Lettori del Bosco, è ora del the e voi lo sapete!
Come di consueto anche quest’oggi lo condivido con DEBe VIRGImunita di brioches, pasticcini e affini, così che anche i cuccioli della Libraia possano passare un po’ di tempo con noi 🙂
Amiche care, cos’abbiamo oggi? Quali frasi ci hanno colpito di più e perchè?
DEB
«…la vita a due era per antonomasia un’esistenza fatta di compromessi, di spazi di incontro tra personalità e caratteri differenti, ognuno con i propri pregi e difetti, convinzioni e punti di vista sul mondo, sogni e aspirazioni. A ben vedere, l’amore era il più grande rischio che un uomo potesse correre, la prova più difficile. Se non si era veramente convinti, la gioia immensa poteva trasformarsi ben presto in un inferno, una gabbia, una prigione soffocante in grado di uccidere la bellezza e vitalità di chi vi si trovava rinchiuso.»
“I custodi della notte. L’ago del tempo” di Manuela Dicati
Ho scelto questo brano del libro perché secondo me è molto reale. L’amore è sempre un rischio, non si può mai sapere cosa ci porterà. Nonostante all’inizio sembri tutto bellissimo poi servono piccoli compromessi, il venirsi incontro e la voglia di farcela per non trasformarlo in una gabbia.
VIRGI
“La vita è troppo breve per aspettare che siano gli altri a dirti come devi vivere. Meglio sbagliare e imparare dai propri errori. Almeno saranno reali e tu avrai vissuto davvero. Altrimenti, ti sarai limitata ad esistere”
Segreti e speranze di Carolyn Brown – Leggereditore
Ho scelto questo stralcio del romanzo della Brown perché ho sempre preferito prendermi la colpa per i miei errori che sbagliate seguendo un consiglio! Accetto sempre suggerimenti, ascolto sempre con attenzione il parere di chi mi sta accanto e traggo le mie conclusioni. Ma scelgo io, perché voglio essere la protagonista della mia vita
IO
“Il libro era aperto su un capitolo riguardante la teoria musicale di età greco-romana. Padre Lamberti aveva sottolineato alcune righe, utilizzando lo stesso pastello ocra che poi aveva riposto sul bordo del ripiano. Il passo in questione descriveva la struttura tonale della ‘scala frigia’, ovvero un tetracordo basato sulla successione di quattro suoni discendenti e alternati da intervalli di tono, semitono e tono. Vitale rilesse quel passo finché non l’ebbe memorizzato, e tuttavia non riuscì a comprendere di quale rilevanza fosse per le ricerche del professore. L’iscrizione di Caio Vesidieno Basso riguardava il tempio delle ninfe e queste ultime erano connesse alla musica, in particolare alla scala frigia. Ma sul significato di quel concatenarsi di nessi, non aveva la più pallida idea.”
“La Cattedrale dei Morti – I Sotterranei della Cattedrale” di Marcello Simoni
Ho scelto questo passo poiché mescola musica a mistero e strani eventi: la musica, come la lettura, è una mia grande passione che ho coltivato quand’ero bambina sino all’età di diciott’anni.. trovare certi passaggi nei romanzi è sempre bellissimo! Se poi sono ben mescolati nei thriller è ancor più piacevole!