“Araba Fenice” – di Michele Sbriscia [Recensione]

Amici Lettori,

quest’oggi vi delizio con una lettura particolare, interessante, e che a me ha colpito inizialmente solo per la cover – sì, sono sincera!

Sto parlando del libro Araba Fenice scritto da Michele Sbriscia e pubblicato con Lettere Animate..

vediamo di cosa si tratta!

ARABA FENICE

di Michele Sbriscia

Ed. Lettere Animate | 1.99 € l’ebook – 17.00 € il cartaceo

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Andrea Sbroglia intraprende una lunga “avventura” che non saprà dove lo condurrà. E non sa se ne uscirà vivo. Attraverso un lungo e tortuoso “cammino” attraverserà diversi paesi, ma terribili eventi sono in agguato.

A Barchi viene circondato da una dama oscura, da presenze malefiche e terribili elfi, ma continua nella sua impresa svelandoci i retroscena degli ultimi giorni trascorsi.

E’ un neo imprenditore che ha appena aperto un’agenzia di viaggi ed è segretamente innamorato della splendida Kari, una commessa tunisina che lavora nel negozio di fronte al suo.

Ama rifugiarsi in biblioteca, ricercare e leggere libri, anche i più curiosi.

Un giorno si imbatte in un antico e singolare trattato di droghe medicinali: all’interno vi trova un foglietto bruciacchiato in pessimo stato che reca antiche iscrizioni.


L’ho letto: ecco cosa ne penso!!

Partendo dalla cover, che davvero è magnetica con quel suo gioco di luce su sfondo nero, questo libro è qualcosa di molto particolare.. ho faticato a classificarlo nel suo genere, in quanto la storia di Andrea e Kari ha sì del romanticismo, che l’autore riesce a gestire molto bene, ma rivela elementi di carattere thriller e storico al tempo stesso.

Vediamo di capire perché…

La storia inizia con Taoufik che, rimasto orfano, sta valutando la situazione: sembra infatti che l’eredità tanto agognata che dovrebbe incassare dopo la morte del padre sia andata, anziché a Lui, nelle mani della sorellastra che lui tanto detesta. Sorellastra che, però, non si trova a casa dov’è anche Lui no.. è altrove, in un altro paese, in un’altra nazione, a fare la bella vita con le fatiche del padre. Padre che non hanno in comune, perché la giovane è figlia solo della madre. Questo lo fa imbestialire ancora di più: nella mente dell’uomo scatta il desiderio di riscatto, di vendetta.. ha solo un obiettivo: trovare la sorella e farla fuori, dopo essersi fatto rivelare dove si trova il tesoro che lui tanto brama.

Mentre l’uomo parte alla ricerca della sua unica parente rimasta, la storia si sposta in Italia, nelle Marche: qui troviamo Andrea, responsabile di un’agenzia di viaggi, che non solo guarda Kari che lavora nel negozio di fronte e si innamora di lei giorno dopo giorno, convinto di essere senza speranze, ma in un libro preso in prestito in biblioteca trova un frammento di quella che – scoprirà poi – sembra essere un potente elisir magico.

I due giovani avranno la possibilità di conoscersi, di piacersi, di innamorarsi.. ignari di avere entrambi qualcuno che li sta cercando: Taoufik non da pace, seminando morte e sangue sul suo percorso finché non arriverà sino a Kari e.. anche Andrea è ‘ricercato’ da chi ha erroneamente lasciato tra le pagine del libro quel pezzo di carta apparentemente insignificante.

Cosa succederà? Taoufik ucciderà davvero la sorella? Qual è il tesoro che tanto desidera poter ottenere?

E Andrea? Davvero ha trovato la ricetta per un potente preparato alchemico? Chi lo sta cercando?

Come dicevo inizialmente, Michele Sbriscia crea una storia particolare, dove la parte grossa dell’insieme è di stampo thriller: Taoufik è talmente rabbioso che non gli interessa nulla, è come un toro scatenato che placherà la sua ira solo a obiettivo raggiunto ed infatti l’autore riesce a rendere benissimo l’idea di quanto sia carico di odio e abbia in testa un’unica cosa. Non ragiona. E ogni sua azione spiega e sfoga davvero questo stato d’animo tormentato e irrequieto.  Tra Kari e Andrea nasce un sentimento e lo vediamo sbocciare sotto i nostri occhi.. è bello vedere come queste cose accadono, giorno dopo giorno, un passo alla volta, con intensità e desiderio.. 

Di contorno ci troviamo la complessa ricerca alchemica e… qualche sprazzo storico, capace di arricchire il tutto e frastornare bene il lettore perché sì.. è tutto incastrato bene, coinvolgente, carico di tensione nelle scene dove la tensione serve e.. condito bene da fleshback interessanti e particolari.

Un buon lavoro. Difficile da scrivere, sicuramente, perché mescolare bene una storia fantastica e inventata con qualcosa di storico non è mai facile.. però Michele Sbriscia ha saputo fare. La cover, come detto inizialmente, è meravigliosa.. !

Non metto gufi, perché avrei dovuto cercare qualcosa per il mezzo voto.. ^_*

1 commento su ““Araba Fenice” – di Michele Sbriscia [Recensione]”

  1. Ciao! Ho letto questo libro lo scorso anno e ricordo che mi piacque molto..Concordo anche sulla cover, è molto bella e particolare 🙂

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