Buon pomeriggio amici del bosco,e soprattutto buona domenica.
Oggi voglio parlarvi di ben due libri che ho letteralmente divorato questa settimana, ma prima di svelarvi la mia opinione in merito ve li presento!
Titolo: Fiori Sopra l’inferno di Ilaria Tuti
Editore: Longanesi
Collana: La Gaja scienza
Anno edizione: 2018
In commercio dal: 4 gennaio 2018
Pagine: 366 p., Rilegato
Sinossi
«Tra i boschi e le pareti rocciose a strapiombo, giù nell’orrido che conduce al torrente, tra le pozze d’acqua smeraldo che profuma di ghiaccio, qualcosa si nasconde. Me lo dicono le tracce di sangue, me lo dice l’esperienza: è successo, ma potrebbe risuccedere. Questo è solo l’inizio. Qualcosa di sconvolgente è accaduto, tra queste montagne. Qualcosa che richiede tutta la mia abilità investigativa. Sono un commissario di polizia specializzato in profiling, e ogni giorno cammino sopra l’inferno. Non è la pistola, non è la divisa: è la mia mente la vera arma. Ma proprio lei mi sta tradendo. Non il corpo acciaccato dall’età che avanza, non il mio cuore tormentato. La mia lucidità è a rischio, e questo significa che lo è anche l’indagine. Mi chiamo Teresa Battaglia, ho un segreto che non oso confessare nemmeno a me stessa, e per la prima volta nella vita ho paura».
Titolo : Ninfa Dormiente di Ilaria Tuti
Editore: Longanesi
Collana: La Gaja scienza
Anno edizione: 2019
In commercio dal: 27 maggio 2019
Pagine: 478 p., Rilegato
Sinossi
Li chiamano «cold case», e sono gli unici di cui posso occuparmi, ormai. Casi freddi, come il vento che spira tra queste valli, come il ghiaccio che lambisce le cime delle montagne.Il male ha tracciato un disegno e a me non resta che analizzarlo minuziosamente e seguire le tracce, nelle valli più profonde, nel folto del bosco che rinasce a primavera. Dovrò arrivare fin dove gli indizi mi porteranno. E fin dove le forze della mia mente mi sorreggeranno.Mi chiamo Teresa Battaglia e sono un commissario di polizia specializzato in profiling. Ogni giorno cammino sopra l’inferno, ogni giorno l’inferno mi abita e mi divora. Perché c’è qualcosa che, poco a poco, mi sta consumando come fuoco. Il mio lavoro, la mia squadra, sono tutto per me. Perderli sarebbe come se mi venisse strappato il cuore dal petto. Eppure, questa potrebbe essere l’ultima indagine che svolgerò. E, per la prima volta nella mia vita, ho paura di non poter salvare nessuno, nemmeno me stessa.
L’AUTRICE
Ilaria Tuti vive a Gemona del Friuli, in provincia di Udine. Da ragazzina voleva fare la fotografa, ma ha studiato Economia. Ama il mare, ma vive in montagna. Appassionata di pittura, nel tempo libero ha fatto l’illustratrice per una piccola casa editrice. Il suo romanzo d’esordio, Fiori sopra l’inferno (Longanesi 2018), è stato un vero e proprio caso editoriale in Italia e all’estero, selezionato come Crime Book of the Month dal Times nel marzo 2019. Tra i punti di forza, un’ambientazione suggestiva e inquietante, uno stile fresco e maturo allo stesso tempo, un meccanismo narrativo impeccabile e una protagonista, Teresa Battaglia, da subito indimenticabile
L’ho letto: ecco cosa ne penso.
Volevo iniziare questa recensione parlandovi della maniera in cui mi sono avvicinata a questi due libri, è stato il titolo del secondo, Ninfa Dormiente , ad attrarmi subito nella stessa maniera in cui il quadro a cui esso si riferisce attira i protagonisti della storia. Ma andiamo per ordine.
Fiori sopra l’inferno è un thriller a mio parere mozzafiato, ti tiene incollata alle pagine fino alla fine, trepidante, ansiosa di scoprire la verità, proprio come la protagonista, il commissario Teresa Battaglia, una donna, una guerriera, in prima linea nel combattere il crimine, ma con un passato travagliato e un futuro incerto a causa dell’alzheimer che lentamente avanza. In questo primo romanzo conosciamo lei e la sua squadra formata dagli agenti Parisi,De Carli e del nuovo arrivato, l’ispettore Massimo Marini (che io amo alla follia ed entra dritto nella top 3 dei miei personaggi preferiti), un uomo affascinante e preciso nel suo lavoro ma con un passato misterios e sofferente, in egual misura a quello di Teresa.
Insieme alla sua squadra, il commissario Battaglia risolverà presto il caso intricato di una serie di cruenti omicidi. L’assassino a noi lettori appare già nei primi capitoli, sappiamo già chi è e impariamo a conoscerlo durante tutto il libro.
Diversamente avviene in Ninfa Dormiente, dove ritroviamo nuovamente Teresa Battaglia, Massimo Marini e la squadra e facciamo la conoscenza di altri nuovi personaggi, Blanca con il suo inseparabile cane Smokey , Albert Lona, uomo chiave nel passato di Teresa, e Elena, compagna di Massimo.
In questo libro non solo restiamo col fiato sospeso fino alla fine, senza avere la benchè minima idea di chi sia l’assassino se non nell’ultimo capitolo, ma affrontiamo anche il passato dei nostri due protagonisti, e se di Teresa qualcosa l’avevamo capita già dal primo romanzo, la storia di Massimo Marini ci lascia spiazzati, ma non mi dilungherò visto il pericolo spoiler.
Ho deciso di recensirli insieme perché per me è come aver letto un unico libro che merita ben cinque gufi, se non di più.
Aspetto con ansia un eventuale terzo libro (magari anche di più) perché per il nostro Commissario e la sua squadra, son sicura che le avventure non siano ancora giunte al termine.
Fiori sopra l’inferno
Ninfa Dormiente