Abisso – il romanzo della profezia di Dean Koontz (Recensione)

Cari lettori,

oggi vi proponiamo un romanzo che ha spaccato a metà la critica: un buon 50 per cento lo considera una lettura a 5 stelle e altrettanti lo hanno addirittura abbandonato a metà.

Queste cose ci piacciono un sacco e speriamo che la recensione che ci ha preparato il nostro lettore Stefano possa sollecitare un confronto interessante tra di voi.

Il romanzo in questione è 


Abisso – Il romanzo della profezia di Dean Koontz

Time Crime Fanucci Editore


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E se l’incidente che le ha portato via suo figlio non fosse mai avvenuto? È trascorso un anno da quel giorno fatale in cui Tina Evans ha perso suo figlio Danny e anche se la sua vita è cambiata per sempre, ora sta finalmente iniziando ad accettarlo. Il successo nel lavoro, un incontro di passione e sentimento… tutto sembra rimettersi al posto giusto. Ma le basta confondere il viso di un bambino per quello di suo figlio nell’auto di uno sconosciuto per scatenare in lei un vortice di dubbi ed emozioni incontrollate. E poco dopo, nella camera del suo bambino, sulla lavagna cominciano ad apparire due parole: NON MORTO. Tina ha motivo di credere che quell’incidente con gli scout non si sia mai verificato, e che forse suo figlio viene tenuto lontano da lei, prigioniero di un uomo in nero, e disperatamente bisognoso del suo aiuto. E così, verso un lento e inesorabile destino, il dolore e il dubbio genereranno in lei un’ossessione da cui le sarà impossibile sottrarsi: il bisogno di rivedere suo figlio a costo di sprofondare nell’abisso. Organizzazioni militari segrete e misteriose sperimentazioni sono al centro del romanzo di Dean Koontz, che grazie alla sua straordinaria capacità di descrivere l’animo umano già nel 1981 riuscì a profetizzare una minaccia del nostro tempo in un thriller angosciante e sensazionale.

Recensione a cura di Stefano Muzio

Ecco finalmente un libro che possiamo fare a meno di leggere…

Voglio dire, non è che sia brutto, ho letto sicuramente di peggio, ma è un mescolone di thriller,

fantapolitica americana e paranormale che scorre liscio e alla fine non ti lascia nulla.

L’edizione originale è del 1981 ed è stato rivisto dall’autore e ristampato quest’anno. Il fatto che

venga pubblicizzato e venduto come “il romanzo della profezia” sul Coronavirus non vi deve

ingannare, di “profetico” non c’è proprio nulla a parte la città di Wuhan e la “profezia” entra in

scena a libro quasi finito. Un classico caso di pubblicità ingannevole da parte dell’editore.

Perfetto da leggere sotto l’ombrellone; se vi piacciono i thriller leggeri scritti dai liceali è il libro

che fa per voi, altrimenti lasciate perdere.

Anche il nostro Stefano concorda con i molti che hanno trovato questo romanzo poco interessante e addirittura ingannevole.

Voi da che parte state?

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