Amici Lettori,
festeggiamo oggi con questo Review Party del romanzo LA STORIA DI CLAIRE scritto da Barbara Chinello e pubblicato con Panesi Edizioni.
Buona lettura!
Recensione a cura di Daniela Tresconi
“Le anime più forti sono quelle temprate dalla sofferenza. I caratteri più solidi sono cosparsi di cicatrici.”
— Khalil Gibran
Si potrebbe vivere una vita senza il dolore? Forse questo è il desiderio di molti, ma senza la sofferenza saremmo in grado di crescere, di imparare, di fare le scelte che potrebbero cambiare la nostra vita?
Mi sono chiesta questo leggendo il romanzo di Barbara Chinello.
Il dolore è uno dei più grandi maestri di vita, il romanzo stesso inizia con un grande dolore:
Dopo la morte di entrambi i genitori, Amanda decide di vendere la casa dove ha trascorso la sua infanzia, ma prima deve mettere ordine fra le scatole e i bauli pieni di oggetti che sua madre ha accumulato negli anni. Tra i tanti “ricordi” della sua infanzia, Amanda trova anche l’abito da sposa della madre, ma qualcosa attira la sua attenzione: un cofanetto di legno, nascosto nel tulle del vestito. All’interno alcune foto e una lettera. Chi sono l’uomo e la donna ritratti in quelle immagini? Amanda chiede consiglio a Marie, la sua vicina di casa, che le rivela che l’uomo e la donna delle foto sono Edward e Claire Hughes, i genitori di sua madre. Le svela, inoltre, che, al contrario di quello che le era sempre stato fatto credere, i suoi nonni sono ancora vivi e il motivo per cui non li ha mai conosciuti sta in un litigio avvenuto molti anni prima tra Claire e sua madre, dopo che questa era venuta a conoscenza di un enorme segreto che Claire le aveva taciuto. Cosa può essere successo di così imperdonabile? Non c’è altro modo per scoprirlo se non quello di chiederlo proprio a Claire.
Pensiamoci bene, l’origine stessa della nostra vita comincia con il dolore del parto ma quanta gioia ne deriva!
Amanda porta alla luce qualcosa che la farà soffrire moltissimo e scoprirà di non essere stata la sola in questo percorso: Claire (la vera protagonista del romanzo) ha sofferto molto più di lei ma quello che ha imparato ha fatto emergere la sua vera essenza, portandola nelle profondità della sua anima, a conoscere i lati d’ombra e il buio interiore che spesso avvolge ciascuno di noi.
Claire è riemersa dal dolore più forte, più consapevole e più matura.
«Il dolore in un modo o nell’altro, guarisce, non passa del tutto, non lo si dimentica, ma si placa un po’. Quel tanto che basta per ricominciare a respirare…..Ed è quello che successe anche a Claire. Cominciò a respirare. Di nuovo»
Un romanzo che racconta di grandi amori, ma anche di avvenimenti storici epocali, in particolare la Seconda Guerra Mondiale che ha infiammato l’Europa e ha visto crescere fenomeni aberranti come l’antisemitismo, il razzismo e la manipolazione di massa.
L’autrice riesce a trasportare il lettore nell’abisso profondo della crudeltà dell’uomo, raccontando chi invece cerca di affrancarsi da un mondo di terrore e sopraffazione anche a rischio della propria vita.
Uno spaccato delle lotte clandestine, della resistenza e delle battaglie per la difesa dei diritti umani, che non solo fanno da contorno al filo narrativo del romanzo ma si intrecciano con le vicende dei protagonisti, pilotando le loro azioni e alterando il filo della storia.
Un omaggio a tutte quelle donne che occhieggiano alle giovani staffette partigiane della lotta di resistenza italiana, donne che ascoltano, portano messaggi e curano i feriti: quel piccolo mondo femminile che solo apparentemente rimaneva in disparte, divenendo invece l’anello di congiunzione tra chi era ai monti e chi rimaneva nei paesi.
«Noi teniamo le cose sotto controllo, chiacchieriamo con le persone, sviamo i sospetti, aiutiamo e curiamo i feriti, consegniamo lettere e messaggi e facciamo in modo che tutto fili liscio e sembri normale agli occhi di chi guarda e non conosce»
Nel corso della lettura ci appassioneremo, soffriremo e gioiremo con Claire perché la vita di una donna è in realtà la vita di tutte noi.

di Barbara Chinello
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Dopo la morte di entrambi i genitori, Amanda decide di vendere la casa dove ha trascorso la sua infanzia, ma prima deve mettere ordine fra le scatole e i bauli pieni di oggetti che sua madre ha accumulato negli anni. Tra i tanti “ricordi” della sua infanzia, Amanda trova anche l’abito da sposa della madre, ma qualcosa attira la sua attenzione: un cofanetto di legno, nascosto nel tulle del vestito. All’interno alcune foto e una lettera. Chi sono l’uomo e la donna ritratti in quelle immagini? Amanda chiede consiglio a Marie, la sua vicina di casa, che le rivela che l’uomo e la donna delle foto sono Edward e Claire Hughes, i genitori di sua madre. Le svela, inoltre, che, al contrario di quello che le era sempre stato fatto credere, i suoi nonni sono ancora vivi e il motivo per cui non li ha mai conosciuti sta in un litigio avvenuto molti anni prima tra Claire e sua madre, dopo che questa era venuta a conoscenza di un enorme segreto che Claire le aveva taciuto. Cosa può essere successo di così imperdonabile? Non c’è altro modo per scoprirlo se non quello di chiederlo proprio a Claire.
Bella recensione, libro bellissimo