Una serata con Marco Buticchi chiacchierando su La luce dell’impero

Buongiorno cari amici del Bosco,

la mia proposta di oggi è lo spezzino Marco Buticchi con il suo romanzo La Luce dell’impero – Longanesi Edizioni.

Il romanzo è disponibile sia in formato ebook che cartaceo

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Il braccio della sacerdotessa scattò come una molla. «So perchè sei qui assassino», sibilò la donna, tra le labbra un rivolo di sangue. «Io ti maledico. E maledico chiunque avrà con sè la Luce di Dio. Solo quando tornerà nelle mani di chi possiede il mio sangue, si placherà l’ira di Ogun.

Un’antica maledizione grava su una pietra speciale, che viene trafugata durante un rito a Salvador De Bahia in Brasile nel 1859. Come un sasso gettato nello stagno questo evento è in realtà l’inizio di una lunga scia di morte, inseguimenti, passione e avventura tra passato e presente, tra realtà e finzione, che arrivano fino ai giorni nostri, coinvolgendo due beniamini dei lettori di Buticchi, cioè Oswald Breil e Sara Terracini.

Alessia Lo Franco (Libreria Piccadilly) – Marco Buticchi ed io 

Il romanzo è articolato in due storie che viaggiano parallele fino all’ultima pagina del libro, due storie che per assurdo potrebbero essere due romanzi separati se non fosse per lo stratagemma finale studiato dall’autore per farle intrecciare.

La prima parte racconta di come, dopo il furto, i due diamanti vengono acquistati dall’imperatore Massimiliano d’Asburgo durante un suo viaggio in Brasile. Eccellente come sempre la ricostruzione storica dell’ascesa e del declino di questo personaggio che verrà nominato imperatore del Messico per volere di Napoleone III, in realtà suo acerrimo nemico.

I diamanti arrivano successivamente ad Amsterdam per essere tagliati e lavorati e qui entra in gioco una famiglia, gli Heckert, per i lettori sarà inevitabile appassionarsi a Jacob, Amy, Gad, Racher e Augustus, una famiglia alla quale viene tolto tutto ma che si rialza ogni volta e con un estremo senso del dovere e a rischio della propria vita porta a compimento il proprio impegno.

Se invece volete innamorarvi di un cattivo vi consiglio Hermano, il cattivo perfetto.

Arriviamo ai giorni nostri: lo yacht di Oswald Breil e Sara Terracini ha un’avaria e sono costretti a fermarsi in Messico, a sud di Tiwana. Lì vicino, proprio sul molo, un giudice che sta indagando sui cartelli della droga viene ucciso ma prima di morire riesce a far arrivare un messaggio con un drone ad Oswal. Inizia dunque una nuova avventura.

Libro complesso e articolato che ha bisogno di attenzione durante la lettura per non perdere passaggi importanti. Per chi ama le storie con un pò di adrenalina, la seconda parte risulterà sicuramente più avvincente.

Per me, che ho amato particolarmente, il Buticchi della Voce del Destino, questo romanzo manca purtroppo di quel pizzico di fascino, di quella scintilla che infiamma il cuore.

Vi consiglio comunque di leggerlo, la scrittura è ottima, la trama accurata e appassionata, Buticchi non delude i suoi affezionati lettori.

Alla prossima

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