
a cura di Francesco Bignardelli
Salve a tutti e bentrovati in questa nuova recensione,
oggi vi parlo di un libro scritto da Pietro Ferruzzi, edito da una casa editrice conosciuta ormai in questi lidi, ovvero I.D.E.A. edizioni Immagina Di Essere Altro, dal titolo L’ELISIR DELLA DISCORDIA.
Cosa mi piace
La bellezza di questo libro sta nel suo cuore, ovvero “l’indagine/mistero” che avvolge tutto il libro: il protagonista viene investito da un vortice senza senso che modificherà in modo irreparabile la sua vita.
Il quid da cui parte tutto appare, fino alla fine, così particolare e così enorme nel suo poter sconvolgere il mondo che non può fare altro che prendere la vita alla fin fine ordinaria di un uomo, e farlo finire in posti e luoghi che forse lo stesso protagonista avrebbe visitato, forse, come turista.
C’è poi un protagonista, che è una persona, come scritto sopra, che ha alla fin fine vive una vita come tante altre, e che viene sconvolto: Cosimo non è un eroe, e questo sconvolgerà i suoi parametri di etica, morale e comportamentale.
Alla fine, senza fare spoiler, sarà in balia degli eventi e a volte dovrà semplicemente sopravvivere a tutto quello che gli accade.
Molto interessante come lo scrittore ci propone il modo in cui una persona, normale, con spiccate qualità possa, anzi debba, adattarsi a una situazione pazzesca come quella che leggeremo pagina dopo pagina: si vede un protagonista che deve sempre e comunque cambiare atteggiamento, capire la sua strada e a volte, lo vedi “rotto” e la storia ti porta a leggere come si riprenderà.
Infine, seppur in modo velato, vi è anche una critica sociale ai giorni d’oggi, al modo di vivere e i rischi legati a un possibile sovrappopolamento umano.
Cosa non mi piace
Il punto più spinoso di questo libro per me è la lentezza che si percepisce nei primi capitoli della storia.
Posso capire che la parte iniziale è scritta per far comprendere la storia di Cosimo, la sua vita prima degli eventi eccetera, ma è tutto dannatamente lento e poco stuzzicante: ci vogliono troppe pagine per far ingranare la storia.
Perché il punto è uno: se leggo la quarta di copertina, voglio quello che viene lì riassunto.
Vuoi spiegarmi la vita del protagonista? Benissimo, ma bastava accorciare: è vero che molti punti servono a dare colore al tutto, ma sono riempitivi che secondo me rallentano.
Sfortunatamente poi di tanto in tanto questi rallentamenti si ritrovano, in modo meno percettibile e invasiva, in altre parti della storia.
Non sono convinto poi delle fasi finali della storia: mi hanno lasciato un misto di amaro in bocca e di un senso di “tutto qui?” certe cose durante la storia lo scrittore tende a fartici arrivare, e in certi punti del libro ti aspetti delle rivelazioni, ma tirando le somme…ci si ritrova – od almeno io mi sono trovato – con tanto fumo e poco arrosto.
La stessa parte finale alla fine è molto accelerata e sbrigativa: c’avrei speso molte più pagine. Secondo me le meritava.
In definitiva
Molti alti, molti bassi, molti alti e ancora molti bassi: quando pensavo di aver ingranato qualcosa sono rimasto con nulla in mano, e altri momenti prende un ritmo per il quale veramente mi sono chiesto cosa sarebbe successo.
Servirebbe qualcosa di più costante e continuo per poi giungere verso la fine all’apice della questione, quando tutto diventa forse anche più frenetico, per poi alla fine dilungare il finale.
Monastero di Monte Senario, 1897.
Frate Tommaso nasconde un plico con le sue ricerche segrete mentre fuori la porta del suo laboratorio si sta scatenando il caos.
Firenze, 2005.
Cosimo Novelli lavora come biologo alla ATC&N Solutions. Giovane promessa del rugby subacqueo, si gode la vita di un ventottenne fra amici e una difficile relazione a distanza. Durante una visita al monastero di Monte Senario, in circostanze particolari, trova un vecchio plico che sembra contenere una scoperta sensazionale, di quelle che possono cambiare il mondo.
Promesse di fama e ricchezza spingono Cosimo ad appropriarsi della paternità della ricerca e a proporla all’azienda. La grossa mole di lavoro e la smania di successo allontanano il giovane da amici e ragazza, tutto sembra procedere bene, fino a quando imprevisti, morti sospette e incidenti danno il via a una reazione a catena che lo obbligherà a prendere decisioni difficili.
Cosa si è disposti a fare pur di diventare ricchi e famosi? Fino a che punto si può rinunciare ai propri pricipi?