Il buio oltre la siepe di Harper Lee – Ricetta: Charlotte alla panna [Rubrica:LettureInPentola]

Bentrovati
Lettori Erranti, oggi ritorna la rubrica “Letture in Pentola”!!! Vi parlerò del
libro “Il Buio oltre la siepe” di Harper Lee. Vi avevo accennato di voler
leggere questo libro da tempo nella recensione di “The Help” (che trovate qui)
e ho trovato una copia nella biblioteca comunale del mio paese, quindi, tra una
lettura e l’altra ho inserito anche questa.

Durante
la lettura si parla di una torta, la Charlotte alla panna… Come non
approfittare dell’occasione per provare una nuova ricetta e scrivere una
recensione?  Innanzitutto, vi presento il
libro.

Il
buio oltre la siepe

di Harper Lee

Narrativa
Moderna e Contemporanea

Feltrinelli
Editore

Pag.
304 – Prezzo: € 9,50

Puoi
Acquistarlo QUI

In
una cittadina del “profondo” Sud degli Stati Uniti l’onesto avvocato
Atticus Finch è incaricato della difesa d’ufficio di un “negro”
accusato di violenza carnale; riuscirà a dimostrarne l’innocenza, ma l’uomo
sarà ugualmente condannato a morte. La vicenda, che è solo l’episodio centrale
del romanzo, è raccontata dalla piccola Scout, la figlia di Atticus, un
Huckleberry in gonnella, che scandalizza le signore con un linguaggio non
proprio ortodosso, testimone e protagonista di fatti che nella loro atrocità e
violenza non riescono mai a essere più grandi di lei. Nel suo raccontare lieve
e veloce, ironico e pietoso, rivive il mondo dell’infanzia che è un po’ di
tutti noi, con i suoi miti, le sue emozioni, le sue scoperte.

LA MIA OPINIONE

“Prima
di vivere con gli altri, bisogna che viva con me stesso: 

la coscienza è l’unica
cosa che non debba conformarsi al volere della maggioranza.”

Il
titolo è già di per sé interessante, si riferisce alla paura del diverso, a
causa dei pregiudizi e dell’ignoto
(ciò che c’è oltre il nostro piccolo mondo),
mentre la scelta del titolo in inglese “To Kill a Mockingbird”, è palesata più
volte durante la lettura (uccidere un uccellino indifeso è un peccato).

Il
romanzo “il buio oltre la siepe” dà voce a Jane Louise “Scout” Finch, che
racconta la sua storia e la storia di suo padre, un avvocato del Sud degli
Stati Uniti, che ha cresciuto lei e il fratello più grande Jem, da solo, con
l’aiuto di una donna di servizio di colore, Calpurnia.

Nella
prima parte Scout ci racconta della vita nella cittadina di Maycomb durante gli
anni ’30.

Scout
ci mostra una realtà dove tutti si conoscono, e dove la diversità delle classi
sociali è ben delineata
: le famiglie “perbene” con le loro antiche “tradizioni”
e i loro pezzi di terra che hanno da generazioni, poi ci sono i cittadini, i
contadini poveri ma rispettabili, i nullafacenti bianchi (ma sporchi) e i
negri.

Questa
è Maycomb, nella quale non succede (quasi) mai nulla di particolare.

Una
lunga introduzione, quindi, ci porta a conoscere meglio i nostri protagonisti e
la loro vita, accompagnandoci al centro del romanzo. La seconda parte è
incentrata su un caso che è stato affidato al padre su un presunto stupro da
parte di un nero, Tom Robinson, su una ragazzina di 20 anni.

Qui,
inizia la parte sicuramente più interessante, ma che sarebbe rimasta “vuota” senza
la parte iniziale
, che può apparire un po’ noiosetta.

Durante
tutta la lettura vediamo come il padre educa i figli, li porta a pensare con la
propria testa, a tenere lontani i pregiudizi, e insieme a loro, porta anche noi
a riflettere

“Non
riuscirai mai a capire una persona se non cerchi di metterti nei suoi panni,

 se
non cerchi di vedere le cose dal suo punto di vista”

Ho
trovato la lettura molto piacevole e veloce, aver il punto di vista di una
bambina lo ha reso sicuramente più “leggero”, e la semplicità dei dialoghi non
lo rende banale, ma speciale. Racchiude in sé un grande potenziale, la paura
del diverso, prima con “Boo” Radley, personaggio misterioso fino alla fine. Poi
con Tom Robinson, rispettabile uomo anche se nero e storpio. Potrei stare qui a
descrivere a lungo questi e gli altri personaggi che man mano vanno facendo
apparizione nel racconto di Scout, ma vi lascio il piacere di leggere il
romanzo
e far voi stessi conoscenza con tutti…  Io sto ancora dibattendo con me stessa se
vedere il film o lasciar perdere. Se avete consigli da darmi li accetto
volentieri!!!

Libro
straconsigliato, sia per i contenuti e il tema che per il modo insolito di
scrittura
scelto dall’autrice. 

 Ricetta: Charlotte alla panna


Eccoci
giunti alla ricetta. Ho trovato diverse varianti su internet della Charlotte
alla panna, torta che nel libro “il buio oltre la siepe” viene preparata da
Calpurnia e che ha riscosso gran successo tra le invitate. Come spesso succede
ho fatto di testa mia con gli ingredienti, basandomi anche su ciò che avevo a
casa, e ho avuto pareri super positivi dalle mie cavie (ancora una volta
felici) che hanno apprezzato anche l’aspetto della torta e non solo il gusto.

Ingredienti:

Per
la base
:

una
confezione di savoiardi (oppure pavesini)

Per
la farcitura:

250
gr di mascarpone ( oppure formaggio spalmabile come il philadelphia)

150
gr di yogurt greco bianco  (o altro tipo
di yogurt)

150
gr Skyr alla fragola (o normale yogurt alla fragola, è comunque facoltativo)

50 gr
di zucchero a velo

250
gr di fragole

250
ml panna da montare (metà per la farcitura e la restante per la decorazione)

Per
la bagna al liquore:

150
ml di acqua a temperatura ambiente

50 ml
di whisky o rum o altro liquore a scelta

1
cucchiaio di zucchero semolato

Innanzitutto
preparate la bagna, mettendo l’acqua con lo zucchero in un pentolino, mescolate
e fate scaldare, spegnete e aggiungete il liquore. Fate raffreddare, e nel frattempo
dedicatevi alla farcitura. Montate bene la panna e in un’altra ciotola mettete
il mascarpone, lo yogurt, lo skyr e lo zucchero a velo, frullate con lo
sbattitore elettrico finché non è tutto ben amalgamato, tagliate le fragole a
pezzettini, lasciandone qualcuna per la decorazione. Aggiungete alla crema le
fragole tagliate e metà della panna montata.

A
questo punto non vi resta che prendere una tortiera a cerniera (io ho usato una
con diametro 28 cm) e comporre la vostra torta fredda, mettete i biscotti alla
base e bagnateli con un cucchiaio o se preferite inzuppateli dalla parte non
zuccherata, mettete ai lati gli altri savoiardi, che non vanno inzuppati. Io ho
spezzato i savoiardi che vanno in verticale di circa 3 cm (conservando questi
pezzetti per il secondo strato).  Ora aggiungete
metà della crema e con i pezzetti avanzati dei savoiardi fate un altro strato
inzuppandoli prima nella bagna. Decorate a vostro piacimento con la panna, e
conservate in frigo per almeno due ore.

Aspettato
il tempo necessario potete adagiare la torta su un’alzatina o un piatto da
portata, togliere la cerniera delicatamente e aggiungere le decorazioni.

Io ho
decorato con un nastrino attorno ai savoiardi, ho aggiunto le fragole rimaste,
e dato che è oggi è il primo giorno di primavera ho aggiunto delle uova di
cioccolato colorate al centro, formando una sorta di nido, ho dato un tocco di
colore in più con delle palline di cioccolato colorate e scagliette di
cioccolato fondente.

Vi
assicuro che può sembrare complicato, ma non lo è affatto!!! Fatemi sapere se
la preparate e quali ingredienti avete usato.

Buon
inizio di primavera!!! 

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