova, con una maturità nuova, con un amore nuovo: incontra e conosce Beatriz, che si dimostra capace di alleviare quelle che paiono ancora sofferenze antiche, che addolcisce una pillola troppo amara, che gli consente di guardare insieme a Lui in una direzione affinché non ceda alla tentazione di logorarsi nei ricordi e nelle delusioni.. Beatriz…

“Beatriz aveva la capacità di fermare il tempo, quando ero con lei non c’era né uno ieri né un domani, ma soltanto un adesso. Mi sentivo libero e leggero, senza ansie pronte a insinuarsi tra di noi e a bruciare le ore, i minuti, i secondi prima che potessimo viverli. Con lei stavo bene e mi meravigliavo di questo perché non credevo fosse possibile una sintonia del genere, una simbiosi simile.”

Nulla è per sempre, e anche quando l’amore con Beatriz finisce l’amarezza è dietro l’angolo.. ma la reazione di Gabriele, questa volta, non è affatto scontata: guarda in faccia la realtà, si impegna per dare una svolta alla sua vita e trovare uno scopo nuovo, memore di quanto vissuto, facendo tesoro di ogni istante..

L’Andata ed il Ritorno scandiscono i tempi di crescita di Gabriele, poiché Alessio Rega sceglie due momenti particolari per la crescita di un giovane: l’adolescenza, segnata dall’impegno scolastico, dalla famiglia e dalla perdita – in questo caso – delle colonne portanti, le amicizie ed i primi amori… e la maturità, quella parte in cui si è adulti da poco, in cui ci si deve aggiustare da soli, il lavoro, la vita sociale e quant’altro.

In entrambi i momenti della vita – ed in ogni giorno, se vogliamo essere più precisi – l’autore permette al protagonista non solo di mettersi a nudo, raccontando ogni cosa come se stesse scrivendo un diario, riportando emozioni, sensazioni, riflessioni e idee, e confidarsi quindi con il lettore, ma anche di crescere insieme ad esso, confrontandosi pagina dopo pagina, permettendo a chi legge di arrivare a fine libro e rendersi conto di essere diventato amico di Gabriele: mi sono rivista nel periodo di scontro con la famiglia, ho apprezzato lo smisurato affetto verso la sorellina, mi sono commossa nei momenti di riconciliazione con il padre e ho compreso alcune sue azioni con il gruppo di amici e davanti ad alcuni eventi che l’hanno particolarmente colpito.

Anche nella seconda parte ci sono stati dei passaggi molto forti, che fanno riflettere, che sembrano quasi di portare il lettore a percorrere per mano lo stesso periodo di vita di Gabri..

Gabri? Oh, Lui è come uno qualsiasi di noi. E’ protagonista indiscusso di tutto questo, ma è più simile a noi più di quanto crediate. Ho letto questo libro in pochissimi giorni, e mano a mano che voltavo le pagine mi sembrava che Gabri fosse un mio amico: avrei voluto conoscerlo, frequentare le superiori insieme a Lui, fargli capire che dopo il tunnel c’è la luce, che bisogna andare avanti, che bisogna cercare di sorridere.. fortunatamente al posto mio c’era Chiara: non sarei stata certo la tipa adatta a Lui! Però ecco.. nemmeno Chiara lo era, in fondo. E Lui è riuscito a capirlo. E’ riuscito a mettere insieme le tessere di un puzzle così variegato e variopinto… e a far crescere il giovane ragazzo davanti ai nostri occhi.

E’ un libro straordinariamente delicato, umano, persino dolce.. tant’è vero che alla fine – il finale l’ho apprezzato decisamente! Sono d’accordo sulle scelte dell’autore! ^^ – mi è quasi dispiaciuto abbandonare Gabri e la sua storia, la sua vita. Credo che lo rileggerò presto, perché a distanza di giorni sento di dover nuovamente leggere alcuni passaggi, cogliere le emozioni, percepire gli stati d’animo di questo amico.. ma sono felice, felice perché lo stesso Gabri sia riuscito a trovare il suo equilibrio ed il suo posto nella sua vita.

Che altro dire? Che Alessio Rega quando dice “dovete leggerlo” non lo fa solo per pubblicizzarsi e vendersi. No. Lo fa perché vuole farvi conoscere la storia di Gabriele. E la storia di Gabriele è così naturale, così umana, così vera.. da essere tremendamente vicina a noi. Forse l’abbiamo vissuta noi stessi, o magari un nostro caro amico ha passato un periodo così.. beh, certo è che Gabriele diventerà un vostro amico, come lo è diventato per me.

Leggetelo.. perché è emozione e coinvolgimento riga dopo riga, perché è semplicità mista a delicatezza, che solitamente ci si aspetta (almeno, per me è così) da un’autrice donna ed invece si rivela possibile anche con una penna maschile. Bravo Alessio, e grazie per avermi proposto quello che si è rivelato essere un regalo di compleanno bellissimo ed apprezzatissimo!

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