Cari amici lettori, con piacere partecipiamo alla seconda tappa di questo blogtour, particolarmente interessante soprattutto per il tema affrontato.
Si tratta di un coinvolgente libro di poesie dal titolo «Giovani inversi – poesie in tempi di bullismo e altre prepotenze», scritto da Romina Lombardi con le illustrazioni di Alice Walczer Baldinazzo – edito da NpsEdizioni – disponibile negli store on line e in cartaceo dal sito della casa editrice.
Di bullismo si è
parlato molto negli ultimi anni. E non sempre nei termini giusti. La strada per
la demolizione di questo fenomeno è ancora lunga e tortuosa, ma è necessario
partire da una consapevolezza: il bullismo è sempre esistito e esisterà a
lungo. In passato frutto di soprusi accettati e resi leciti nel mondo di
allora, nel presente e nel futuro frutto di sempre minor attenzione a processi
quali empatia, inclusione, condivisione e socialità.
Ecco allora una
testimonianza viva e forte, di quando ancora di bullismo non si parlava. Una
voce che ha scelto la Poesia come mezzo di racconto e che riporta il genere
nello scenario dell’attualità, facendone il protagonista di una contestazione
interiore che porti avanti un cambiamento.
In questo
piccolo, prezioso libro si combatte il bullismo con la grazia, le texture
floreali, i colori e la simbologia semplice ma diretta racchiusi nelle
illustrazioni che accompagnano i versi. Declinate in un linguaggio pop, le
immagini assorbono il senso della giovinezza e dell’immediatezza, mitigando la
durezza di certe parole e lasciando un senso di consapevolezza che colpirà
anche le menti più adulte.
Vi invito a sfogliare insieme a me questo piccolo volume per scoprirne la profondità e la preziosità.
“Giovani inversi” è un volume snello, di 64 pagine, ma molto intenso,
nato da una constatazione dell’autrice che, un giorno, si è chiesta perché non
avesse mai raccolto tutte le poesie, scritte nel corso degli anni, in un volume
unico.
La risposta è stata onesta, ma
molto forte: “perché quelle poesie sono
il frutto di un momento ben preciso della mia esistenza e sono un grido di rabbia,
ma anche e soprattutto di forza. Di una giovane donna che cerca di sopravvivere
ai primi grandi dolori e delusioni che la vita le riserva e lotta con tutte le
sue forze.”
Ecco allora una testimonianza viva e forte, di quando di
bullismo non si parlava quasi per niente. Una voce, quella di Romina Lombardi,
che ha scelto la poesia come mezzo di racconto e che riporta il genere nello
scenario dell’attualità. Una caratteristica importante questa, perché la poesia
è e deve tornare a essere protagonista di una contestazione interiore che porti
avanti un cambiamento.
“Giovani inversi” si compone di 18 poesie e di 10 illustrazioni,
splendidamente realizzate da Alice Walczer Baldinazzo. Un connubio originale
tra poesia e disegno, che si fondono per mettere l’arte, la vera arte, al
servizio dell’uomo, regalandogli un momento di condivisione. Agli uomini, alle
persone, a coloro che si sentono diversi, inadatti, persino sbagliati, a loro
si rivolge questo libro, per ricordare loro di non essere soli, e che le sofferenze,
le delusioni, le emozioni forte che provano ogni giorno le abbiamo provate
tutti. Ci siamo tutti sentiti inadeguati, a volte, finché non abbiamo imparato
ad amarci.
Ecco per voi un piccolo anticipo di quello che leggerete:
L’AMICO
(Romina Lombardi)
©NPS Edizioni, 2018
Quando mi guardi negli occhi
vai oltre ciò che vedi.
Io sono lì che ti aspetto
Dismettiamo i soliti vestiti.
Quando ridi insieme a me,
fallo nella stanza vuota della
tua leggerezza
Quando passeggi con me,
metti panini e buon vino nello
zaino,
dimentica a casa doveri e difese.
Se nella vita diventerai povero,
lascia che io divenga la
fragranza del pane che ti offrirò.
Se diventerai ricco, fai di me il
ricordo dell’essenza dell’umiltà e della semplicità.
Se la vita ti porterà lontano,
mi basta avere notizia
che tra le pietre e la polvere
della tua strada
c’è impresso l’odore della terra
da noi calpestata.
Se diventerai un uomo cattivo,
conserverò la speranza di sapere
che quando ti affaccerai a una
finestra
impigliata
nello spessore del vetro
tu sentirai
Malinconia.
Adesso percepisci l’intorno?
Nell’incertezza generale non
senti qualcosa di speciale?
Continua a credere nelle storie a
lieto fine,
a ridere dei discorsi da bar,
a osservare le rondini,
a credere negli ideali nascosti
dietro vecchie toppe arrugginite,
ad annusare l’odore del mare, a
tenere in mano il sale.
A stupirti della luce del
tramonto,
a credere nel connubio delle
menti.
Io devo scendere in campo
a combattere una dura battaglia.
A togliermi dal cuore un’idea di
possesso,
stravolgendo l’umano e, delle
cose, il sesso.
Allora, più che mai, sentirai la
mia mano sulla spalla
e una voce che ti chiama
Amico mio.
Roma, marzo 2009.
Buona lettura, alla prossima
Grazie mille! 🙂