Nuova lettura per il nostro Stefano che oggi ci propone uno degli autori di giallo tra i più amati in Italia, scopriamo insieme
Una lettera per Sara di Maurizio De Giovanni – Nero Rizzoli
Mentre una timida primavera si affaccia sulla città, i fantasmi del passato tornano a regolare conti rimasti in sospeso, come colpi di coda di un inverno ostinato. Che aprile sia il più crudele dei mesi, l’ispettore Davide Pardo, a cui non ne va bene una, lo scopre una mattina al bancone del solito bar, trovandosi davanti il vicecommissario Angelo Fusco. Afflitto e fiaccato nel fisico, il vecchio superiore di Davide assomiglia proprio a uno spettro. È riapparso dall’ombra di giorni lontani perché vuole un favore. Antonino Lombardo, un detenuto che sta morendo, ha chiesto di incontrarlo e lui deve ottenere un colloquio. La procedura non è per niente ortodossa, il rito del caffè delle undici è andato in malora: così ci sono tutti gli estremi per tergiversare. E infatti Pardo esita. Esita, sbaglia, e succede un disastro. Per riparare al danno, il poliziotto si rivolge a Sara Morozzi, la donna invisibile che legge le labbra e interpreta il linguaggio del corpo, ex agente della più segreta unità dei Servizi. Dopo tanta sofferenza, nella vita di Sara è arrivata una stagione serena, ora che Viola, la compagna del figlio morto, le ha regalato un nipotino. Il nome di Lombardo, però, è il soffio di un vento gelido che colpisce a tradimento nel tepore di aprile, e lascia affiorare ricordi che sarebbe meglio dimenticare. In un viaggio a ritroso nel tempo, Maurizio de Giovanni dipana il filo dell’indagine più pericolosa, quella che scivola nei territori insidiosi della memoria collettiva e criminale di un intero Paese, per sciogliere il mistero di chi crediamo d’essere, e scoprire chi siamo davvero.
di Muzio Stefano
Sara Morozzi è un personaggio strano, schivo, con uno spiccato senso della giustizia ed una morale
integerrima, storia personale a parte. Una donna che ha avuto il coraggio di abbandonare un marito
ed un figlio piccolo per inseguire l’amore della sua vita.
Sara “legge” dentro le persone, le capisce anche senza sentire cosa dicono, semplicemente
osservandole da lontano.
Catapano invece è cieco e le persone le capisce senza guardarle, comprende ogni piccolo dettaglio
di quello che gli accade intorno senza vedere nulla…
Non a caso entrambi lavoravano per i “Servizi”, in una struttura conosciuta solo a chi ne faceva
parte, dove si osserva il paese e se ne decidono anche gli eventi. Ora sono entrambi in pensione, ma
la pensione per certe persone non esiste ed il passato torna costantemente a fare visita ad entrambi.
Entrambi hanno anche amato la stessa persona, una esplicitamente, abbandonando tutto per lui,
l’altro di nascosto, ma chi dei due l’ha veramente conosciuta?
I libri di De Giovanni scorrono con semplicità e la lettura è piacevole, ma questo terzo romanzo
della serie dedicata a Sara Morozzi non è all’altezza dei primi due.
La storia è intricata e poco probabile, si salvano solo i personaggi.
Rimane una lettura piacevole, ma se vi è piaciuto questo, dovete leggere assolutamente “Sara al
Tramonto”.