[Segnalazione]-I caduti di pietra di Giuseppe Russo

Eccoci qui, abitanti del bosco.

Oggi vi proponiamo una segnalazione molto interessante, un saggio storico di Giuseppe Russo

AUTORE: Giuseppe Russo

TITOLO:I CADUTI DI PIETRA – Storia di una regione in cui cadde anche la cultura

COLLANA:Campania 1940 – 1943

GENERE:Saggio storico

EDITORE:Photocity Edizioni

DATA PUBBLICAZIONE:24/03/2015

NUMERO DI PAGINE:224

FORMATO:Cartaceo – A breve anche in formato E-book.

PREZZO:12,50€

Il 10 giugno del 1940 l’Italia fascista entrava in guerra, persuasa da un’illusione storica e da calcoli politico-militari totalmente errati. A Napoli, diventata uno strategico trampolino di lancio verso il Mediterraneo, la guerra portò enormi disastri, inghiottendo non solo più di ventimila civili innocenti, ma danneggiando e devastando per sempre una grande fetta del patrimonio storico, artistico e culturale della città. La stessa sorte, seppur in misura minore rispetto alle tragedie della problematica città partenopea, toccò ad altre zone della regione. Numerosi centri furono prima bombardati dagli angloamericani, poi colpiti dai nazisti in ritirata, e successivamente usati e violentati dall’occupazione degli Alleati. Questi ultimi, inizialmente definiti “liberatori”, alla fine agirono ugualmente come un esercito d’occupazione feroce e non meno odioso del nemico in ritirata. Gli anni della guerra, in Campania, furono tre volte più devastanti che nel resto d’Italia. Non caddero solo militari e civili. Caddero anche le pietre angolari della nostra cultura.


BIOGRAFIA AUTORE:

Giuseppe Russo, classe ’72, amante della storia

e delle tradizioni locali italiane ed europee, tecnico informatico, web master, scrittore di testi tecnici, dottore in Scienze del turismo per i beni culturali cum laude (Seconda Università di Napoli) ed in Culture Ambientali cum laude (Dipartimento di Scienze Politiche della Federico II), si dedica da anni alla ricerca storica sulle deturpazioni culturali in Italia durante i periodi bellici del ‘900. Proprio grazie alla sua passione, termina il percorso universitario con una tesi che oggi rappresenta la base fondante del suo progetto personale: il recupero dei beni culturali deturpati, violentati o trafugati durante la Seconda Guerra Mondiale. Autore de I Caduti di Pietra – Storia di una Regione in cui cadde anche la Cultura, saggio storico (diverso) pubblicato nel 2015 con Photocity edizioni, ha in corso ulteriori ricerche per stilare nuovi testi relativi alle tragedie subite dai beni culturali italiani e campani. Attualmente in compilazione vi sono I Caduti di Pietra – Il sentiero spezzato, testo che analizza le perdite, le distruzioni ed i furti subiti dai siti borbonici del sud Italia, con specifica attenzione per quelli di Napoli e Caserta, ed il secondo capitolo relativo alla Seconda guerra mondiale I Caduti di Pietra – Attacco all’Italia, dove si estenderà l’analisi delle perdite culturali a tutto il territorio nazionale. In arrivo già a Settembre, però, la versione estesa del primo libro, I Caduti di Pietra – La guerra dimenticata, che con nuove foto, testimonianze dei sopravvissuti ai bombardamenti, e nuove ricerche, allargherà il racconto delle deturpazioni al patrimonio storico delle altre province campane.

La filosofia dell’autore è semplice: ricordare il passato per costruire un futuro migliore. Sulla base di questo semplice motto, continua giornalmente ad impegnarsi per contribuire culturalmente alla rinascita del territorio e dei beni culturali italiani.

DOVE ACQUISTARE:

Sito editore ( ) ;

Librerie ( )

SITO UFFICIALE: www.icadutidipietra.it

BE SOCIAL:

FACEBOOK ( I CADUTI DI PIETRA ) ; TWITTER ( @cadutidipietra )

CONTATTI CON L’AUTORE: giuseppe.russo@icadutidipietra.it


ESTRATTI:



«…I bombardamenti a tappeto non prevedevano solo la distruzione delle infrastrutture e degli obiettivi militari, ma si prefiggevano soprattutto di distruggere il morale delle popolazioni colpite attraverso la cancellazione delle basilari strutture civili di una città: palazzi, ritrovi, piazze, monumenti, trasporti, uffici, fabbriche, chiese. Nulla fu lasciato al caso, né alla pietà…»



«…la città partenopea, dopo esser diventata il simbolo martoriato delle atrocità di una guerra voluta solo da un uomo, […] trovava la forza di liberarsi dei vendicativi tedeschi, e del tristemente noto comandante Walter Schöll, il giorno prima dell’arrivo degli Alleati, i quali tra timori, perplessità e gioia della popolazione partenopea, entravano a Napoli il ‘1° ottobre 1943’. Ma se Mussolini, mesi addietro, aveva prospettato un indurimento della ‘razza napoletana’ grazie alla guerra, la realtà storica vissuta dai napoletani fu profondamente diversa, ed efficacemente esposta dalla relazione del Colonnello Hume al Segretario del Tesoro degli Stati Uniti…»





«…A Napoli le già magre razioni alimentari venivano dimezzate a metà marzo (1941), la carne appariva quasi un’utopia, e il caffè, razionato da tempo, era pressoché scomparso. I napoletani […] erano costretti a svenarsi se non volevano accontentarsi della ‘ciofeca’ di orzo e cicoria, cioè dell’imbevibile surrogato consigliato patriotticamente dal Duce in persona..»


IL LIBRO IN OPAC (catalogo del servizio bibliotecario nazionale) :

Link alla scheda istituzionale di catalogazione del libro I CADUTI DI PIETRA : ( )

Il libro è già presente in numerose biblioteche pubbliche e private. Si citano, per segnalare la valenza del progetto, la Biblioteca Centrale dell’Esercito a Roma, la Biblioteca “G.Lesca” di San Benedetto del Tronto (AP), la Biblioteca Nazionale di Napoli, la Società di Storia Patria di Napoli, la Società di Storia Patria di Salerno, la Biblioteca comunale di Villaricca (Na), la Biblioteca Centrale di Roma, l’Istituto-Biblioteca Parri di Bologna e l’Istituto Campano per la Storia della Resistenza (Napoli). Sono in corso ulteriori donazioni per diffondere il testo in tutta Italia. L’elenco è costantemente in aggiornamento e visionabile nella sezione DOVE LEGGERE del sito ufficiale www.icadutidipietra.it

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