Lettori cari,
quest’oggi vi propongo la mia recensione del romanzo L’ARCHIVIO DEGLI DEI, scritto da Miriam Palombie pubblicato il 30 aprile 2016 con la Dark Zone, neonata Associazione Culturale che ha partorito i primi titoli presentati proprio al Salone del Libro di Torino.
Avrei dovuto leggerlo in anteprima, ossia prima della presentazione al Salone, ma ehm.. non ce l’ho granché fatta! XD
Però ho resistito, cercando di ritagliarmi i momenti adatti e lasciarmi coinvolgere da questa trama particolare… sedetevi comodi e leggete, fino alla fine! 🙂
L’ARCHIVIO DEGLI DEI
di Miriam Palombi
Ed. Dark Zone | Cartaceo e Digitale | 228 pagine
Firenze 1587 Cristoforo, anziano pittore, sta scendendo nelle viscere della terra. Per anni il suo compito è stato apporre dei segni misteriosi su alcune opere d’arte. Ora dovrà chiudere per sempre l’accesso a un luogo che è stato costruito come un grande ed elaborato scrigno nei sotterranei della Galleria. Il gravoso compito gli è stato assegnato dal Granduca Francesco I De Medici, suo maestro e amico ma, al contempo despota autoritario dedito all’arte alchemica. Firenze 2005 Secoli dopo Lorenzo Contini, futuro archivista, ritrova un elaborato codice che una volta decifrato lo porterà a dei quadri custoditi nel museo. Analizzando i dipinti scopre i misteriosi segni lasciati da Cristoforo. Una volta assemblati tra loro come in un puzzle mostreranno un nuovo indizio. Un inquietante simbolo alchemico. Questa scoperta rimetterà in moto la catena di eventi. Le vicende del protagonista Lorenzo si intrecciano con quelle di un’antica famiglia fiorentina, gli Arrighi, (su cui aleggia lo spirito di una maledizione legata alla ricerca del “tesoro” fin dai tempi della morte di Francesco I), nella persona del suo ultimo erede Marco. Le ricerche dei due giovani sono osteggiate da Giacomo Antonioli, attuale curatore del museo, vero responsabile di alcuni efferati delitti legati al mistero della Galleria. Figura morbosamente ossessionata dalle dottrine esoteriche e da rituali pagani, Antonioli da decenni cerca l’accesso a un luogo misterioso. Ma cosa è realmente custodito nella Galleria?
La storia si svolge a Firenze, collegando fatti antichi con ricerche moderne e attuali.
Tutto comincia molto prima del 1587, anno di inizio dei fatti raccontati nel romanzo: qualcosa di molto prezioso, misterioso e antico, è custodito all’interno di una Galleria sotterranea. Non ci è dato sapere di cosa si tratta esattamente, poiché rimane tutto volutamente occultato.. se non che legati a quei fatti vi sia qualcosa di misterioso, pericoloso, una sorta di persecuzione, fantasmi e creature strane sono implicati in quel che è da tenere attentamente a distanza, forse.
Diversi anni dopo, nel 2005, Lorenzo viene nominato nuovo archivista nel museo e si ritrova ad elaborare un particolare codice: tramite lavoro di ricerca immagine e comprensione di alcuni indizi, riesce a a scoprire segni molto particolari..
Marco, invece, è l’erede di un’antica famiglia – gli Arrighi – e con la morte del nonno recupera quello che pare essere un cimelio storico e di valore: secondo il giovane questo oggetto coincide con alcune di quelle storie che il nonno gli raccontava da bambino.. forse quell’oggetto è davvero misterioso. Solo che per scoprire la verità bisogna.. indagare e darsi da fare!
I due giovani, seguendo ognuno la sua strada, non solo arriveranno ad incontrarsi, ma dovranno superare insieme una prova assolutamente indimenticabile: questo poiché Antonioli, curatore del museo, è morbosamente attaccato a questo mistero e ciò che lo circonda tanto da arrivare a compiere atti spregevoli e inumani pur di ottenere quanto desiderato!
Un bel mix tra il mistero tipico di Indiana Jones unito dalla caccia al tesoro come quello di Nicholas Cage rende questo libro davvero coinvolgente e accattivante: si intrecciano tre storie in contemporanea tanto che fino alla fine non si è nemmeno sicuri di aver capito cosa stia succedendo tant’è intricato il tutto.
La cosa che più mi ha colpito in assoluto è che in certi passaggi si percepisce l’ansia, il timore, l’essere tenuti sotto controllo, l’agitazione del momento tanto che si è costretti a leggere molto velocemente poiché sembra tutto scandito da un orologio invisibile che sa mettere una certa inquietudine.
Quattro gufi di giudizio per un bel romanzo interessante e particolare: e chi dice ancora che il thriller lo sanno scrivere solo i maschi e sono solo per lettori uomini poi se la vede con me!!
ma grazie!!!!!!!
Sembra interessante… peccato abbia una sfilza di libri prima… però lo tengo in conto.
Il tuo sfondo coi ghirigori m'ha fatto salire nostalgia, lo usavo anch'io ai tempi del blog di MSN…