“Le 101 donne più malvagie della storia” – Stefania Bonura

Amici Booklovers,

tra le letture di questa estate ho anche scelto qualcosa di particolare: non è un vero è proprio romanzo, ma è più un opera di saggistica resa però meno pesante di quelle a cui siamo abituati e, a tratti, persino molto interessante. Sto parlando del lavoro di Stefania Bonura che nel suo Le 101 donne più malvagie della storia ci propone qualcosa di elaborato, una ricerca che segue un filo logico e che ci permette di portare in superficie fatti che solitamente vengono un po’ lasciati volutamente in sospeso.

Titolo: Le 101 donne più malvagie della storia

Autore: Stefania Bonura

Editore: Newton Compton Editori

Formato: Cartaceo e Digitale

Prezzo: 5.90 € cartaceo – 2.99 € l’ebook

Pagine: 432

Una lista nera di eroine assetate di potere e di sangue, di vendetta e di denaro: maghe, streghe, tessitrici di intrighi, efferate criminali, vedove per vocazione, contesse annoiate e nevrotiche. Dalle regine intriganti alle criminali armate di calibro 38, dalle infermiere assassine alle guardiane naziste, e poi serial killer, avvelenatrici, mafiose, gangster e casalinghe disturbate… cui si aggiungono personaggi di un composito mondo irreale, dalle vampire dell’epoca romantica alle vendicatrici in tuta gialla del cinema pulp, dalla letteratura al fumetto, da Euripide a Hitchcock: l’elenco delle donne fatali è lungo.

Da Isabella di Castiglia e la sua Inquisizione a Maria I Tudor la“sanguinaria”, dalle sevizie della contessa Bathory ai colpi di scure di Lizzie Borden, da Ilse Koch e le sue torture a Buchenwald alla saponificatrice di Correggio: 101 ritratti di donne che, dall’antichità fino ai giorni nostri, hanno delineato un bizzarro percorso storico della malvagità di genere femminile. Uno straordinario affresco noir dove “mani gentili” disegnano trame oscure e finali tragicamente a sorpresa.

L’ho letto: ecco cosa ne penso!

Il libro è diviso in tre parti dal momento in cui l’autrice vuole consentire al lettore di non confondersi troppo le idee.. le centouno donne, infatti, vengono raggruppati in tre grossi panieri: il primo è quello dedicato e riservato a quelle donne cattive che, nel corso della storia, sono state così classificate poiché hanno compiuto le peggiori gesta solamente per la smisurata e febbrile ricerca del potere. Si parte dai tempi di Alessandro Magno, dove troviamo sua madre Olimpia d’Epiro e si percorre la storia conosciuta e trascritta sino ai giorni di Margaret Tachter. Memorabili sono infatti le terribili scelte e azioni di personaggi illustri come Isabella di Castiglia, che fa di tutto per potere eliminare i musulmani dalla Spagna; Anna Bolena, che per farsi sposare da Enrico VIII è disposta anche ad uccidere; Mata Hari, inizialmente ballerina per facoltosi, si infila poi in faccende politiche e spionistiche tanto da fare il doppio gioco. Queste sono solamente alcune, ovviamente.

Il secondo gruppo contiene tutte quelle donne che, per particolari motivi spesso ignoti, diventano delle vere e spietate criminali scoprendo, nella maggior parte dei casi, di apprezzare tantissimo il gusto della morte e collezionando, quindi, una vasta varietà di vittime. Anche qui si va in ordine storico, cercando quindi di ricostruire vicende che, in certi casi, non sono per nulla passate inosservate. Giusto per citarne alcune mi vengono in mente Mary Read e Anne Bonny, due piratesse nemiche della corona britannica che, una volta diventate amiche, collezionano davvero un alto numero di vittime; un’altra vicenda curiosa e macabra è quella di Giovanna Bonnanno, conosciuta a Palermo come “la vecchia dell’aceto” che, scoperto il potere della lozione antipidocchi, lo vende facendolo spacciare come liquore arcano avvelenando così tutta la clientela. Lizzie Borden, invece, uccide a colpi d’ascia il padre e la matrigna ma, per mancanza di prove, viene assolta in sede di processo.Od ancora Vera Renczi, che uccide per gelosia: troveranno infatti nei sotterranei del suo castello circa trentacinque sacrofagi; Mary Bell, una bambina, che insieme alla sua amica uccidono due ragazzini loro coetanei: una è la mente e l’altra è testimone e braccio. Queste ed altre vengono menzionate e le loro storie raccontate senza omettere i dettagli sicuramente rintracciati da procedimenti giudiziari.. l’ultima donna criminale di questo gruppo è Annamaria Franzoni, segnalato soprattutto perché ritenuto tra i primi casi mediatici della nostra epoca. Questa è forse l’unica nota stonata dell’insieme, nel senso che io avrei omesso qualunque situazione dei giorni nostri, proprio perché ancora infilata nella nostra realtà ed ancora un fenomeno molto sentito dal popolo.

L’ultima parte è dedicata alle donne che appartegono alle fiction e ai cartoni, o comunque personaggi femminili pressoché inventati e magari tratti da qualcosa di effettivamente reale che possa aver ispirato il creatore. Tra questi, ad esempio, viene citata Lilith, che per alcune storie è in qualche modo coinvolta con il Giardino dell’Eden; così come Crudelia De Mon conosciutissima ne La Carica dei 101. A questo punto la mia lettura si è interrotta, semplicemente perché le ultime dieci donne ‘inventate’ non suscitavano granché il mio interesse: la scelta di leggere questo libro è stata proprio per scoprire quali signore venissero inserite nel fantomatico elenco, signore ossia quelle realmente esistite. Quelle fantastiche beh.. le ho lasciate stare. Anche perché magari ne avrei messe altre al posto di quelle. L’analisi di un personaggio inventato credo sia molto soggettivo, mentre quella di un personaggio reale, con atti processuali, perizie, testimonianze, documenti e affini ha sicuramente un altro peso.

Un lavoro certosino, sicuramente Stefania Bonura ci ha messo tempo e pazienza per recuperare tutta la documentazione che ha dovuto analizzare, interpretare e addirittura riassumere.. Un argomento un po’ pesante affrontato, però, senza leggerezza né superficialità e reso comprensibile anche a chi non è addetto ai lavori.

2 commenti su ““Le 101 donne più malvagie della storia” – Stefania Bonura”

  1. piratesse..! avvelenatrici! dio mio ci son storie da brividi qua in mezzo.. m'ispira.. e dimmi, come lettura, pur essendo un saggio, scorre o è pesante? Non imbrogliare, se lo alternavi con altri libri vuol dire che era pesante 😀 (scherzo, io faccio sempre così quando un libro mi è pesante ma non me lo voglio confessare 😀 …….. comunque la Franzoni non ce l'avrei messa neanch'io.. e credo che neanche a me sarebbe interessato di leggere delle donne malvagie inventate.. Bacione

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    • Ti dirò.. ho riempito diverse pagine di quaderno appuntandomi tutte le dame, riportando nomi e fatti salienti. Sono tante persone e avrei fatto una confusione enorme. Questo però l'ho letto tutto di fila, perché mi incuriosiva scoprire chi c'era dopo e via dicendo.. Ma magari una decina di personaggi al giorno ecco, perché poi finisce che sono tante informazioni e fai un pasticcio. Però è bello! Sicuramente l'autrice ha fatto un lavorone con tutto quel materiale.. 🙂
      Grazie della visita!!

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