Lettori Cari,
vi portiamo tra le pagine di FIORI SOPRA L’INFERNO, un romanzo di Ilaria Tuti e pubblicato con Longanesi Edizioni.
Buona lettura!
La Recensione di Daniela Tresconi
Cari amici lettori, sinceramente non so da dove partire per raccontarvi le mie impressioni su questo thriller spettacolare: tanti sono gli spunti e le idee che mi frullano nella mente ora che ho letto l’ultima pagina e ho spento il kindle.
Comincerei da Teresa Battaglia, il commissario incaricato delle indagini: avevo letto da qualche parte che basta un tacco 12 per fare una femmina ma ci vuole molto di più per fare una donna. Ecco Teresa Battaglia rappresenta quell’immaginario collettivo femminile delle donne normali, quelle donne che sono un po’ stropicciate, che non hanno la piega fatta e alcuni giorni sono talmente insopportabili e scorbutiche da desiderare di rimanere sole, ma che nonostante tutto e tutti sono capaci di grandi slanci nei confronti delle persone alle quali sono più legate. Teresa è proprio questa, non è perfetta ed è proprio in questa sua imperfezione che sta la sua forza, nell’essere tutt’uno con la sua squadra, nell’accettare i propri disagi, i propri difetti, le proprie imperfezioni e nel convivere con un un grande segreto che la angoscia e la rattrista. Anzi in realtà i segreti sono due ma non voglio svelarvi troppo, sappiate che alcune volte le faranno perdere di vista la strada e l’obiettivo.
La storia che ci racconta l’autrice è un viaggio nell’orrido della mente umana, alla scoperta di omicidi efferati, dei vicoli bui psiche di un serial killer e di un’ambientazione scenografica spettacolare, in alcuni momenti mentre si legge la sensazione è quella di rabbrividire proprio come se ci si trovasse in mezzo a quelle montagne innevate o a quei rivoli d’acqua ghiacciati in cui l’acqua è ferma – come scrive Ilaria.
Eppure, anche guardando nell’orrido del buio, nell’angoscia della mente umana, c’è un filo sottile che è quello dell’amore.
Non è ovviamente una giustificazione per il fatto di aver commesso degli omicidi, ma in qualche modo addolcisce l’angoscia, l’amore a volte può essere malato o trasformarsi in un senso di protezione sbagliata. In mezzo al terrore e all’angoscia in questo thriller Ilaria ci regala una pennellata d’amore
Dovete assolutamente leggerlo: quando arriverete in fondo spero che abbiate anche voi la stessa sensazione che ho avuto io, cioè il senso di mancanza, quel libro che finisce e qualcosa che ti manca.
Non vedo l’ora di iniziare il secondo!
Grazie Ilaria e grazie Teresa!

di Ilaria Tuti
Ed. Longanesi
Acquistalo Qui
«Tra i boschi e le pareti rocciose a strapiombo, giù nell’orrido che conduce al torrente, tra le pozze d’acqua smeraldo che profuma di ghiaccio, qualcosa si nasconde. Me lo dicono le tracce di sangue, me lo dice l’esperienza: è successo, ma potrebbe risuccedere. Questo è solo l’inizio. Qualcosa di sconvolgente è accaduto, tra queste montagne. Qualcosa che richiede tutta la mia abilità investigativa.
Sono un commissario di polizia specializzato in profiling e ogni giorno cammino sopra l’inferno. Non è la pistola, non è la divisa: è la mia mente la vera arma. Ma proprio lei mi sta tradendo. Non il corpo acciaccato dall’età che avanza, non il mio cuore tormentato. La mia lucidità è a rischio, e questo significa che lo è anche l’indagine.
Mi chiamo Teresa Battaglia, ho un segreto che non oso confessare nemmeno a me stessa, e per la prima volta nella vita ho paura.»