Bentrovati Lettori Erranti, oggi vi voglio parlare di un
libro particolare e speciale per me, il titolo è “Mamma Strega Racconta” di
Giada Demaria. Ho ottenuto la mia copia
autografata, grazie allo scambio di una mia creazione con l’autrice stessa. Questo
rende ancora più speciale questo libro.
Venite a scoprire di cosa parla e le mie impressioni a
riguardo.
Mamma Strega Racconta
di Giada Demaria
Anguana Edizioni
Pagine: 90, pag. ill. Brossura
Prezzo: € 10,00
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“Mamma strega racconta” è una raccolta di fiabe
classiche (La Bella Addormentata, Cenerentola, Biancaneve, Raperonzolo, Hansel
e Gretel, I sei cigni, La Sirenetta e Cappuccetto Rosso) rivisitate in modo da
eliminare alcuni stereotipi di stampo patriarcale e maschilista. Ecco dunque
che la strega che fa da narratrice cerca di ritrovare le vere storie che si
celano dietro a questi racconti, immaginando come sarebbero stati narrati se i
modelli di riferimento fossero stati diversi, i modelli insomma che avrebbero
potuto avere le donne sagge e misteriose che la società ha finito per
condannare come streghe. Fiabe antiche e note a tutti, che grandi e piccini
possono riscoprire con nuovi sapori in questo volumetto.
LA MIA OPINIONE
Partiamo come sempre dall’aspetto del libro, nella copertina
trovate il concept di Enrico Zordan, che attira l’attenzione. Non solo l’illustrazione,
ma anche il titolo salta subito all’occhio con il suo bianco sullo sfondo
scuro. L’immagine originale è di John William Waterhouse, che personalmente
adoro.
Mamma strega racconta inizia con il dialogo tra una mamma e
la sua bambina, che è arrabbiata perché tutti definiscono la sua mamma “strega”.
La madre è davvero una strega e la bimba non riesce a crederci, perché le
streghe sono sempre brutte e cattive, come raccontano le fiabe… così la madre
le spiega che quelle sono solo dicerie e falsità, per infondere paura verso
quelle che un tempo, molto molto lontano, erano considerate donne sapienti e alle
quali si portava rispetto perché esperte guaritrici e sagge.
La mamma strega così decide di raccontare la “sua” versione,
la “sua” verità, attraverso la rivisitazione delle fiabe classiche.
In questo periodo si parla spesso di razzismo, e questa
raccolta di racconti, potrebbe aprire gli occhi a molti, o meglio, può servire
da speranza, per insegnare ai più piccoli a non avere paura di ciò che ci
descrivono come malvagio o cattivo, perché, spesso, non è proprio così che
stanno i fatti…
Le fiabe, come sappiamo, hanno una morale nascosta tra le
righe, qui, ci troviamo davanti a delle rivisitazioni magistrali, che gettano una
luce diversa sulle classiche streghe malvagie.
Inoltre, anche gli altri stereotipi
crollano: le fanciulle non vengono più salvate dai principi, che spesso invece
sono arroganti e ipocriti, i re diventano crudeli e i lupi non sono più “cattivi”.
Tutto ha un’ottica inconsueta, un po’
più “moderna”, ed ogni racconto, che è accompagnato da un’illustrazione famosa,
non annoia, anzi, incuriosisce sempre di più.
La raccolta inizia con il racconto più “datato”, la Bella Addormentata,
e si conclude con la fiaba più moderna, Cappuccetto Rosso. Ogni racconto
mantiene i protagonisti e molti elementi
originali, che lasciano subito intendere a quale storia si fa
riferimento, ma la trama viene “ritoccata” e a volte anche del tutto stravolta,
come per esempio in Biancaneve.
Si nota la ricerca e l’attenta valutazione dell’autrice per
quanto riguarda le fiabe proposte e la giusta scelta del linguaggio, che è semplice
e chiaro poiché, ovviamente, deve poter arrivare a un pubblico di tutte le età,
soprattutto ai bambini.
Di alcuni racconti non conosco la versione originale, e sono
curiosa di leggerli per poter fare un confronto. Quelle che invece conosco
perfettamente, non mi hanno mai entusiasmata, forse perché la loro morale non coincide
(ora come in passato) con il mio modo di pensare, proprio per questo motivo, ho
apprezzato molto queste nuove versioni.. le vedo più vere e, diciamo pure, più
vicine alla realtà… La fiaba che più
mi è rimasta impressa è “La pasticcera del bosco”, che si rifà alla storia di
Hansel e Gretel, ma che qui vediamo con i ruoli completamente ribaltati.
Forse vi state chiedendo se le streghe esistono davvero…
ebbene sì, esistono eccome, e non in un tempo indefinito e in un luogo lontano…
ma fate attenzione, leggete tra le
righe, perché non vi sto nemmeno dicendo che vi possono trasformare in un rospo
o uccidervi con lo sguardo, oppure che possono sparire o ancora trasformarsi in un uccello,
ma le streghe esistono.
Sono coloro che amano la Natura, la venerano e ne hanno
rispetto, conoscono le erbe e i loro benefici, amano i cristalli e gli animali,
seguono i cicli della luna e delle stagioni, alcune di loro interrogano il
futuro tramite le carte o altri metodi divinatori, altre amano creare intrugli
e incantesimi, molte danzano, cantano, meditano o pregano la Dea, spesso in un
bosco o vicino il mare… Notate qualcosa di malvagio o cattivo? No, vero?
Ecco, queste sono le streghe. Questa sono io e questa è anche Giada, la nostra
autrice.
Una raccolta di racconti da poter leggere alle proprie
bambine, ma anche bambini, nella speranza che possano crescere con un punto di
vista più ampio e aperto.