Blogtour di “Percussor. I delitti del Reame Pisano” – seconda tappa

Tempo di nuove uscite per la casa editrice NpsEdizioni e noi del Bosco siamo felicissimi di poter partecipare al blogtour di lancio ospitando la seconda tappa: quella dedicata alle ambientazioni.


Ma andiamo con ordine, prima di tutto la presentazione, stiamo parlando del romanzo giallo/fantastico/ucronico di Marco Bertoli –  dal titolo Percussor. I delitti del Reame Pisano



Scheda libro

Titolo: Percussor. I delitti del Reame Pisano

Autore: Marco Bertoli

Editore: NPS Edizioni

Genere: giallo ucronico

Pagine: 214

Formato: 14,8*21 cm (cartaceo)

Prezzo: 14 euro (cartaceo) / 2,99 euro (ebook)

Data di uscita: 1 dicembre 2019 (ebook) – 15 dicembre 2019 (cartaceo)

Disponibile su tutti gli store di ebook e di libri.

Ordinabile in libreria e sul sito NPS Edizioni.

Prevendita aperta sul sito NPS Edizioni dal 1 dicembre (con sconto 30%)

Amazon (ebook): https://www.amazon.it/Percussor-delitti-del-Reame-Pisano-ebook/dp/B081M2Y7PH/

Sito NPS: https://www.npsedizioni.it/p/percussor/

Quarta di copertina:

Reame Pisano, anno 1637. Trecentocinquanta anni dopo la vittoria
di Pisa nella Battaglia della Meloria.

Un gruppo di nobili ordisce un complotto per rovesciare Banduccio
III della Gherardesca, attuale sovrano ed erede di quell’Ugolino che trasformò
l’antica repubblica marinara in un regno. Per metterlo in atto, convocano un
potente negromante e incaricano Percussor, il più famoso sicario del reame, di
recuperare gli “ingredienti” necessari a lanciare il sortilegio.

Spetta al colonnello dei Reali Moschettieri, il prode Manfredi
Gambacorti, e al suo fido aiutante, il mago giudiziario Gentilini, risolvere l’intrigo,
coadiuvati da una giovane sensitiva e da un sergente delle Guardie di Città.

Alcuni luoghi del romanzo.

 Q

Quartiere
di Sant’Antonio

È situato nell’angolo Sudovest della città. Assieme
a quello di San Martino costituisce la parte meridionale del centro storico. Un
tempo l’area nel suo complesso era denominata Kinzica: solo dopo la conquista
da parte di Firenze fu suddivisa nei quartieri attuali.

Il Lungarno ne costituisce il lato settentrionale,
le mura quello opposto e l’occidentale. L’impianto viario odierno è rimasto
quello descritto nel romanzo, conservandosi persino nei nomi delle strade. A
differenza del XVII secolo, però, non sono più presenti gli orti e i giardini
racchiusi tra le case.

Autore: LoneWolf1976

Riproduzione
dell’autore dall’originale di Achille Soli
e Matteo Florimi. (XVI secolo).

Caserma
dei Reali Moschettieri

È situata in Piazza Dante ed è inventata di sana
pianta, ispirata dall’edificio della ex-Cassa di Risparmio di Pisa.

Sul frontone che orna il porticato antistante all’entrata
è inciso a grandi lettere: “Gendarmeria dei Reali Moschettieri – Contra scelera
usque ad mortem”.

Autore: Sara 1024

Da un appunto di lavoro.

“Il grande palazzo che incombeva sull’intero
lato settentrionale della piazza. I raggi del sole calante si riflettevano
sulla facciata ricoperta di pregiato marmo rosso, proveniente dalle terre
veneziane, lucido come uno specchio e mantenuto tale da un costoso e potente
incantesimo. Il leggero tremolio dell’aria attorno ai muri perimetrali non era,
però, dovuto agli effetti del riscaldamento solare, quanto, piuttosto, ai
numerosi e potenti sortilegi protettivi che dovevano impedire qualsiasi
tentativo di intrusione illecita.”

Palazzo
Tidi

I Tidi sono stati una famiglia nobile che, insieme
ai Gualandi e ai Lanfranchi, appoggiarono l’arcivescovo Ruggieri degli Ubaldini
nella rivolta contro il conte Ugolino della Gherardesca.

La descrizione degli ambienti, pur di fantasia, si
basa comunque sui palazzi dell’epoca tuttora presenti in città.

Palazzo
Arcivescovile

È situato nelle vicinanze del Duomo e della Torre
Pendente. La sua origine risale al 1400.

La descrizione delle scuderie è basata su locali seicenteschi
ancora esistenti, sia pure ristrutturati per altri scopi.

Autore: Luca Alessi

Autore: Tenuta Bichi Borghesi.

Estratto.

“Il
chiarore diffuso da due lanterne a vetri fissate alle estremità opposte delle
scuderie era appena sufficiente a Guido del Fornaio per consentirgli di
muoversi all’interno del vasto locale senza inciampare contro un secchio
abbandonato sul pavimento o un forcone appoggiato agli stalli di legno che si
fronteggiavano lungo le pareti. Nel silenzio interrotto dagli sbuffi di un
cavallo disturbato nel sonno, l’uomo si aggirava furtivo tra le lisce colonne
che sorreggevano le volte a crociera in mattoncini rossi.”


Prossimo appuntamento il 10 dicembre sul Blog Universi Incantati per scoprire i personaggi.




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