I Martedì delle Ragazze – Citazioni e Tazze di The #36

Amici Lettori,

ben ritrovati nel nostro spazio letterario dedicato alle citazioni che ci hanno emozionato di più: anche oggi, infatti, tra una tazza di the e un pasticcino, io, DEBe VIRGIvi lasceremo sbirciare tra le pagine che abbiamo letto e tra le righe che ci hanno maggiormente coinvolte..

Siete pronti? Chissà quali libri vi lasceremo quest’oggi…


DEB

«L’amore è sincero e generoso. Non conosce egoismo e non pretende nulla […] È una tazza di tè bollente a letto in una giornata fredda, un massaggio ai piedi quando hai camminato per ore, un orecchi capace di ascoltare e una parola di incoraggiamento in un momento di difficoltà. È aperto, accogliente, tollerante, non cerca di cambiarti. È dare, non pretendere. È azione, non parole»


Tratto da “Natale a Puffin Island” di Sarah Morgan

Perché l’ho scelta? Semplicemente perché leggendola mi ha emozionato, perché l’amore dovrebbe essere questo, almeno per me. Le parole certo a volte servono, ma i gesti sono quelli che contano e trasmettono il vero sentimento. Chi ti sta accanto deve incoraggiarti e lasciarti essere ciò che sei realmente, sorreggerti nel momento del bisogno e gioire degli obiettivi che raggiungi (e viceversa, ovviamente).


VIRGI

“Entrare nelle vite altrui è, ogni volta, smarrire la propria. Per acchiapparla di nuovo ho bisogno di caffè e sigaretta. E passi veloci.” 


“Mariani e il peso della colpa” di Maria Masella – Frilli

Ho scelto questa frase perché esprime bene come si sente il protagonista, il commissario Mariani, mentre indaga sulla vita delle persone: un lavoro difficile. Capire gli altri è anche capire se stessi


IO

“[…] Ascolta, non è complicato che tu sia attratta dalle donne, per esperienza posso dirti che è complicato dichiararsi! Quella è la parte che richiede coraggio! Ma provare dei sentimenti non è complicato, è inconscio. E non venirmi a dire che non è normale! Come si fa a dire se una cosa è normale? Perché è giusta?”


Tratto dal romanzo “Ti ho cercato tra le nuvole” di Federica Loreti, Les Flaneurs Edizioni

Ho scelto questo passaggio poiché parla da solo: i sentimenti sono inconsci, liberi, concreti.. siamo noi che ci facciamo mille problemi per convivere con loro e nient’altro. Quanto alla normalità.. chi può ergersi a giudice della cosa?

Lascia un commento