“Gli Occhi di Artemisia” di Elena Mandolini

a cura di Isabella Cavallari

Lettori Cari,
oggi vi proponiamo un racconto lungo di Elena Mandolini intitolato GLI OCCHI DI ARTEMISIA e pubblicato con Delos Digital, nella collana del Fantasy Tales. Poche pagine, capaci però di regalare al lettore una storia molto fantastica e molto delicata al tempo stesso.

Buona lettura!


Condannata all’abisso per salvare i dannati.

In una Londra particolare di un tempo non perfettamente definito, troviamo ARTEMISIA, una bimba diversa e forse per questo molto sensibile, dotata di poteri paranormali che qualcuno apprezza follemente: il dottor Broke decide a suo modo di approfittare dei doni della ragazzina, obbligando suo padre, Joseph, ad accettare suo malgrado pur di dare alla figlia le costose cure e i macchinari particolari necessari alla sua crescita il più possibile in maniera autonoma.

Artemisia non parla, non cammina, eppure dimostra attenzione, intelligenza, e due occhi color del ghiaccio che paiono penetrare nell’animo di chi incrocia il suo sguardo.

Quali sono i poteri sovrannaturali della ragazzina?
Può davvero l’amore del padre ‘venderla’ alle angherie e al dolore che Broke spesso la obbliga a sopportare?

Più che un racconto lungo mi viene da pensare possa trattarsi di una ‘fiaba’, dove riconosciamo una giovane protagonista, il cattivo che vuole in tutti i modi approfittare delle sue capacità e il padre, amorevole e affettuoso, che per Lei farebbe tutto. Eppure un segreto enorme è condivido tra loro, un segreto che si rivelerà essere la chiave per risolvere parte dei problemi della giovane permettendole di condurre una vita migliore lontano dall’uomo cattivo.

Elena Mandolini riesce, in poche pagine, a creare un’atmosfera fantastica, paranormale, steampunk, regalando ai lettori una storia convincente, scritta bene, che richiama oscurità tipicamente sue addolcendole con sentimenti ed emozioni umane, capace di alleggerire quella che per Artemisia è quasi una maledizione piuttosto che un dono.

Interessanti i colpi di scena, accattivanti le scelte degli eventi e la narrazione così scorrevole richiede la lettura in una manciata di ore, con molta soddisfazione.


Artemisia, bambina dagli occhi color ghiaccio, è dotata di poteri medianici. Il padre Joseph cerca da sempre di proteggerla, ma pur di sottoporla a delle costose terapie per curarne la salute cagionevole, accetta la carità di Richard Broke, medico e baronetto londinese. Uomo tanto geniale quanto privo di scrupoli, Broke gli chiede di sfruttare le doti di Artemisia per tornaconto personale, in cambio dei propri servigi in ambito medico. Dilaniato da tale decisione che gli consente di regalare una vita agiata alla figlia, Joseph cercherà nel corso del tempo una via di fuga, mentre la prigione d’oro in cui vivono comincia a soffocare l’affetto che lo unisce ad Artemisia. Tra fantasy gotico, horror e steampunk, Gli occhi di Artemisia si incentra su uno dei sentimenti più potenti: l’amore di un genitore per il proprio figlio.


Non inviamo spam! Leggi la nostra Informativa sulla privacy per avere maggiori informazioni.

Lascia un commento