“Rime Mortali a Camogli” di Adelaide Barigozzi

a cura di Francesco Bignardelli

Salve a tutti lettori e ben trovati a questa nuova lettura.
Oggi vi portiamo un giallo della Fratelli Frilli Editore della collezione Super Noir Bros, ovvero il romanzo di Adelaide Barigozzi dal titolo “Rime mortali a Camogli”

Torniamo a parlare di libri gialli, di racconti thriller o come si vogliono chiamare di storie investigative; da un po’ non ne leggevo una e conosciamo bene la Frilli come casa editrice, e rare volte ha deluso. Iniziamo a vedere cosa è andato e cosa no.


La trama investigativa è molto articolata, porta a pensare qualcosa e invece la storia ti sorprende su altre strade; emozioni pensieri delle persone coinvolte attirano l’attenzione del lettore che si interessa all’intricata vicenda cercando di capire che strada vuole prendere; tutto misterioso e solo nel finale si si colgono i nodi della storia in parte sorprendendo e in parte confermando certi pensieri che ho avuto durante la lettura.

La tecnica di scrittura dell’autrice è molto valida, la fluidità della lettura denota una gran capacità nel far appassionare il lettore senza essere troppo certosina, una lettura quindi scorrevole e piacevole.

Per quanto abbia detto come la trama investigativa sia molto valida, non è lo stesso per la fase di investigazione; mi spiego meglio perché può sembrare un controsenso. Quello che non funziona, secondo me, è come i protagonisti della storia investigano: le protagoniste, infatti, non sembrano fare granché per trovare indizi o testimoni, si muovono nella storia in modo blando e più volte ho dovuto rileggere delle loro azioni per capire che cosa facessero. Insomma, non si riesce a capire come riescano ad arrivare al punto del delitto in questione.

Per quanto l’autrice sia brava a narrare a volte si perde in descrizioni… proprio inutili per la storia: è chiaro in un giallo devi saper colorare il contorno e non parlare solo del caso, ma qui si tratta di intere pagine di descrizioni che ai fini della storia proprio non c’entrano nulla.

In considerazione: il libro fa ogni volta due passi avanti e due passi indietro, questo si nota in ogni capitolo; ti prende in certi momenti e ti fa fare spallucce in altre, non capisci come funzioni l’investigazione nonostante capisci che il giallo è intricato, sfortunatamente le protagoniste non funzionano e questo rallenta tanto il gusto della lettura.


Una donna anziana priva di documenti viene trovata sul lungomare di Genova in stato confusionale. Pochi giorni dopo, a Camogli, nel parco di Villa BouganVilla, buen retiro della famosa attrice Giulia De Magistris, divampa un incendio dalle cui ceneri emerge un cadavere. Cosa lega i due eventi? Forse nulla, forse molto, chissà. E non è che l’inizio. Di sicuro, per le amiche e socie della boutique di moda oversize “Tutta Curve” Clara, Patti e Rosanna si prospetta un’indagine pericolosa, disseminata di cadaveri, intrighi, false piste e improbabili sospetti, su cui incombe un’operazione immobiliare che potrebbe mettere in pericolo la riserva protetta del Parco di Portofino. Invitata dalla diva Giulia a trascorrere una vacanza nella sua residenza da sogno, Rosanna si troverà circondata da personaggi bizzarri, poeti emergenti, giardinieri scorbutici, un’enigmatica argentina e un fisioterapista molto sexy, per non parlare del marito dell’attrice, un famoso musicista che nessuno ha mai visto. Intanto, alcuni loschi individui si aggirano nei dintorni sotto lo sguardo di misteriosi droni, mentre la conduzione del caso viene ufficialmente affidata a una vecchia conoscenza, l’ispettore capo Belinazzi. Che sia tutta opera di un piromane? O si tratta di una faida di poeti? Tra roventi summit in spiaggia, suicidi sospetti, aggressioni, cene indiane e picnic a base di focaccia, le tre amiche non si faranno intimidire, fino a scoprire una sconvolgente verità.


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