l’altro giorno ho pubblicato l’elenco dei Diritti Iperscrittibili del Lettore scritti da Daniel Pennac..
Ebbene, rileggendo quelli e valutando questi mesi di accanite e letture e acquisti compulsivi, ho sviluppato anche io il mio personale decalogo e vado illustrandovelo con fierezza:
1. Il diritto di non essere disturbata mentre leggo.
Sì, perché c’è chi ti parla continuamente mentre sei lì che leggi, che ti fanno domande, che ti disturbano: io sto leggendo, sono immersa nella trama, lo faccio perché voglio seguire la storia per cui tutto ciò che è estraneo a ciò che leggo.. deve restare fuori. Quando avrò chiuso il libro è perché sono disposta a tornare alla realtà: allora sì che potrai parlare di tutto ciò che vuoi!
2. Il diritto di poter acquistare tutti i libri che si desidera avere.
E’ difficile scegliere cosa comprare, spesso si attende il calo di qualche prezzo oppure si riesce ad accapparrare l’ebook al momento dell’offerta: non importa! Si risparmia per comprare i libri. Assolutamente. Al diavolo la maglia firmata o lo smalto all’ultima moda: il libro è libro. Fine. Stop. E ne compro quanti ne voglio!
3. Il diritto di fare tappa obbligatoria nel reparto libri di ogni centro commerciale.
Non so voi, ma io non resisto alla tentazione di fare un giro al reparto libri ogni volta che entro alla coop o al gigante. Devo assolutamente vedere le ultime uscite, assaporare l’odore delle copertine, controllare i prezzi e rifarmi gl’occhi. Sì, assolutamente. Anche se di recente leggo praticamente tutto digitale, devo però poter sfruttare l’occasione per assaporare quel profumo inconfondibile, sfogliare qualche pagina, assaggiare qualche trama. Anche se poi sono andata lì solo per comprare dell’isalata.. ^^
4. Il diritto di bocciare il libro letto.
Sì, perché ci sono libri che, purtroppo, sono davvero illeggibili. E com’è diritto scegliere e apprezzare ciò che piace è necessario e doveroso dover essere sinceri anche verso ciò che proprio non è piacevole. Anzi. Ci sono libri che non si riesce a raggiungere la metà.. che mi è capitato persino di chiuderli lì, e non proseguire. E allora perché dire “Bellissimo” quando invece è stata una tortura leggerlo?
5. Il diritto di NON prestare i libri.
Ora, che il libro letto ci sia piaciuto o meno va bene.. ma se dobbiamo consigliarlo ecco.. cerchiamo di non prestarlo.
Perché spesso il libro prestato non torna indietro, se torna succede dopo anni e spesso in pessimo stato per mille mila motivi. Quindi io, lettore appassionato, mi riservo la facoltà di dirti “No, non te lo presto!”.
6. Il diritto di NON regalare quel che vorrei leggere io.
Certo, perché prima devo essere io a leggere quello che desidero e poi, se mi piace, se sono convinta e via dicendo allora sì, te lo regalo. E te lo regalo perché mi avvalgo di seguire il diritto 5 e quindi la mia copia non intendo prestartela.
7. Il diritto di voler ricevere dei libri in regalo.
Sì, perchè amandoli talmente è uno dei migliori regali che vorrei ricevere. Se però non sai cosa regalarmi perché non conosci i miei gusti e via dicendo.. fai in modo che sia io a dirti ciò che vorrei oppure consentimi di scegliere: ci sono molti mezzi (carte regalo, buoni da spendere, oppure soldini etc) per consentirmi di scegliere quello che voglio leggere e poter dire, con orgoglio, “Questo me l’hai regalato tu, e mi è piaciuto tantissimo!”.
8. Il diritto di fare le ore piccole leggendo.
Perché spesso l’attimo migliore per la lettura è la notte, quando si è finito di fare tutto il resto, quando la casa è in silenzio, quando nessuno si muove e ti disturba.. spesso sotto le coperte, con il solito pensiero “Finisco il capitolo e vado a dormire!” per poi magari chiudere il libro a notte fonda.
9. Il diritto di cercare di incontrare gli autori preferiti e farsi fare l’autografo.
Un lettore come si deve, piano piano, arriva ad individuare gli autori preferiti e, a furia di leggere, si rende conto di essere quasi amico dello scrittore e di dover tessere sempre di più un rapporto confidenziale. Non c’è niente di meglio per un fan che farsi autografare la copia del libro e magari farsi fare anche la dedica!
10. Il diritto di non essere giudicati ingiustamente per quel che si legge.
Ci sono miti destinati a crollare, come “Il fantasy è solo per bambini” piuttosto che “I saggi sono solo per i secchioni” e via dicendo: ognuno sceglie di leggere in base alle proprie passioni e ai propri interessi.. che importa se si sta leggendo un fumetto o se si è impegnati a leggere un grande classico: l’importante è apprezzare quel che si legge, sceglierlo e.. alla fine essere soddisfatti!
Qualcuno di voi condivide queste idee?
O ha altri suggerimenti? Su su, commentate e dite! ^_^