Bentrovati Lettori Erranti, oggi nel bosco c’è il sole ed
è la giornata ideale per parlarvi di un libro sulle “incredibili curiosità
della Sicilia”. Ed è proprio questo il titolo del testo che ho appena finito di
leggere. È stato scritto da Francesco Musolino ed edito da Newton Compton
Editori.
Da siciliana non potevo non leggere per voi, e per me,
questo volume. Non trovate?
Eccovi tutte le info e la mia opinione su questo libro
appena uscito.
Le incredibili curiosità della Sicilia
di Francesco Musolino
Newton Compton Editori.
Collana: Quest’Italia
Pagine: 252
Prezzo: € 12,90 (Cop. Fles.) € 4,99 (eBook)
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La Sicilia è vastissima e contiene ogni genere di contrasto: mare e monti, sole e neve, fasti e povertà, storia e innovazione. Terra stantia e polverosa, ora ricca e rigogliosa, quest’isola è stata la patria del Gattopardo e di diverse famiglie celebri che hanno portato il bel mondo al centro del Mediterraneo. Comprenderla significa mettere da parte preconcetti e dicerie, viaggiare di città in città con gli occhi del turista affamato di curiosità, cibo e facezie, frugando nei palazzi, nel parlato e nelle statue, pronti a cogliere i segnali di mutamento che giungono dalle giovani generazioni che si dedicano con profitto alle cantine, al tessile, alla scoperta della ricchissima biodiversità del territorio e dei grani antichi che raccontano dei tempi lontani. Cosa significa davvero essere siciliani e vivere in un’isola grande come un continente, contesa fra Scilla e Cariddi dalla notte dei tempi, sospesa fra passato e futuro?
LA MIA OPINIONE
Io che nonostante sia vissuta qui da sempre conosco
pochissimo la mia Terra e ho visitato la metà della metà dei luoghi che
conosco, con la lettura di questo libro ho aggiunto qualche altra meta che vale
la pena vedere della mia Sicilia. Sì, perché ho questa strana mania di “fare
liste”, e tra le tante liste ne ho una che si chiama “Luoghi di Sicilia”, dove
segno quei luoghi che voglio vedere almeno una volta nella vita.
Il sottotitolo di “Le incredibili curiosità della
Sicilia” di Francesco Musolino” è Un viaggio di città in città per comprendere
la vera anima dell’isola, proprio per questo mi aspettavo di sapere e conoscere di più su
alcune provincie, a cui è stato dato “meno spazio” (forse non c’era molto altro
da dire?)
L’autore Francesco Musolino, nato a Messina nel 1981,
apre il libro con una presentazione che mi ha fatto venir su gli occhi lucidi.
Si chiede se la Sicilia sia davvero come
la conoscono tutti, tra sole, mare, fimmini e uomini poco raccomandabili con la
classica coppola, a cui fanno da cornice l’odore della zagara e, aggiungo io,
un bicchiere di granita.
Quindi, cos’è la Sicilia?
“La Sicilia, badate bene, è femmina, madre e matrigna, e
dovreste sempre tenerlo a mente mentre siete su questa terra, passeggiando con
il naso all’insù, beandovi del clima e dei monumenti – quelli splendenti e
celebrati e gli altri, quelli in rovina e preda della sterpaglia.”
Posso dire di amare la mia terra e di aver letto con un
certo fervore questa introduzione, come ovvio che sia, perché, in fondo, tra i
pregi di noi siciliani che vengono spesso citati non c’è anche l’orgoglio?
La copertina del libro, che fa parte della collana
“Quest’Italia”, ha l’immagine delle ceramiche
con in primo piano le teste di Moro. Se non conoscete la leggenda legata a
questi vasi, Francesco ve la racconterà nel suo libro! Le teste di moro non
sono tra i primi simboli che citerei pensando alla Sicilia, e proprio per
questo, vedere la loro immagine in copertina l’ho trovata non scontata e
quindi molto azzeccata.
La prima parte si intitola “Sicilia: terra di cunti,
leggende e canti”. Cunti vuol dire racconti, e, infatti, Musolino ci allieta
con alcune leggende, che nel tempo hanno trovato diverse varianti e come dice anche
l’autore stesso si raccontano storie simili in diverse parti del mondo, cosa
tra l’altro che mi ha sempre affascinata. Il modo di scrivere e descrivere dell’autore
non annoia, è ricco di particolari, ma non divaga e rende la lettura scorrevole
e coinvolgente.
Al nostro narratore non sfugge che per parlare della
Sicilia e delle curiosità che la caratterizzano, non si può non parlare delle
sue origini e del suo simbolo per eccellenza, la Trinacria (m quant’è bella!)
Ma avete ragione, devo parlarvi del libro!
L’autore riesce a valorizzare e rendere ancora più
interessante ogni “cuntu”, grazie ai suoi racconti mi sono ritrovata in luoghi
nuovi e mai sentiti, ma anche in luoghi che ho visitato spesso, come la
meravigliosa Siracusa e la sua Fonte Ciane. Rileggere la storia di Aretusa mi ha riportato alla bellezza di quei
luoghi e alle leggende e storie legate ad essi.
Si spazia in tutta la Sicilia, come dicevo, da oriente ad
occidente, ma non dando, lo stesso spazio a tutte le provincie, che comunque hanno
la loro storia da raccontare.
Qui l’autore non si ferma al semplice racconto, ma ci
dona di più, arricchendo ogni cuntu di
continue curiosità e fatti accaduti e non, tenendo così fede al titolo del
libro.
Nella seconda parte l’autore parla di “Santi, santini e
miracoli”.
Sono sicura che l’autore per scrivere questa parte ha
dovuto fare una grande cernita, dato che la Sicilia, nonostante affonda le sue
radici nel paganesimo ha un “cuore devoto” e cattolico.
Infatti, in questo capitolo lo scrittore ci parla della
processione della “Vara”, che si svolge dopo la sfilata di Mata e Grifone, un
classico esempio di coesistenza tra i due diversi aspetti della mia Sicilia. Proprio per questo connubio mi sarei aspettata
un accenno al culto di Iside e alla Dea Mater nel paragrafo dedicato alla
Madonna nera di Tindari o a Sant’Agata.
Comunque l’autore riesce a unire le diverse credenze, e
intrecciare gli usi e costumi che caratterizzano la Sicilia, incuriosendo il
lettore.
Il terzo capitolo riguarda le “bellezze naturali e posti
da non perdere”, ed è qui che il lettore potrebbe decidere come me di fare la
lista dei luoghi da dover visitare, e vi assicuro che ci sarà l’imbarazzo della
scelta, andato da oriente ad occidente, dall’entroterra alle zone bagnate dal
mare Francesco Musolino ci fa conoscere di tutto, monumenti, luoghi naturali e
non, arricchendo sempre il tutto con piccole curiosità…
E a proposito di mare il quarto capitolo è stato dedicato
alle isole Eolie e ad ogni singola isola, spazio a mio parere eccessivo, tanto
da avermi fatto pensare che l’autore venisse da quelle parti.
Il quinto capitolo si intitola “curiosità a tinchitè”, e
come promette il titolo abbiamo una carrellata di curiosità (a tinchitè, per
chi non lo sapesse vuol dire in abbondanza) di cui non conoscevo l’esistenza, e
tra i bellissimi paragrafi entusiasmanti quello “La Sicilia sarà bellissima e
Plastic Free” mi ha fatto storcere il naso, perché è vero che bisogna vedere ed
esaltare il positivo, ma è altrettanto vero anche il fatto che qui sull’isola
come anche altrove il problema dei rifiuti è veramente enorme, e la raccolta
differenziata in alcuni paesi non esiste nemmeno (e dove
esiste ci si chiede se l’immondizia viene smistata correttamente). Quindi, vedo la Sicilia
lontana dall’essere Plastic Free, ed io per prima sono una poche (almeno
attorno a me) a credere che quella sia la via da dover intraprendere subito,
senza pensarci due volte… Detto ciò sicuramente la Sicilia è e sarà comunque
bellissima (nonostante tutto).
Togliendo questo piccolo neo credo che tra tutti questo
capitolo è quello che mi ha coinvolta di più insieme al terzo (bellezze
naturali e posti da non perdere).
Il capitolo 6 è dedicato agli eroi civili e personaggi
siciliani, conosciuti e meno conosciuti, con un paragrafo tutto al femminile
dedicato alle “donne che raccontano la Sicilia”. Mentre il settimo e ultimo
capitolo come ovvio che sia è dedicato alla cucina siciliana, partendo dalle
arancine (scusa Francesco, ma io sono
“palermitana” ) e finendo al classico cibo da strada, perché la Sicilia è anche
questa, forse soprattutto questa, dato che ogni festività, evento o luogo è
legato a uno o più piatti.
Ed infatti, in
tutte le pietanze tipiche della tradizione c’è dietro la storia di un paese o
di una regione, e in ogni piatto si respira la nostra sicilianitudine.
I capitoli sono accompagnati da immagini di incisioni e
fotografie in bianco e nero, che mi sono piaciute, ma non trovando in ogni
paragrafo un’immagine ho tenuto vicino il telefono per cercare ogni luogo, festa,
o monumento citato, e sono sicura che un lettore curioso farà lo stesso,
probabilmente creando una lista di luoghi da voler vedere come ho già fatto io.
Questo libro è adatto ai lettori curiosi, che amano i
racconti, le “storie antiche” (come dice mio nonno), e che amano la Sicilia, o
vogliono conoscerla meglio. Potremmo considerare “Le incredibili curiosità
della Sicilia” una sorta di mini guida alla scoperta dell’isola, perché, per
conoscerla veramente bisogna viverla.