“Il Cacciatore di Donne” [Film Thriller]

Amici del Bosco,

un film thriller che vi propongo è quello intitolatoIL CACCIATORE DI DONNE, con Nicolas Cage come protagonista e John Cusack nei panni del serial killer che per diversi anni ha tormentato l’Alaska. Il film, infatti, è tratto da una storia vera poiché basato sulla vita di Robert Hansen che negli anni ottanta ha rapito, torturato e ucciso una ventina di donne.

La pellicola è uscita nel 2013, diretta da Scott Walker.



LA TRAMA

Nel 1983, ad Anchorage, Cindy Paulson, una giovane prostituta, viene ritrovata ammanettata e in

lacrime dalla polizia cittadina in una stanza nella quale dice di aver trovato rifugio dopo essere sfuggita alla violenza e al rapimento da parte di un cliente. Il poliziotto che la interroga, contrariamente al collega che l’aveva ritrovata, non crede alla sua versione dei fatti e Robert Hansen, l’uomo da lei accusato, fornisce un valido alibi.

Intanto viene trovato il cadavere di una donna sepolto da mesi in una zona di caccia non lontano da Anchorage. Il corpo viene identificato come quello di una ballerina, che era stata ingaggiata da un tale per un servizio fotografico. Jack Halcombe, un detective della polizia di stato dell’Alaska, viene incaricato di seguire il caso che può essere legato ad altri ritrovamenti simili. Indagando sulle persone scomparse negli ultimi anni, riesce a mettere insieme i casi di diverse ragazze sparite in circostanze simili a quello della ballerina. Halcombe, inoltre, riceve un plico contenente le accuse di Cindy nei confronti di Hansen. Poiché quest’ultimo ha un precedente per stupro risalente al 1971, il detective decide di indagare su di lui e di estendere le ricerche fino a quell’anno.

Nonostante le difficoltà creategli da Cindy, impaurita e diffidente a causa della sua terribile storia personale, Halcombe riesce a darle coraggio e, così, a sfruttare la sua testimonianza per poter mettere fine ad una lunga storia terribile.



IL TRAILER


“Dare la caccia alle donne è più divertente che cacciare un grizzly”


R.C. Hansen



LA MIA OPINIONE

“Hai mai visto in vita tua qualcuno capace di una cosa del genere?”

Partendo dal presupposto che amo moltissimo i film thriller e quelli (qui anche con i romanzi mi capita) che hanno a che fare con i serial killer, ho scoperto questo film per caso e devo ammettere che mi ha colpita molto.

Sono sempre stata molto affascinata da quello che si cela nella mente di chi compie atti di questo tipo, forse avrei dovuto studiare criminologia, ma ricordo sempre un mio amico, Domenico, quando mi spiegò che in Italia ci sono molto meno casi e c’è molta meno popolazione, motivo per cui ‘follie’ del genere sono decisamente ridotte, rispetto ad un Paese tanto vasto qual è l’America.

Motivo per cui tantissimi film con un serial killer sono ambientati in America e spesso sono tratti da storie vere. Zodiac, giusto per citarne uno che ho visto tanti anni fa, è uno di questi. ^_^

IL CACCIATORE DI DONNE si basa sulla storia vera di Robert Hansen che, in un lasso di tempo di circa vent’anni, si è davvero dato alla caccia. Rimorchiava fanciulle nei modi più originali (a volte nei night, altre volte proponendo servizi fotografici e via dicendo), se le portava nella sua casa, richiudendole nello scantinato che quasi sembrava la baita di un cacciatore, con tanto di trofei di salme imbalsamate, e poi.. poi si divertiva. Una donna alla volta, ovviamente. Legata alla catena, violentata ripetutamente, seviziata, torturata, e poi caricata su un jet privato.. Sorvolava così una zona boschiva dove le liberava e… poi bum! Le cacciava, come si fa con un cinghiale o un capriolo, facendo sparire i corpi e le tracce.

Oh, le cose per lui vanno bene per diversi anni: la sua famiglia (moglie e due figli) non sospetta niente del genere e lui con la legge ha solo qualche problemino con furti e cosette banali. E’ un brav’uomo.. peccato conduca una doppia vita e che una delle sue prede riesce a fuggire: Cindy Paulson è, infatti, l’unica superstite al massacro seriale del Cacciatore di Donne. Approfittando della distrazione di Hansen mentre cerca di sistemare l’aeroplano, riesce a fuggire e a rintanarsi per poi chiamare la polizia. Chi la ritrova è convinto siano solo farneticazioni di una prostituta a cui non dare alcun credito, ma quando il caso passa nelle mani del sergente Jack Halcombe/Cage, tutto prende una piega diversa: le indagini vengono riaperte e i vari pezzi del puzzle vanno messi in asse, potendo così mettere le mani sul balordo che viene finalmente processato e condannato.

Una sola la superstite, molte invece le donne scomparse e tante le uccisioni a lui collegate.
Un mostro, di quelli da non dimenticare, perché i killer seriali non sempre hanno dei problemi mentali, a volte si divertono ad uccidere e basta. Lui non viene sottoposto a perizia psichiatrica e confessa spontaneamente alcuni dei suoi omicidi.

Muore poi all’età di 75 anni in carcere, dove ha trascorso il resto della sua vita dalla condanna avvenuta nel 1984.

Il film decisamente ben fatto: Nicolas Cage, nei panni del poliziotto, rende molto bene, risulta intuitivo, dinamico, deciso ma al tempo stesso umano.
John Cusack, nel difficile ruolo del killer, esprime notevolmente tutte le peculiarità maniacali e ossessive dell’assassino seriale.

Con un ritmo capace di tenerti incollato allo schermo, lo consiglio vivamente, anche se alcune scene sono un po’ crude e forti.

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