La Stanza dei Giochi di Francesco #1 – Il Richiamo di Cthulhu

Il Richiamo di
Cthulhu

Salve a tutti lettori e
benvenuti. Oggi sono qui per presentarvi questa mia nuova rubrica, che spero
abbia un’uscita costante nei mesi; in questo luogo io parlerò dei giochi di
ruolo cartaceo
, di preciso quelli che ho personalmente provato giocandoli nella
mia lunga carriera di giocatore.

Per chi non sapesse di cosa sto
parlando, i giochi di ruolo o gdr, in inglese rpg (role-playing game), sono dei
giochi, nei quali i giocatori devono interpretare il ruolo di uno o più personaggi
inventati
, tramite la conversazione tra giocatori, in un luogo inventato
(ambientazione di gioco) con un regolamento che influenza le azioni e le
capacità di ogni singolo personaggio giocante (regole) seguendo una trama di
gioco
scritta da un giocatore che muoverà, le fila della storia descrivendo
l’ambientazione, e chi o cosa i giocatori incontreranno nel loro viaggio
(master di gioco); la quasi totalità dei giochi di ruolo funziona inoltre con
l’uso di dadi da gioco
, i quali, conseguentemente al regolamento utilizzato nel
gioco, saranno il destino o il fato che vi porteranno al successo o meno; i
dadi
, infatti, servono per vedere se un giocatore può superare o no un
ostacolo, vincere un combattimento o apprendere capacità speciali; tutto
ovviamente collegato dal sistema di gioco e l’ambientazione usata, e dalle
decisioni che prendono i giocatori per risolvere la trama che il master avrà
creato per loro.

Questo a grandi linee è la
descrizione di un gioco di ruolo.

In quest’uscita, parleremo di un gioco
di culto molto importante e famoso; un gioco tra i più impegnativi ma anche tra
i più affascinanti per la suspense che può creare. Stiamo parlando di IL Richiamo
di Chtulhu

Titolo: IL Richiamo
di Chtulhu

Autore: Sandy
Petersen

Editore: Chaosium/ in
Italia Stratelibri-Raven Distribution

Prima edizione 1981
(attualmente in uscita la settima edizione)

Numero di giocatori:
da due in su

Sistema di gioco
(BRP)

Genere:
Horror/Investigativo

In questa mia prima recensione
esporrò anche il metodo di spiegazione del gioco. Vi narrerò un po’ la storia,
il sistema di gioco e l’ambientazione usata, poi i pregi e i difetti di questo
gioco. Da tenere conto la forte soggettività che può dare un gioco di ruolo:
vero ci sono dei cardini che rendono un gioco di culto o meno, ma i giochi di
ruolo sono definibili con una percezione molto soggettiva, ancor più di un
romanzo forse, quindi ve ne parlerò da giocatore esperto ma dando un parere
molto personale al gioco.

Che cosa abbiamo
davanti:

Iniziamo a dare delle prime
indicazioni storiche del gioco. Il Richiamo di Chtulhu, viene creato dalla
mente di Sandy Petersen nel 1981 (Anno della prima edizione in inglese) in
quell’anno la Chaosium Edition acquisisce i diritti per adattare le opere di
H.P.Lovecraft e da quindi la possibilità a Petersen di lanciarsi in un mondo
che da pochi anni ha preso vita con una dinamicità incredibile, ovvero quello
dei giochi di ruolo; all’epoca il gioco fantasy denominato Dungeons and
Dragons, ufficialmente il primo vero gdr cartaceo della storia, era padrone
della scena.

Richiamo di Cthulhu entrò di prepotenza in quest’universo portando
con se un gioco per nulla facile. Era un rischio, perché Cthulhu si poterà
sempre dietro la sua tragica mortalità dei giocatori, principalmente basata sui
forti rischi di sopravvivenza dati dall’ambientazione. Fin da subito da la
sensazione di non essere un gioco per principianti, ma che si doveva essere
abbastanza esperti e conoscitori dell’ambientazione e delle regole. Dal 1981
però Il Richiamo di Cthulhu colpisce gli appassionati e diventa un gioco di
culto capace di rimanere sempre fedele negli anni ma senza mai sentire il tempo
che passa. Abbiamo fino a oggi avuto ben sei nuove edizioni ufficiali (durante la
fiera della Lucca Comics di quest’anno avremo l’uscita della settima edizione
del gioco
) le quali hanno portato sempre leggeri cambiamenti al sistema di
gioco con piccole aggiunte che non lo hanno mai snaturato; in vari anni la casa
editrice non ha fatto uscire molti supplementi del gioco e ci sono da riferire
la creazione di un manuale adattato al sistema di gioco del D20 e di vari
extra, che semplicemente cambiavano l’ambientazione del gioco, passando dal
medioevo alla Roma antica.

Ma il nucleo del gioco rimane nel suo manuale base,
o per essere più precisi la sua quinta edizione, la quale viene definita dai
fans come la migliore mai uscita, con pochi difetti e le migliorie giuste. In Italia
la casa editrice che portò il gioco nel 1996 è la state libri, la quale lasciò alla
Grifo Edizioni la pubblicazione della sesta edizione del gioco nel 2001 per poi
tornare la licenza alla stratelibri nel 2005; infine nel 2016 la Raven
Distribution ha comprato i diritti per stampare in italiano la futura settima
edizione del gioco.

La bellezza di questo gioco sta
nella sua complessità
. Complessità che aumenta via via che i personaggi si
addentreranno nel gioco; Richiamo di Chtulhu pone l’interesse
sull’investigazione e sull’occulto; su ricerche riguardo antichi tomi, reliquie
arcane, che porteranno spesso a scontro, contro cultisti di qualche setta non
meglio conosciuta giungendo a creature spaventose e quasi impossibili da
uccidere.

Questo gioco riprende le caratteristiche viste in Dungeons & Dragons (forza, destrezza, intelligenza, carisma) aggiungendo un’abilità molto
particolare chiamata Sanità. Quest’abilità è molto importante per tutto il
gioco infatti regola la sanità mentale dei giocatori; sanità mentale che visti
gli incontri, le cose da fare e i mostri da affrontare diminuirà sempre di più
facendo impazzire i personaggi fino alla follia, e in questo gioco, è più
facile che diminuisca che aumenti la Sanità.

Vista quindi l’ambientazione cupa
e macabra del gioco, ci sono altissime possibilità di perdere il proprio
personaggio o per morte, o per pazzia (cosa che porterà il giocatore a dover
abbandonare il personaggio). Ma allora perché giocare a questo gioco? In parte
deve essere capace il Master che guiderà i giocatori a creare una trama
fattibile e mai impossibile ma ora vi spiegherò qualcosa in più
dell’ambientazione e del sistema di gioco.

Ambientazione:

“Penso che la cosa più
misericordiosa al mondo sia l’incapacità della mente umana di mettere in
relazione i suoi molti contenuti. Viviamo su una placida isola d’ignoranza in
mezzo a neri mari d’infinito e non era previsto che ce ne spingessimo troppo
lontano. Le scienze, che finora hanno proseguito ognuna per la sua strada, non
ci hanno arrecato troppo danno: ma la ricomposizione del quadro d’insieme ci
aprirà, un giorno, visioni così terrificanti della realtà e del posto che noi occupiamo
in essa, che o impazziremo per la rivelazione o fuggiremo dalla luce mortale
nella pace e nella sicurezza di una nuova età oscura”

Il gioco di Richiamo di Cthulhu
come detto prima nasce nel 1981, quando la Chaosium Edition acquisisce i
diritti sull’adattamento delle opere di H.P.Lovecraft. Questo gioco, prende a
piene mani spunti e utili informazioni dall’universo oscuro e cupo creato da quest’autore.
Non ci sarebbe nemmeno bisogno di una descrizione, che sarebbe ampia e in parte
noiosa, ma diciamo comunque qualcosa di Howard Philips Lovecraft. Nasce a
Providence negli Stati Uniti nel 1890, scrittore e pensatore americano, molto
legato al mondo, alla cultura, e lo stile di vita dell’Inghilterra; Lovecraft
vivrà principalmente tra New York e Providence, tornando in quest’ultima città
che è la casa natia, dove proseguirà la scrittura dei suoi libri, fino alla sua
morte avvenuta a Providence nel 1937.

Il Richiamo di Cthulhu mantiene
nell’ambientazione di gioco quella sensazione di pessimismo e cupezza tipici
dei libri di Lovecraft. Antichi misteri mischiati a crimini moderni; strani
fatti e visioni che chiameremo allucinazioni. Pazzi ed esaltati che inneggiano
ad antiche divinità addormentate…In tutto questo ci si muove, in un periodo
storico che va dagli anni ’20/’30 (per quanto il manuale base lascia spazio per
svariare negli anni arrivando anche al 1980) in un mondo che si sta evolvendo di
continuo dove morire è facile se ci s’infila in guai molto grossi.

Paradossalmente questo gioco si basa su un’idea “meno sai meglio vivi” motto
che nessun investigatore porterà mai a compimento, perché la conseguenza delle
sue scelte lo porteranno spesso a vedere cose impossibili o inenarrabili. La
difficoltà di quest’ambientazione si basa anche sui tanti pericoli che gli
investigatori dovranno affrontare, non solo sovrannaturali. Combattere in
questo gioco è rischiosissimo
, perché un proiettile in corpo è sempre un
proiettile. Un colpo ben messo può mettere fuori gioco un investigatore, oppure
seguire la strada sbagliata di un’indagine. O ancora entrando dentro una casa
infestata.

Molti possono essere i rischi di mortalità del personaggio come
anche i rischi di impazzire, anche solo leggendo qualcosa che non si doveva
leggere. Può tutto questo allontanare un giocatore da Il Richiamo di Cthulhu,
ma allo stesso tempo affascina, perché la sfida nel sopravvivere da cose
indicibili è sempre alta. Se un master che segue i personaggi è intelligente (o
poco sadico) garantirà una possibilità di riuscita della missione sempre; i
rischi saranno sempre alti ma in una storia deve esserci sempre un modo di
fuggire; oltre tutto questo gioco è stato creato in modo tale che un
investigatore potrebbe non incontrare mai una reale creatura sovrannaturale, ma
solo i suoi cultisti o creature più facili da uccidere, il tutto senza togliere
l’alone di mistero e paura che si potrà percepire in ogni missione.

Tutto quanto sarà comunque in
mano del master
, che dovrà essere capace di amalgamare le qualità dei giocatori
al tavolo con una trama che sia intrigante, ma mai troppo suicida. L’occulto i
miti che si leggono nei racconti Lovecraftiani e soprattutto l’atmosfera di
cupezza non devono essere scambiati con delle facili morti. Ovvio se gli
investigatori cercheranno sempre più di mettersi nei guai la strada è solo in
una direzione, ma chi regge le sorti della trama deve essere capace a far
comprendere i gravi rischi. Non dico di rendere il gioco troppo semplice ma di
renderlo più investigativo che dell’Horror, salvo che il gruppo di gioco
creatosi non voglia esattamente quello. In tal caso…buona fortuna.

Il sistema di gioco:

Come detto all’inizio Il Richiamo
di Chtulhu
usa il sistema di gioco BRP (Basic Role-Playing). Questo è un
sistema “generico” usato per molti giochi famosi sia fantasy che di
fantascienza, e spesso viene definito come uno dei migliori sistemi di gioco
attuale; esiste anche una versione del gioco con il D20 System (sistema
conosciuto e famoso per Dungeons and Dragons) ma oggi ci occuperemo del primo.

Questo sistema di gioco si basa sul D100, ovvero l’uso di due dadi, un dado ha
dieci facce e un secondo dado a percentuale (ovvero un dado con sole decine
fino al numero 100, quindi avremo 10, 20, 30 etc.) perché questo sistema,
perché i punteggi delle caratteristiche (ovvero le qualità tra le più
importanti per compiere una missione) hanno punteggi che vanno da 1 a 100;
quindi quando un master vuole far fare una prova su qualcosa, far cercare indizi
agli investigatori o iniziare uno scontro, si userà il tiro di dado detto
prima, cercando di fare un punteggio inferiore al punteggio della tua
caratteristica

[Esempio: il giocatore si trova in una biblioteca e sta facendo
una ricerca su un libro antico; il master potrà fargli fare un tiro sulla
caratteristica biblioteconomia. Il giocatore ha come punteggio sulla propria
scheda di 65% su quest’abilità. Per avere successo con la sua azione quindi il
giocatore tirando i due dadi, dovrà fare meno di 65]e le abilità dei giocatori
spaziano in vari campi, in modo da poter fare personaggi o molto eclettici o
molto specializzati su certe abilità.

Dico questo perché, quando viene creato
un personaggio per il gioco, si avranno dei punteggi base per poter creare
l’investigatore; si dovrà scegliere la professione del personaggio
(investigatore, medico, scrittore, agente di polizia, e altro) poi si avranno
dei punteggi per poter aumentare le abilità della propria professione, o quelle
che si ritiene utili avere: sembreranno sempre punteggi alti, ma più abilità si
vorranno più la media dei punteggi sarà bassa. Bisogna sapere bene cosa si
vuole fare con il personaggio che si sta creando, pensare alla propria storia e
ai suoi obiettivi (a parte la sopravvivenza stessa).

Una cosa molto importante,
anche il punteggio di sanità va da 1 a 100 e quando s’incontrano creature
sovrannaturali, si leggono testi oscuri o comunque ci s’imbatte in qualcosa di
totalmente assurdo per la psiche umana, il master potrà decidere di farvi fare
dei tiri sulla sanità con il rischio di vedersela diminuire sempre più, e più
diminuisce più il rischio di perdere sanità mentale nelle giocate successive
aumenta. Si potranno recuperare i punteggi, ma ci sono più probabilità del
contrario, con il rischio di vedere il proprio personaggio impazzire sempre
più.

Ci sono molti punti a favore del sistema PRB, ecletticità del personaggio
punteggi che danno spazio di manovra, realisticità nelle abilità e capacità di
narrazione che verranno premiate dal master (al contrario vi sono rischi di
malus o peggio per azioni ad alto rischio e non ben motivate) Il grave malus
del gioco, è il miglioramento del personaggio, molto raro. Infatti il sistema
di gioco premia con potenziamenti alle abilità solo quando nei tiri di dado si
fanno punteggi molto bassi (dal 10% in giù per intenderci) in modo che si
premia l’eccellenza dell’azione, ma spesso nel tiro dei due dadi questa cosa
non avviene, quindi uno rischia di crearsi un personaggio ma di ritrovarsi con
nessun margine di miglioramento in nessun campo rimanendo com’era all’inizio di
partita. Ovviamente il master a riguardo può avere spazi di manovra decidendo
lui bonus o facendo trovare oggi che aiuteranno i giocatori, ma di base il
sistema di gioco che usiamo per Il Richiamo di Cthulhu non prevede ciò.

In definitiva, questo è un gioco
che in molti anni è divenuto un cult per gli appassionati; molti giocatori dopo
aver provato vari gdr cercano sfide sempre maggiori e rischiose e Il Richiamo
di Cthulhu
ha queste caratteristiche.

La tipologia di ambientazione può creare
la problematica che solo certi appassionati dell’Horror o dell’esoterismo si
avvicineranno a questo manuale (soprattutto le espansioni successive con
ambientazioni nel medio evo e nella Roma imperiale saranno giochi che
interesseranno uno specifico tipo di giocatori, come avviene spesso per
ambientazioni veramente particolari)

Sarà compito del master rendere tutti i
giocatori partecipi della trama, dargli respiro e lasciare spazio di manovra ai
giocatori in modo da potersi rendere conto di ciò che è possibile e no in
questo manuale

Lo consiglio a chi vuole provare qualcosa di diverso e nuovo…Si
nuovo, perché dopo anni di successi Cthulhu rimane sempre un gioco che apre
sempre porte nuove verso mondi onirici e oscuri, oppure verso nirvana che si
perdono nel tempo e nello spazio; se saprete muovermi in questo mondo forse
comprenderete le potenzialità di un gioco come Il Richiamo di Cthulhu.

Lascia un commento