“Sguardo Inquieto” – Donatella Garitta Sarancino

Amici Lettori,

buon mercoledì! Con entusiasmo condivido con Voi la recensione dell’ultimo libro che ho finito di leggere in questi mesi autunnali.. ne ho ancora un pochino da smaltire, ma spero davvero di farcela. Non sono ai livelli della mia blog-sister Deb che ne ha letti 10 in pochi giorni ma mi impegnerò! XD

Quello di oggi è un giallo tutt’altro che banale, scritto da Donatella Garitta Saracino ed ambientato non distante da me, nella zona del Torinese… vediamo di che si tratta!!

Titolo: Sguardo Inquieto

Autore: Donatella Garitta Saracino 

Editore: Carta e Penna Editore

ISBN versione cartacea: 978-88-6932-023-1 

Prezzo: 11,00 €

ISBN versione elettronica: 978-88-6932-028-6 

Prezzo: 4,99 €

Il dottor Masselli è un pediatra di mezz’età, lavora all’ospedale
infantile Regina Margherita di Torino, svolge la libera professione nel
suo studio, è sindaco in un paese della cintura, è sposato e ha una
figlia. La sua vita scorre come tante sino a quando la sua assistente lo
trova morto, nello studio: evirato e finito con un bisturi nel cuore.

Il commissario Cantamessa è incaricato del caso e con l’ispettore
Raimondi inizia a scavare nella vita del medico. Suppongono subito che
l’omicidio sia stato commesso da una donna, non tanto gelosa, quanto
infuriata.

Mentre il commissario Cantamessa indaga sull’omicidio del dottor
Masselli, l’ispettore Raimondi cerca di far luce su un’esplosione in un
centro commerciale che ha provocato quattro morti, molti feriti e
portato alla luce un cadavere, murato anni prima nelle fondamenta dello
stabile, originariamente adibito a fabbrica di biscotti e poi
riqualificato. Nell’esplosione è coinvolta anche Emma, la donna che il
commissario frequenta da qualche tempo…

L’ho letto: ecco cosa ne penso! 

E’ una notte come tante in quel del torinese e qualcuno rientra nella propria abitazione: qualcuno che si preoccupa di lavarsi sotto la doccia, raccogliere i vestiti sporchi di sangue e ansioso di gettarli nel cassonetto sotto casa poiché di lì a poco passeranno con il camion e le tracce saranno eliminate in breve tempo. Di sicuro i vestiti saranno bruciati prima ancora che siano riusciti a trovarli.

L’indomani, intanto, Veronica riceve una telefonata del medico della casa di riposo che annuncia la morte della madre lì ricoverata: nell’occasione del funerale, pochi giorni dopo, rivede il padre scambiando con Lui qualche battuta fugace e nient’altro.

Inizia anche una nuova giornata per Isabella, assistente nello studio medico di un illustre pediatra: scova così la salma dell’uomo legato, imbavagliato ed evirato sulla poltrona del suo studio. Inizia così la raccolta degli indizi da parte degli inquirenti e non solo, poiché la stampa locale desidera approfondire la questione che ruota intorno ad un personaggio non indifferente, essendo anche sindaco ancora in carica del suo comune, per ben due mandati consecutivi.

Le piste sono diverse: delitto passionale?

Azione politica? Chi poteva voler morto un pediatra del suo calibro?

Intanto che si apre l’indagine per omicidio una bomba esplode fuori da un supermercato, facendo morti e feriti: illesa ma sotto chock per l’evento è Emma, l’amica del Cantamessa che segue le indagini, che gli telefona subito sì da farsi soccorrere quanto prima. Si apre così un nuovo fascicolo anche per questo caso che si fa più interessante quando, spostando le macerie, riemerge un corpo mummificato.

La stampa è pronta a ricamare sopra ad entrambi i fatti sperando di smuovere l’opinione pubblica e l’interesse della gente..

Sergio Cantamessa, il protagonista delle indagini, si dà da fare sfruttando tutti i mezzi a disposizione e mettendo sotto pressione la sua squadra in modo tale da ottenee qualcosa in tempi più che decenti e rapidi.

Il lettore, quindi, viene coinvolto in due situazioni diverse: quella del pediatra trovato morto ed evirato, dove si suppone si tratti di un delitto passionale ed invece si rivelerà essere coinvolto in una vendetta personale decisamente inaspettata; quella dell’esplosione, che si pensa possa essere opera di attentatori o terroristi e che invece è accaduta per un piccolo incidente d’orario…

Donatella Garitta Saracino scrive il suo giallo ambientato a Torino e poco fuori dalla città: mette in cantiere due casi molto stile Law & Order (eh, ne sono una grande appassionata XD) per cui all’Americana si alternano gli eventi mano a mano che proseguono con le indagini in modo tale il lettore possa seguire l’intero sviluppo senza perdersi i passaggi e le tempistiche di risoluzione dei casi.

Questo incastro di immagini è molto valido, non fosse per l’intermezzo dei flash-back sui personaggi di cui, di tanto in tanto, fa il focus: sono utili perché consentono al lettore di comprendere il perché di certe dinamiche, ma se letti con scarsa concentrazione risultano poco chiari perché non sono annunciati.

Il ritmo alternato – dove quindi si hanno capitoli incalzanti che danno ritmo a quelli leggermente più lenti – mantiene alta la concentrazione del lettore grazie all’intreccio ed alle rivelazioni che vengono concesse mano a mano che si sviluppa la storia: senza i capitoli di focus sui personaggi, però, le loro scelte non sarebbero comprensibili e l’intero romanzo non starebbe in piedi.

Il romanzo si legge in pochi giorni, scorrevole e coinvolgente, rivela e tratta temi delicati soprattutto sottolineati verso la fine, addolcendo una pillola inizialmente tosta e persino sconvolgente ed inaspettata. Adatto a coloro che, come me, amano il canale 39 del nostro digitale terrestre (TopCrime), va letto non per passatempo, ma con attenzione, altrimenti non si percepiscono gli eventi che vengono vissuti dai personaggi principali.

Bene, per il momento è tutto, vi auguro una buona serata e a presto!!

Lascia un commento