Amici Lettori,
durante le ‘vacanze natalizie’ – ben poco riposanti, a dire il vero – ho avuto modo di leggere ed apprezzare un romanzo Butterfly Edizioni: c’è da premettere che la CE ci ha coinvolti in un progetto curioso e accattivante, a cui abbiamo deciso di aderire all’unanimità.
Abbiamo così scelto, tra una rosa di diversi libri di loro produzione, tre titoli (uno a testa) a cui dedicarci con cura e, quindi, riservare l’apertura del nostro anno letterario sul Blog, come concordato con loro.
Abbiamo scelto due romanzi fantasy ed un libro di racconti gialli: io mi sono letteralmente lasciata ingannare dalla cover, sinceramente. Poi la sinossi ha confermato la mia curiosità e una volta fatta la scelta confesso che non desideravo altro se non che arrivasse la copia. C’è quel viola meraviglioso, magico, fantasy, che mi intriga terribilmente. Sto parlando del libro IL FATO DEGLI DEI – LACRIME DI AMETISTA, scritto da Donatella Perullo. Sia il discorso divinità che cristalli si evince dal titolo e dalla copertina, quindi.. un perfetto mix per chi, come me, è affascinata da queste cose.
IL FATO DEGLI DEI – LACRIME D’AMETISTA
di Donatella Perullo
Butterfly Edizioni – Cartaceo
271 pagine – 14 €
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Ognuno nasce con un fato, quello di Roswita è essere l’unica in grado di fermare la malefica Dea Irmin. Roswita è un’adolescente volitiva, cresciuta in un bosco, nascosta al mondo da Iosò, una misteriosa anziana che chiama nonna. Trascorre le sue giornate a studiare e a giocare nella natura insieme all’inseparabile Lupa; e non sospetta il perché del suo isolamento. Fin quando un giorno un incontro inaspettato la stravolge… ma lui è il principe Fredric dei Noctiluca, figlio della malefica Irmin. In un susseguirsi di eventi, intrighi e misteri, Roswita dovrà combattere per il proprio amore e per la salvezza del mondo rinunciando per sempre alla propria innocenza. Un romanzo dalla prosa delicata ma incisiva, scritto con maestria, che conduce in luoghi incantati e al contempo infernali.
La Mia Opinione
Dall’inizio un po’ contorto, poiché c’è un discorso tutto particolare legato all’origine di determinati regni, agli allineamenti morali dei regnanti, alle fissazioni delle figlie di Deiwsa la creatrice e ai vari ruoli – non fondamentali ^^ – che servono effettivamente unicamente a creare l’ambientazione entro cui si svolge la nostra storia, il romanzo vede Roswita come protagonista, l’eroina che scampa alla morte certa subito dopo il parto, che viene salvata da Iosó e allevata da questa vecchina nel profondo del bosco.
La giovane viene tenuta in estremo isolamento poiché, a sua insaputa, una profezia le gira intorno e perché questa si possa avverare non sono ammesse interferenze di ogni tipo. Peccato che la fanciulla incontri Frederic, il figlio di Felmasio di Noctiluna, Re di Lampirya: tra i due nascerà curiosità prima e sentimento poi, finché la verità e la profezia non sarà rivelata ad entrambi…
Si dice che ognuno di noi sia destinato ad un disegno che il Fato ha in serbo per noi: tutti i personaggi coinvolti in questa storia hanno quindi un ruolo ben definito all’interno della trama che, con ambientazione originale, la presenza di creature fantastiche, di poteri magici, intrighi e giochi di potere, ha sicuramente una potenzialità… Dico questo perché gli ingredienti sono buoni ma l’insieme è complesso da apprezzare.
A favore ci sono, come dicevo, l’ambientazione, il bestiario di creature fantastiche e inventate, i personaggi ben caratterizzati e l’idea globale… A sfavore, invece, c’è soprattutto la capacità narrativa: molte frasi sono prive di punteggiatura, o si rivelano complesse da comprendere perché male articolate. Le prime settanta pagine sono piuttosto intricate, manca forse una specifica temporale, manca la possibilità di capire bene quello che sta succedendo.. Guadagna punti nella seconda metà, dove il lettore ha capito un po’ meglio la cosa, dove il ritmo è più accattivante e dove le situazioni si fanno più interessanti, si inizia a capire bene la dinamica, si collegano i luoghi e si capiscono le cose che fino a quel momento restavano poco chiare.
Non solo ho trovato difficoltà a stampo ortografico/grammaticale, ma anche alcune similitudini con altro di più banale: l’ antagonista, ad esempio, a me ricorda molto la regina Grimilde di Biancaneve; piuttosto che la storia di Roswita mi fa pensare alla Bella Addormentata nel Bosco. Od ancora, la creature che si trasformano paiono quelli incantati ne la Bella e la Bestia.. Come vedete ci sono molti elementi che fanno pensare come l’autrice abbia preso spunto – e ci sta anche eh, liberissimo di prendere idee ^^ – da storie già fatte ed abbia quindi sviluppato una sua storia: ci fosse stata una correzione migliore, sistemando gli errori di forma della frase, e un incipit magari scritto in maniera diversa, tutto sarebbe stato meno pesante e decisamente più coinvolgente.
Si rivela poi essere l’inizio di una saga: il finale è aperto, peccato che l’adrenalina e la curiosità che sono stati stimolati nel lettore siano cosi smorzati in un momento tanto ben fatto. Peccato.
Il libro è stato stampato nel 2014: magari una revisione del testo in vista di ristampa si potrebbe fare. La cover e la trama fanno colpo: è un peccato che poi l’interno sia cosi ostico.
Non mi sento di osare oltre proprio perché mi aspettavo molto di più: ciò non toglie che magari il secondo capitolo sia migliore, però ecco.. Solamente questo è un po’ deludente. Peccato.