Lettori e Booklovers,
la recensione che vi propongo oggi è del romanzo L’Ombra del Peccato scritto da Silvia Scibilia, un historical romance davvero coinvolgente, scorrevole, intrigante e ben fatto, e detto da me che non simpatizzo troppo per il romance è perché forse è davvero così!
Vi spiego subito di che si tratta, già la cover promette bene.. basta dire che in quattro giorni l’ho letteralmente divorato! Vi basta? 😉
Titolo: L’ombra del peccato
Autore: Silvia Scibilia
Data di pubblicazione: 8 giugno 2015
Prezzo: € 1
Editore: Kdp Amazon
Pagine 305
Genere: Historical romance
Quando Herman Autier abbandona l’Inghilterra, per cercare fortuna nella contea di Sicilia, vuole lasciarsi alle spalle il tradimento della sua famiglia e ricominciare una nuova vita. Herman possiede molte doti, è un cavaliere, un colto giurista e ha l’abilità di volgere a proprio vantaggio ogni esperienza senza rinunciare all’onore. È grazie a tali facoltà che Ruggero D’Altavilla gli affida una missione. Introdotto a casa di Baltasar Flores, un ricco mercante di libri, deve studiare i codici antichi presenti nella sua biblioteca. È lì che scopre il tesoro più grande del mercante, sua figlia Clara. I suoi sogni sembrano avverarsi. Una donna coraggiosa e colta da amare e una ricchezza senza pari da usare per i suoi fini. Ma l’ombra del peccato che ha avvelenato la sua esistenza nel castello natio lo insegue e sembra allontanarlo da Clara e dalla Sicilia per sempre.
L’ho letto: ecco cosa ne penso!
Herman, fratello minore di Colbert, è il marito di Ròis ma, per faccende delicate e legate alla discendenza, ha acconsentito, seppur controvoglia, a cedere la sua sposa affinché diventi l’amante del fratello e possa così fargli avere l’erede tanto cercato. Al momento prossimo del parto e subito dopo quello, Ròis si ammala: con la speranza che possa presto morire, Herman lascia l’Inghilterra per sbarcare in Sicilia e poter così mettersi a servizio di Ruggero d’Altavilla presso la casa del facoltoso mercante Baltasar Flores.
“Se le sorti della giustizia della nostra amata isola sono affidate a studiosi che sembrano usciti da un torneo non ci potrà mai essere vera pace.”.
Baltasar è il padre di Clara, vedovo da diversi anni e padre del piccolo Alessandro. La ragazza è di un carattere molto scostante ed è noto in paese come sia ancora sofferente per la perdita della madre. Ciò nonostante grazie alla biblioteca del padre ha potuto studiare e farsi una cultura, sviluppando le proprie idee anche su argomenti particolari solitamene inaccessibili alle donne.
Durante la permanenza di Herman a casa di Baltasar, incontra e conosce Alfredo, il precettore del giovane Alessandro: tra lui e Clara è visibile come non scorra buon sangue, tanto da non condividere nemmeno le idee per la sua istruzione ed educazione.
“Noi possiamo dare la luce a un frammento di quel mondo che non c’è più. Penso anch’io che debba esserci molto di più di quello che abbiamo e non sempre ciò che è pagano sia malvagio.”
Herman inizia così a svolgere le sue ricerche nella biblioteca di Baltasar e cerca di coinvolgere la giovane Clara così da farsi aiutare: col tempo, tra i due nasce qualcosa di tenero, ma Lui non racconta nulla del suo passato in Inghilterra, né di quel matrimonio di cui è convinto d’essere ormai solamente un vedovo. Scoprirà, però, che un enorme segreto è custodito tra le mura di palazzo Flores, sebbene alcuni dettagli pungenti saranno rivelati molto più tardi.
Passano gli anni, muore Re Guglielmo ed Herman reincontra gli amici di gioventù, Ethan e Gilbert: sarà proprio Gilbert a rivelargli come Ròis non sia morta e che, quindi, Herman è effettivamente bigamo. In questo modo, purtroppo, non gli sarà possibile sposare Clara e l’intera situazione è a rischio, nonostante finora abbiano vissuto il loro amore alla luce del sole seppure Baltasar sia stato restìo a concederglielo. I due amici stringono un patto segreto, da attuare solo ed esclusivamente in casi estremi.
Purtroppo non tutto è rosa e fiori: in un momento in cui Herman è fuori casa, Clara riceve un messaggio contenente la verità che, quindi, le viene gettata in faccia. Ingannata, triste ma coraggiosa al contempo, consegnerà il messaggio a chi richiede di rimpatriarlo, in modo non debba affrontarlo e lasciando quindi quell’uomo, bigamo e beffardo, al suo destino.
Che ne è dell’amore tra Clara e Herman? Cosa succederà adesso?
Riuscirà Clara a superare l’ennesimo distacco e andare avanti nonostante il forte dolore?
Sarà l’amicizia tra Clara e la moglie di Ethan a consentire alla fanciulla di riprendere in mano la propria vita, ritrovare un po’ di serenità e non pensare a quel che le ha procurato così tanta sofferenza.
Herman, intanto, ritorna a casa sua scoprendo così la morte del fratello Colbert: prende quindi coscienza di essere Lui il Signore di quelle Terre, di doversi organizzare la difesa del feudo e amministrare le proprietà che lo compongono.
L’amara sorpresa non è solo l’idea di dover stare lontano da Clara senza essersi potuto spiegare, ma è anche il dovere condividere le giornate con Ròis, il figlio nato dall’unione con il fratello ma convinto d’essere invece il figlio legittimo di Herman, e la presenza controproducente del cognato in casa propria.
Davvero non ci sono speranze per Clara ed Herman?
Il romanzo di stampo medievale e romantico mostra squarci di territorio Inglese unito a quello Italiano: Silvia Scibilia sceglie infatti la sua Sicilia per poter ambientare gran parte della storia, rendendo onore al nostro paese che sicuramente è stato magnifico e scenografico anche – e forse soprattutto! – in passato.
L’intero intreccio è qualcosa di coinvolgente e piacevole, capace di alternare misteri e intrighi a scene affettuose, sincere e dolci.
Il tema conduttore è l’AMORE, un amore però a trecentossessanta gradi, con tante svariate sfaccettature: scopriamo infatti l’amore di una madre per il figlio, l’amore che può esserci tra persone che diventano amiche, l’affetto per una persona malata che solo desidera compagnia, l’amore incondizionato tra gli amanti che desiderano condividere ogni attimo insieme…
Il tutto viene condito al meglio con le caratteristiche di ogni personaggio, con i loro sogni, con la voglia di conquistare le mete ambite e molto ancora.
Un bel libro, adatto a chi, come me, non è tra i fans sfegatati del genere Romance ma si lascia coinvolgere dalle sfide: l’ambientazione storica medievaleggiante rende il tutto affascinante, piacevole e decisamente coinvolgente.
Un enorme grazie all’autrice per avermi sottoposto questa bella storia, per avermi fatto appassionarei ai personaggi tanto da scherarmi dalla parte di Clara ed arrivare a non sopportare Ròis il giusto da sostenere i modi di Herman nei suoi riguardi.
Grazie a te, Isabella, per aver reso onore al mio lavoro con questa recensione.
Silvia Scibilia
Grazie a te, Isabella, per aver reso onore al mio lavoro con questa recensione.
Silvia Scibilia
Lieta del tuo passaggio 😉 A presto e buon tutto!!