Salve
a tutti lettori e ben trovati in questa nuova recensione. Dopo più di un mese
senza scrivere torno portando un nuovo libro ovvero “Steambros Investigations:
l’armonia dell’imperfetto” edito dalla Dark Zone edizioni e scritto da Alastor
Maverick e L. A. Mely.
Titolo: “Strambros
Investigation: l’armonia dell’imperfetto”
Autore: Alastor
Maverick e L.A. Mely
Editore: Dark Zone
edizioni
Genere:Steampunk/investigativo|
pag. 190
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Il mondo è dominato dalla meraviglia dei motori a vapore e delle
macchine elettriche. La gloria e il lusso appartengono ai ricchi e ai potenti
che lasciano le classi meno abbienti a vivere nella miseria. In questo miasma
di fumo e carbone emergono le menti più brillanti, siano esse volte al crimine o
alla giustizia. Nicholas e Melinda Hoyt sono due investigatori privati,
schierati al servizio della giustizia, fondatori dell’agenzia “Hoyt
Brothers Investigations”. Quando un apparente caso di suicidio porta a
galla frammenti del loro passato, solo una grande dose di fortuna, intelligenza
e vapore potrà far emergere la verità e salvargli al vita.
L’ho letto cosa ne
penso:
Lo steampunk è un genere molto
particolare e spesso di nicchia; all’interno del nostro Blog ne abbiamo parlato
più attentamente QUI e vi consiglio di darci un occhio prima di iniziare la
lettura per avere un quadro preciso di che genere letterario stiamo parlando; in aggiunta sempre nel nostro blog vi consiglio uno sguardo alla “giornata autore” nella quale abbiamo avuto proprio gli autori di questo libro come ospiti; la trovate sempre QUI.
Personalmente ho sempre adorato questo filone della letteratura, anche se mi
sono sempre fermato a grandi classici; ero comunque interessato a leggere
questo libro e mi fa piacere portarvelo a voi in questo 2018.
Cosa mi è piaciuto:
Steambros è un investigativo
ambientato nella Londra ottocentesca, che ha nel contorno della storia un mondo
in piena evoluzione tecnologica e scientifica. In questo mondo avviene
l’avventura dei fratelli Hoyt, protagonisti della vicenda.
Partiamo proprio da loro perché
una delle cose che ho trovato ben fatte ha riguardato la caratterizzazione dei
personaggi. Partendo proprio dai due fratelli, vi sono alcuni personaggi
secondari (non tanti ma visto il numero delle pagine va più che bene) e in
qualche modo tutti loro hanno una caratterizzazione che li inserisce bene nel
contesto della storia. Ovviamente la migliore caratterizzazione riguarda Melinda
e Nicholas.
Ognuno ha una sua personalità, distinta e precisa, evolutasi con
tutte le conseguenze date dal loro passato fin da bambini. Non sono personaggi perfetti,
anche se le loro abilità nella deduzione di prove sono incredibili; parliamo
infatti di persone con i loro vizi e i loro difetti, di un ragazzo pacato e
sciupa femmine, e di una sorella che dopo che il suo grande amore l’ha
abbandonata si è chiusa in se stessa divenendo una donna fredda e dai
comportamenti da “maschiaccio”. Sono ovviamente descrizioni generali, leggendo
il libro si scoprirà molto altro dei fratelli Hoyt ma credo sia utile dare un
primo sguardo.
A conclusione della storia si
trova l’appendice I che riguarda delle ricette di cucina inglese. Perché la
presenza di questo genere di appendice? Beh perché per tutto il libro si
parlerà dell’importanza del mangiare per i fratelli Hoyt, perché a volte
interrompono delle ricerche per tornare a casa e mangiare Yorkshire pudding, o
prendere il the con dei biscotti al burro; quindi perché no? Perché non mettere
delle ricette che parlino di ciò che hanno mangiato Nicholas e Melinda, è una
buona idea ed è anche sfiziosa in fin dei conti; e poi è una cosa che rende
unico un libro; non che le appendici non si trovino in altri romanzi, ma non
credo di averne mai notato dopo un romanzo, un ricettario.
Cosa non mi è
piaciuto:
Ciò che invece non ho trovato
all’altezza della trama e dei personaggi è lo stile di scrittura del romanzo.
Siamo nell’ottocento, abbiamo un’ambientazione vittoriana e nello specifico si
tratta d’investigazione; eppure in nessun momento del libro ho percepito dalla
scrittura il pathos e questa cornice; sono fatte scelte di scrittura che non
avvicinerei allo stile steampunk; un uso di gergo spesso troppo moderno per l’epoca
e un modo di descrivere certe cose che non lasciano grande coinvolgimento,
nemmeno quando parlano di azioni specifiche, del mezzo motorizzato dei fratelli
e di altro che dovrebbero far capire che narrazione stiamo seguendo.
Non
percepisco per tutto il libro nemmeno il pathos dell’investigazione, non è
qualcosa che sento imminente o misteriosa. Sì, ci sono degli indizi che usando
la deduzione possono essere compresi e darti quegli indizi per farti arrivare
da solo alla soluzione del caso, ma sinceramente non mi hanno lasciato nessuna
emozione, non mi ha portato questo stile a voler seguire gli indizi o perché mi
sembravano sconclusionati o perché non li seguivo nella narrazione; c’erano ma
lo stile scelto non ti da nulla o quasi mentre leggi ed è un peccato.
Altra cosa, troppe questioni
lasciate a mezz’aria. Non dirò quali per non rovinare trama e lettura, ma
avvengono fatti o sussistono avvenimenti in tutto l’arco del romanzo che
accadono o non accadono per poi scomparire, tracce apparse come un deus ex
machina senza una spiegazione valida; azioni o coincidenze estremamente casuali
e poco deduttive. Aggiungiamo una cosa però; questo è il primo romanzo della
serie, ve ne sono almeno altri due proseguimenti (o spero che siano tali) che
dovrebbero narrare altro dei fratelli Hoyt e allora si questo voler lasciare
nella nebbia certe cose, o far avvenire fatti così casualmente, potrebbero
avere una spiegazione così sia chiaro, ma il lettore davanti a questo romanzo
rimane comunque perplesso in molti punti.
In definitiva:
Devo ammettere che ci sono molti alti e bassi senza
contare situazioni che personalmente ritengo “neutre” (a ogni fine capitolo vi
è una frase in corsivo staccata dalla narrazione, come se fosse una citazione,
che da indicazioni sul successivo capitolo; quelli non li commento, possono
piacere e non piacere, io li trovo ininfluenti) ha di certo qualcosa d’interessante,
ma si perde temo e un lettore medio o che si troverà a leggere solo questo
libro, potrebbe trovarsi smarrito. Proseguirò con la lettura di questi libri e
spero di trovare migliorie e novità che diano qualcosa in più a una lettura.