Blogtour nuova uscita NpsEdizioni – Venuti dal mare di Gianluca Malato – seconda tappa

Bentrovati cari amici del Bosco al secondo
appuntamento con il blogtour dedicato a “Venuti
dal mare
”, romanzo fantasy/horror di Gianluca Malato, edito da NPS
Edizioni
, ambientato nella Sicilia di primo Novecento.

Il romanzo è uscito in anteprima in occasione del Salone Internazionale del libro di Torino.




La nostra tappa è dedicata ai personaggi del romanzo ma prima di tutto vorrei rinfrescarvi un poco la memoria sulla trama del libro.



Titolo: Venuti dal mare

Autore: Gianluca Malato

Editore: NPS Edizioni

Genere: Fantasy/horror per ragazzi

Formato: cartaceo

Pagine: 122

Prezzo: 12 euro

Copertina a cura di Marco Pennacchietti.

Trapani, inizi del Novecento.
Giuseppe Nicosia è il primo flautista dell’orchestra del Conservatorio. Per lui, la musica è tutto. Durante un temporale, viene aggredito da una bizzarra creatura, proprio nel cuore della sua città. Convinto di aver sognato, Giuseppe prova a cacciare dalla mente il pensiero di quell’essere, ma nuove apparizioni lo convincono che la minaccia è reale. Con l’aiuto di un cacciatore e di un pescatore, Giuseppe indaga per scoprire il mistero che circonda le creature venute dal mare, prima che la tempesta da loro scatenata travolga Trapani e la Sicilia intera.

 Nella tappa del nostro blogtour scopriremo i personaggi del romanzo.

1)   
Quali sono i personaggi
di “Venuti dal mare”? Ce li vuoi presentare?

In “Venuti dal
mare
” abbiamo Giuseppe, il protagonista, musicista in un’orchestra del
conservatorio. Poi c’è Claudia, la sua devota moglie. Ci sono anche Vincenzo e
Francesco, un pescatore e un cacciatore, due alleati di Giuseppe nella lotta
contro i mostri e infine Don Antonio, un sensitivo depositario di una grande e
antica conoscenza.

2)   
C’è un personaggio a cui
sei particolarmente affezionato? Qualcuno in cui ti ritrovi? Qualcuno che ti ha
dato qualche gatta da pelare?

Sono affezionato al protagonista, anche perché ho
scritto il romanzo in un periodo in cui mi piaceva tantissimo la musica. Non
c’è un personaggio che invece mi ha dato problemi particolari.

3)   
Descrivi con tre
aggettivi i personaggi del romanzo: Giuseppe, Francesco, Vincenzo, Don Antonio.

Giuseppe: calmo, riflessivo, autocritico

Francesco: esuberante, coraggioso, superbo

Vincenzo: audace, tenace, coraggioso

Don Antonio: misterioso, generoso, collaborativo

4)   
Hai delle immagini per
mostrarli fisicamente? O preferisci lasciare al lettore il piacere di
immaginarli?

Preferisco che siano i lettori, con la loro fantasia,
a completare il lavoro di scrittura di questo romanzo.

Adesso vi presentiamo qualche personaggio di “Venuti
dal mare”, aggiungendo qualche estratto per ognuno di loro.

Giuseppe

Giuseppe è un musicista pacato e riflessivo,
innamorato della musica come della moglie Claudia.

Giuseppe
aveva il volto contratto e si reggeva la fronte con una mano, immerso nei suoi
pensieri. Per alcuni attimi non si sentì null’altro che lo stridere dei
grilli.  Sollevò la testa lentamente ed
emise un respiro profondo, come per buttare fuori tutta la tensione accumulata
durante quei minuti.

«Non ho scelta» disse con un filo di voce. «È chiaro
che devo andare». Si girò verso i suoi amici. «Voi due non siete obbligati a
venire con me. Chiedo solo al signor Bertolino di prestarmi una barca per
andare nel punto in cui dovrò suonare quella che forse sarà la mia ultima
melodia».

Francesco

«Conosciamo
benissimo il talento del signor Nicosia, ma abbiamo qui un ospite venuto da
fuori e mi piacerebbe che anche lui fosse coinvolto nella conversazione. Per
esempio, sapevate che il signor Cadorna è un abilissimo cacciatore? Proprio
oggi mi ha fatto dono di un bellissimo fagiano che io e mio marito gusteremo
domani a pranzo».

«Non
potevo non portarvi un dono, signora Tilotta» disse l’interessato. «Lei e suo
marito siete stati così gentili a invitarmi a casa vostra stasera che dovevo
pur sdebitarmi in qualche modo. E poi è stato divertente. Ogni battuta di
caccia è sempre diversa, ogni preda non è mai uguale alle altre e questo
alimenta il divertimento».

«Anch’io adoro la caccia» aggiunse il signor Tilotta.
«Però non sono certo bravo come lei, signor Cadorna».

Don Antonio

Un
altro tuono ruggì nel sibilo del vento e la bimba si aggrappò a lui. Il vecchio
stava per dirle qualcosa per rassicurarla, quando percepì un’insolita
sensazione.

Una
specie di ansia improvvisa gli risalì la spina dorsale.

Si
alzò, prese il bastone che teneva sempre accanto alla poltrona e andò alla
finestra che si apriva verso il mare. Restò in silenzio per qualche secondo,
gli occhi vacui fissi sull’isola di Favignana.

«Che
c’è, nonno?»

«Ho
sentito qualcosa» rispose il vecchio.

«Era un
tuono» disse la piccola.

«No,
non parlo di quello».

Cominciò finalmente a delineare meglio i contorni di
quella sensazione. Era una vibrazione nell’aria, qualcosa di malvagio. Non la
vedeva, ma la percepiva distintamente, come la sensazione di essere seguiti
quando si cammina per strada. Pulsava come un cuore e il ritmo dei battiti
prendeva gradatamente velocità.

Il blogtour continua nelle prossime tappe

I luoghi del romanzo – La bancarella del libro (21
maggio)

Colonna sonora e estratti – Infiniti universi
fantastici (23 maggio)

Intervista all’autore – La tana dei libri sconosciuti
(25 maggio)

Buona lettura

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