“L’Eredità dell’abate Nero” di Marcello Simoni [Recensione]

Amici Lettori,

l’estate di Newton Compton Editori è stata ricca di romanzi thriller freschi di stampa..

dopo aver letto i nuovi libri di Martin Rua e di G.L. Barone è uscito il primo capitolo della nuova trilogia scritta da Marcello Simoni: stiamo parlando de L’EREDITA’ DELL’ABATE NERO che apre la Secretum Saga.

L’EREDITA’ dell’ABATE NERO

-Secretum Saga vol. 1-

di Marcello Simoni

Newton Compton Editori – 9.90 € – 302 pag

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Firenze, 21 febbraio 1459.

Il banchiere Giannotto Bruni viene ucciso in circostanze misteriose nella cripta dell’abbazia di Santa Trìnita. L’unico testimone è Tigrinus, un giovane ladro di origini ignote, dai capelli neri striati di bianco, che paga caro l’avere assistito al delitto: immediatamente arrestato con l’accusa di omicidio, solo l’inspiegabile intervento di un uomo molto influente riesce a sottrarlo alla morte. Ma a quale prezzo? Da quel momento in poi Tigrinus sarà braccato e costretto a fronteggiare i tentativi di vendetta di Angelo e Bianca, il figlio e la nipote della vittima, convinti che meriti la forca. Mentre cerca di sfuggire ai parenti di Giannotto, il ladro scopre però qualcosa di decisivo per il proprio destino: la morte del banchiere è legata a un tesoro che si trova su una nave proveniente dall’Oriente. Per aver salva la vita, Tigrinus dovrà stringere un patto con il potente Cosimo de’ Medici e affrontare un incredibile viaggio per mare, alla ricerca di un uomo sfuggente e imprevedibile. Un uomo che pare conoscere tutto sul suo misterioso passato… Un uomo chiamato l’abate nero.



LA MIA OPINIONE

In una notte come tante altre, dove Tigrinus si trova nella cripta di Santa Trinita per un tentativo di furto, avviene un incontro particolare: due uomini si fronteggiano, discutono animatamente di un carico, di merce, di risarcimento danni… Al termine della discussione messer Giannotto Bruni viene ferito a morte dal suo interlocutore. Il colpevole fugge e Tigrinus, finora rimasto nascosto, si precipita al capezzale del ferito venendo colto dai birri e, quindi, arrestato con l’accusa di omicidio.

La morte di Giannotto Bruni non passa inosservata, né per la nipote Bianca, né per Cosimo de Medici, signore di Firenze: se per la famiglia del morto è necessario fare giustizia, per il Medici è doveroso approfondire e capire cosa c’è dietro a tutto questo.

Scopriremo infatti che Tigrinus non dice menzogne, e che le informazioni in suo possesso si riveleranno utili ed interessanti ma… Se lui scampa la pena capitale per l’accusa di omicidio non è per le informazioni segrete che possiede, affatto: è perché il Medici lo incarica di una missione. Egli, infatti, deve incrociare la strada di un frate che porta un prestigioso libro: lo deve rapire, in modo da sequestrargli il tomo e consegnarlo al Signore di Firenze.

E’ con questo escamotage narrativo che Marcello Simoni agguanta il lettore e lo incolla alle pagine del suo nuovo libro: da una parte avremo modo di segure gli eventi stando in quel di Firenze, perché Bianca – un personaggio femminile tutt’altro che scontato e che, invece, ha una crescita già in questo primo capitolo della saga – non se ne sta mica a guardare come le Guardie cercheranno la verità riguardo l’assassino dello Zio; dall’altra viaggeremo insieme a Tigrinus che troverà il famoso monaco con il famoso libro e… conoscerà l’Abate Nero, un misterioso personaggio che viene gettato lì all’inizio, per incuriosire il lettore, e ripreso verso la fine lasciando l’alone dark possa renderlo ancora più accattivante.

Belli i personaggi, ricchi di caratterizzazione e di sfaccettature, tali da renderli tutti diversi tra loro: protagonista indiscusso è Tigrinus, la cui storia particolare lo dipinge quale eroe fuori dagli schemi, non convenzionale, poiché non è il tipo di personaggio a cui siamo abituati. Ha un passato oscuro e conduce una vita sregolata e criminale. Ciò nonostante viene protetto – e Lui non ne conosce i motivi – da Cosimo de Medici, che non solo è politicamente ed economicamente potente sul territorio fiorentino, ma dimostra di avere ambizioni tutt’altro che futili e sciocche: il lettore potrà immaginarlo come un individuo scaltro, audace, ma spietato e fastidioso al tempo stesso perché brusco nei modi, presuntuoso e a tratti anche arrogante. Angelo Bruni, invece, il figlio del defunto Giannotto, è un personaggio che inizialmente pare insipido: mosso da una insicurezza creatale dal padre che non l’ha mai apprezzato e mai supportato, ha sviluppato quella timidezza e quell’incapacità tali da renderlo impacciato, molle, quasi pauroso e vigliacco. Gli eventi, però, anziché cercare di rafforzarlo e fare in modo possa maturare, lo schiacceranno ancora rendendolo ancora più limitato e quasi ‘inutile’. Se Angelo è così delicato e a tratti persino poco utile alla causa (perché la cugina cerca di coinvolgerlo nella caccia all’assassino di suo padre), sarà proprio Bianca a dimostrare di avere tutto quel carattere che manca al cugino: intelligente, spigliata, vispa e battagliera, saprà tenere testa non solo al parente rimastole, ma anche ai birri e a chi cercherà di mettere i bastoni tra le ruote per cercare di mantenere nascosta la verità.

Perla tra tutte è questo misterioso Abate Nero: chi sarà mai? Cosa c’entra Lui con Cosimo de Medici? E perché coinvolgere Tigrinus in tutta questa storia? Quanto al carico prezioso che ha portato alla morte di Giannotto.. esiste davvero, o è stata solo una messa in scena per eliminare il mercante?

Con lo stile che caratterizza Marcello Simoni, capace di realizzare trame e intrecci in grado di portare il lettore in periodi lontani e forse – da qualcuno – dimenticati, la Secretum Saga apre le porte ad un nuovo mistero, ad un nuovo enigma, ad un qualcosa che va risolto, in qualsiasi caso.

In attesa di poter stringere tra le mani la copia del secondo capitolo della Saga, faccio i complimenti a Marcello per aver realizzato una nuova storia: è sempre meraviglioso leggere ciò che produce la tua strepitosa fantasia. 

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