Bentornati Lettori Erranti con una nuovaLettura in Pentola…
Le feste sono alle porte e non potevo non preparare per voi e per gli
abitanti del bosco qualcosa a tema natalizio. Ho così deciso di realizzare dei
biscotti tipici tedeschi, gli Spekulatius (detti anche Speculoos), quindi
questa volta ho dovuto attuare il processo inverso, partendo dalla ricetta sono
risalita ad un libro adatto, e grazie ad Isabella ho scelto “Un sogno tra i
fiocchi di neve”di Corina Bomann.
Scopriamo di cosa si tratta mentre i biscotti sono in forno?
Un Sogno tra i fiocchi di Neve
di Corina Bomann
Giunti Editore
Prezzo: € 5,87 208 pagine
Fin da bambina, Anna non ha mai potuto sopportare il Natale,
con tutto il suo corredo di luci, addobbi, dolci e regali. Anche adesso, a 22
anni, ogni scusa è buona per sfuggire alle odiate feste. Ma quest’anno
sottrarsi sarà impossibile: il suo adorato fratellino le ha strappato la
promessa di raggiungerlo per festeggiare con tutta la famiglia, compreso
l’insopportabile patrigno. E così, nel giorno della vigilia, Anna salta su un
treno in viaggio tra Lipsia e Berlino. Ma basta un attimo di assopimento – o
meglio, quello che sembra solo un attimo – per ritrovarsi in una desolata
stazione sul Baltico, nel cuore della notte e nel pieno di una tormenta di
neve. Come tornare indietro se non ci sono più treni? Non resta che chiedere un
passaggio a chi capita: l’autista di uno spazzaneve, un saggio camionista
polacco, tre vecchiette dall’aria misteriosa e… un surfista-psicologo
piuttosto attraente. Ognuno con la sua storia, ognuno con un’esperienza da
regalare in questa magica notte. Riuscirà Anna a mantenere la promessa? Ma
soprattutto, riuscirà a capire cosa desidera davvero?
LA MIA OPINIONE
Questo libro racconta il viaggio che la protagonista Anna,
studentessa di Lettere e aspirante scrittrice, fa per raggiungere il fratellino
a Berlino e festeggiare insieme il Natale.
Anna, però odia il Natale, e negli ultimi anni ha preferito
trascorrere questo periodo in posti assolati e caldi, ma quest’anno il
fratellino l’ha pregata di festeggiare insieme e nonostante non abbia un gran
rapporto con la madre e un pessimo rapporto con il patrigno ha deciso di
accettare, per trascorrere del tempo con il fratello.
Anna vive e studia a Lipsia, lì si occupa anche di
un’anziana signora che prima di partire le regala un vecchio libro di fiabe,
una sorta di filo conduttore invisibile
della nostra storia, e che in un certo modo scopriremo l’ha anche “protetta”.
La nostra protagonista si mette in viaggio e qui inizia
l’avventura, tra sogno e realtà (una realtà che, a volte, le sembra quasi un
incubo) arriverà a casa a Berlino, dove il fratellino e la sua famiglia la
aspettano per festeggiare insieme il miglior Natale di sempre.
Nonostante io ami il
Natale, o meglio parte di ciò che è questa festa, ci sono pensieri che condivido
con la nostra protagonista, per questo motivo,
penso che sia un libro molto adatto a questo periodo, perché ci fa riflettere
su quanto il Natale non è solo fatto di luci colorate e odore di biscotti allo
zenzero, ma anche di corse sfrenate e stress alla ricerca del regalo
“perfetto”, sorrisi a volte falsi che regaliamo in questo periodo e grandi
eccessi di cibo nei pranzi e nelle cene…
La lettura è scorrevole, ed Anna ci guida nelle sue
riflessioni e durante tutto il viaggio,
tenendoci compagnia in prima persona.
Quando Anna si addormenta in treno e si ritrova a Binz, una
bufera di neve non permette ad altri treni di partire, così va alla ricerca di
aiuto, perché vuole a tutti i costi arrivare in tempo dalla sua famiglia, il telefono
è ormai scarico e in quel posto e con quel tempo non c’è nemmeno rete. Il primo
“personaggio” che incontra è un uomo che lavora con lo spazzaneve, che la
aiuterà nel suo viaggio di ritorno verso Berlino…. Qui assisteremo a vari
incontri quasi surreali e brutte coincidenze (appena Anna sente George
Michael cantare Last Christmas succede qualcosa di spiacevole, sarà solo un caso?) e la nostra protagonista farà anche un
viaggio introspettivo.
L’autrice con
molta semplicità, porta la protagonista a scavare dentro di sé e capire il
motivo della sua avversità verso questa festa, grazie, appunto a dei sogni e ai
personaggi che incontra durante il suo viaggio.
Lettura semplice e senza molte pretese, sicuramente mancano alcuni punti che potevano essere
ancora più approfonditi, ma per una serata davanti il camino in attesa del
Natale è un’ottima lettura.
Ricetta Spekulatius
Come vi avevo anticipato prima della recensione, gli spekulatius sono biscotti tradizionali tedeschi, quindi la lettura che ho abbinato a questa ricetta l’ho trovata perfetta, dato che è ambientata nel periodo di Natale in Germania. Molti mi hanno chiesto come avrei fatto a portare avanti una rubrica del genere, unendo ricette e letture, ma finora posso dirvi che non ho avuto alcun problema, anzi, mi sono trovata a dover decidere quale ricetta potervi presentare. In questo libro, per esempio, viene citata la torta di briciole (e penso proprio che si tratti della Streuselkuchen), che forse un giorno proverò a fare anche io, e vengono citati anche gli gnocchi di papavero, i bigos polacchi e l’irish coffee… insomma, non mi mancano mai gli spunti per realizzare ricette da proporvi…
Quindi, anche se non citati nel libro, eccovi gli Spekulatius…
INGREDIENTI (per circa 120
biscottini):
500 g di farina 00
100 g di farina di mandorle
250 g di zucchero (potete usare anche quello di canna)
180 g di burro
2 uovo intero
1/2 bustina lievito per dolci
1 pizzico di sale
2 cucchiaini di cannella in polvere
1 cucchiaino di chiodi di garofano in polvere
1 cucchiaino di
cardamomo in polvere
latte q.b.
Unite la farina e il burro tagliato
a tocchetti nel mixer, azionatelo ad intermittenza per evitare che le lame si
scaldino e che, quindi, si scaldi anche il burro. A questo punto unite tutti
gli altri ingredienti tranne le uova e
mescolate. Versate il composto in una spianatoia o sul tavolo da lavoro, create
una fontanella e versate le uova leggermente sbattute, iniziate a lavorare l’impasto,
e se necessario aggiungete del latte. Quando il composto è ben liscio,
avvolgetelo nella pellicola e mettetelo in frigo per almeno 30 minuti. Adesso
non vi resta che dare la forma che desiderate ai vostri biscotti. Quelli
classici hanno una forma particolare, perché vengono tagliati con un attrezzo intagliato, che dando una leggera
pressione lascia “incisi” disegni tipici in modo speculare. Probabilmente,
infatti, il nome deriva dallatino speculum che significa appunto “specchio”oppure da“species”
traducibile con “spezie”. Potete ovviamente usare delle classiche
formine, magari a tema natalizio. Infornate a 180° per 10 minuti, o finché gli spekulatius non
saranno ben dorati. Ricordatevi che il colore della pasta dipenderà dallo
zucchero scelto e dalla quantità di cannella che userete (perché potete anche
abbondare, se la cannella vi piace particolarmente). A questo punto lasciate
raffreddare e se volete potete spolverare semplicemente con zucchero a velo,
oppure decorare con la glassa (vi basta montare l’albume con un pizzico di
sale, aggiungere man mano lo zucchero a velo e qualche goccia di limone e del
colorante se volete dare un tocco di colore in più).
Sono
semplicissimi, ma vi assicuro che la vostra casa sarà inondata piacevolmente
dal loro profumo.
Aspetto
le vostre foto…. e buone Feste Lettori!