1a Tappa BlogTour di Gennaio della Dark Zone [BlogTour]

Bentrovati Lettori Erranti, siete pronti a conoscere gli autori e i loro lavori della prima tappa del BlogTour di Gennaio?

Non perderò altro tempo. Passo subito a presentarvi il primo nome del Tour.

Conosciamo Giacomo Ferraiuolo con Stanza 218, prequel di Nora.

Doveva essere una vacanza spensierata per Antonio e sua
madre, da trascorrere a casa di zia Adele. Si ritroveranno invece prigionieri
di una follia che dilagherà priva di freni, facendoli sprofondare in un
labirinto senza fine di rancore e vendetta.

In questo humus di malvagità, e tormentato dal suo
passato, Antonio scoprirà che i suoi incubi sono reali e che non c’è via di scampo quando il male è accanto.

 Dall’autore di Nora, l’horror che ha terrorizzato e
conquistato i lettori, un prequel che riprende le stesse atmosfere
claustrofobiche, tramutando le paure più agghiaccianti in terribili realtà.

Conosciamo meglio l’autore, Giacomo Ferraiulo che ci parla di sè…

Una mente in burrasca, dita che pigiano freneticamente i
tasti del Mac.

Tramonti che dipingono lo scorrere del tempo.

Storie intrise di oscurità.

Questo sono io.

Mi occupo di Social Media e di Comunicazione, dico la mia,
sempre e comunque, su Twitter e immortalo la poesia del mondo su Instagram.
Quando posso scrivo, a qualsiasi ora, in qualsiasi posto. Racconto di me nel
mio blog e pubblico storie di paura, che non sono altro che storie di umanità.

Nel 2016 ho pubblicato ‘Non Devi Dormire‘ (DZedizioni),
raccolta di racconti horror, #1 su Amazon per oltre un mese.

Nel 2017 ho pubblicato il romanzo ‘Nora‘ (DZedizioni),
Sold Out al Salone Internazionale del Libro, #1 su Amazon.

A febbraio 2019 sempre per la DZedizioni uscirà ‘Stanza
218’.

Dal 2015 ho preso parte a oltre 10 pubblicazioni e il mio
racconto ‘L’Ossario‘ ha vinto il premio 24hr Writing.

Ed eccoci al secondo nome di oggi: Lucia Guglieminetti con la sua raccolta di racconti Acherontis

Una serie di racconti che spaziano dal fantasy, alla
fantascienza all’horror puro. C’è “Nel lettone” che è frutto di un vero incubo;
c’è “Lo zoo”, in cui la prospettiva umani-spettatori ai danni di creature
inermi viene drammaticamente rovesciata; c’è “Sweet Amber” la cui
co-protagonista ha tante doti, tranne quella di essere dolce, e il suo
obiettivo se ne accorgerà presto. E c’è un demone che non è poi così cattivo,
ma ci tiene a non farlo sapere a nessuno. Ci sono draghi, vampiri – uno dei
quali (o forse è sempre lo stesso?) si troverà nel posto sbagliato al momento
sbagliato – ma anche persone ordinarie che da un certo punto in poi smettono di
esserlo per diventare qualcos’altro. Dante ci ha insegnato che l’inferno è
fatto di tanti gironi; con Acherontis navighiamo sul fiume che vi ci porterà,
lasciandoci intravedere ciò che c’è sull’altra sponda.


Biografia dell’autrice

Lucia Guglielminetti è nata ad Asti e vive in un
minuscolo paese della provincia astigiana assieme al marito, tre figli e cinque
gatti. Insegna inglese nelle scuole medie.

Ha scritto i cinque libri che compongono la saga RVH sul
vampiro olandese Raistan Van Hoeck, pubblicati come self publishing, e il
thriller Versus, edito Dark Zone, più numerosi racconti. I più belli sono
contenuti nella raccolta Acherontis, ancora edita da Dark Zone.

Ama leggere, le serie TV, la musica e sogna di scrivere
il racconto horror definitivo, quello che non farà più dormire nessuno la
notte. Compresa lei.

Ed eccovi anche alcuni estratti:

Si svegliò di soprassalto, con il battito del cuore che
gli rombava

nelle orecchie, amplificato dalla presenza dei tappi, e

allungò per istinto una mano verso il comodino, per
accendere

la luce.

Quando si accorse che non funzionava, il panico minacciò

di travolgerlo.

Erano loro, quei maledetti bambini, che avevano fatto
qualcosa

ai suoi fili? Li avevano tagliati per fargli dispetto?

(Scherzetti)

Trasse un profondo respiro e sollevò il libro, ma quasi
lo lasciò

cadere di nuovo, impreparata com’era al calore che
emanava.

Le sembrò… vivo. Con un misto di ribrezzo e fascinazione

se lo sistemò meglio sull’avambraccio, carezzandone la
costa

e ammirando il disegno metallico sulla copertina.
L’effetto di

un viso malevolo che pareva scrutarla si era attenuato
con la

vicinanza, che rendeva l’immagine più confusa, nondimeno
la

sensazione di essere osservata s’intensificò.

(La biblioteca di Lady Hiddlestone)

*

Terzo giorno, credo, e sento che sarà l’ultimo.

Poco fa il vecchio è sceso con la sua consueta aria
ghignante e

soddisfatta e ci ha annunciato che la bestia bionda era

appena arrivata.

Poi ha fatto un paio di volte su e giù per il corridoio e
si è fermato

proprio davanti alla mia cella, guardandomi con
un’intensità

che mi ha messo i brividi.

Lo so che sarò il prossimo. Ma il prossimo per cosa? E
chi è

la «bestia bionda»?

(Storia di Mark)

Estratti e ambientazione

Una grande tavola imbandita ci attendeva in un salone
piuttosto

spoglio, se si escludevano le armature allineate lungo le

pareti e i pesanti drappeggi color porpora alle finestre.
Non un

filo di luce filtrava da fuori, ma non aveva importanza,
perché

le luci erano calde, la birra abbondante, il cibo
delizioso e il

fuoco scoppiettava nel camino. Il vecchio ci ronzava
attorno

come un’ape operaia, rideva alle nostre battute con
un’irritante

risatina stridula e badava che i nostri boccali non
fossero mai

vuoti.

(Storia di Mark)

*

«Posso entrare? C’è qualcuno?» ripeté, schiudendo la
porta

e avanzando di un paio di passi. Era buio pesto. Nemmeno
un

filo di luce filtrava dalle persiane, com’era possibile?

Cercò a tentoni l’interruttore. Qualcosa in
quell’oscurità

così densa la metteva in agitazione, inutile negarlo.
Provò sollievo

quando il lampadario si accese, scacciando il buio da
ogni

angolo.

(The
thing that should not be)

*

Si lasciò condurre verso un’enorme vasca da bagno

interrata – quasi una piccola piscina –, una presenza
incongruente

in quella stanza, che per il resto somigliava a una
cantina,

spoglia, sporca e gelida, con una malinconica lampadina

a pendere dal soffitto scrostato.

Quando ve lo calarono dentro, non protestò. Non fece
proprio

nulla, tranne guardarli mentre s’immergevano con lui,

circondandolo.

Le voci erano tutt’intorno. Dentro di lui. Nella sua
testa.

Lo rendevano docile, ma non potevano cancellare la sua
paura.

Solo che sembrava quella di qualcun altro.

(Sweet Amber)

Il terzo autore di questa tappa è Antonello Venditti con Lo Scrigno di Cremisi- Le Mutazioni 



Kabian fa gli stessi incubi da quando è piccolo; un
problema che lo ha segnato e che gli fa pensare di essere nato sotto una
cattiva stella. Durante un viaggio di lavoro insieme a suo padre trovano un
antichissimo oggetto a forma di uovo. Decidono quindi di venderlo a re Almon,
permettendo così non solo a loro, ma a tutta la famiglia, di migliorare la
propria sorte.   Il ragazzo e la sua
famiglia si trasferiscono quindi a Rodash, nel Regno delle Sabbie, ospiti del
re, dove finiranno per scoprire non solo gli inganni della ciclopica e
insidiosa Città Torre, ma anche che Kabian è destinato ad accogliere dentro di
sé l’anima del più grande stregone mai esistito.   Ma i segreti intorno all’uovo – in realtà
uno scrigno – sono tanti e collegati non solo ai sogni del ragazzo, ma anche a
una profezia: chi riuscirà ad aprirlo avrà un potere immenso e potrà sedere sul
trono.

Biografia dell’autore: 

Antonello Venditti nasce ad Avezzano nel 1975 e vive e
lavora a Trasacco. Ha scoperto la pittura ad olio all’età di otto anni
partecipando a un concorso scolastico. A quattordici anni ha avuto la sua prima
personale di pittura. Ha poi studiato all’Accademia di belle Arti in Roma e ha
realizzato venticinque dipinti commissionati dal generale di corpo d’armata
presso L’Aquila. Espone un’altra personale di pittura nella città di S.Pelino
organizzata dall’esercito italiano. Dopo il 1997 si trasferisce a Roma dove
lavora come copista. Ha vinto diversi concorsi nazionali e internazionali e svariate
estemporanee di pittura (due dei più importanti: Premio Manzù nel 2004, Secondo
Premio Caresio con il lavoro pittorico “Lux Vincta Est” e selezionato
per Overluk awards 2017 a Lucca comics), ha iniziato a perfezionare la sua
tecnica con la pittura acrilica. Con il suo stile rappresenta il
“mito”, le leggende e il mondo classico in una forma insolita. Nel
2005 apre il suo atelier nella città di Trasacco (AQ) e inizia un’attività dove
la sua creatività è parte integrande del prodotto, nascono così prodotti
artistici che portano il marchio di Eikonarte per la scultura, la ceramica, la
bigiotteria e un design particolare e unico Al termine di questa esperienza
espone in gallerie d’arte e mostre collettive nazionali e internazionali
mostrando al suo pubblico un lato surreale. La pittura acrilica è dominante
nelle sue opere e la sua tecnica diventa un’innovazione del realismo. I suoi
dipinti diventano un marchio e Venditti ha cominciato a essere conosciuto come
“Pittore con la marcia in più”. Più tardi ha iniziato a lavorare con
il genere “fantasy” illustrando favole e copertine. Nell’agosto 2010
ha partecipato alla 13ma Mostra Internazionale d’Arte di Pechino con sei
dipinti, PRESSO IL WORLD TRADE CENTER guadagnandosi la pubblicazione sul
catalogo di quell’anno. Nel 2013 ha collaborato a eventi di moda a Roma
esponendo i suoi dipinti su capi che hanno sfilato presso l’hotel excelsior di
via veneto. Nel 2014 comincia a scrivere e un editore pubblica il suo primo
romanzo fantasy classico. Ora collabora con Dark Zone Edizioni per la collana
fantasy-classico illustrando copertine, Lavora su commissione realizzando anche
copertine per CD musicali e libri illustrati. Lo scrigno cremisi è il primo
volume della sua prima saga fantasy.

E per oggi è tutto! Al prossimo Blog Tour.

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