di Isabella Cavallari
Amici Lettori,
finalmente è il nostro turno per poter parlarvi della nuova antologia dedicata alle STREGHE D’ITALIA proposta da NPS Edizioni: una nuova raccolta di racconti dedicata al folclore italiano e concentrata sulle donne che, per svariati motivi e spesso vittime dell’ignoranza dei popoli, sono custodite in antiche leggende nostrane…
Ospitiamo oggi l’autore ALESSANDRO RICCI che con il suo racconto “Amaranta” ha contribuito a questo splendido progetto.
“Amaranta” di Alessandro Ricci
1) Due parole per presentarti. E soprattutto quanta magia c’è in te?
Ciao a tutti io sono Alessandro, ho 39 anni e vengo dalla provincia di Lucca. Sono sempre stato attratto dal fantastico e dal magico, fin da piccolo quando cercavo di convincere mia sorella di essere un mago a tutti gli effetti.
Io credo fermamente nella magia e cerco sempre di farne incetta. Con magia intento il potere della nostra immaginazione, che è più forte di quanto si pensi. La mente crea, plasma la realtà e apre porte per nuovi mondi. Insomma, se non sono incantesimi questi!
A questo proposito ho sempre trovato affascinante l’etimologia fantasiosa della parola “immaginare” che viene fatta risalire alla locuzione latina “In me mago agere”, che con qualche stiracchiatura può essere tradotto con “dentro di me un mago agisce”, naturalmente non è vero, ma la fantasia può far questo, rendere magiche le cose, anche l’etimologia.
2) Quali streghe compariranno nel tuo racconto? A quali leggende/storie di folclore ti sei rifatto/a?
Nel mio racconto incontreremo le Basure, le terribili streghe del folklore ligure, le andremo a cercare proprio dove sono più potenti: il paese di Triora.
3) Dove è ambientato il racconto? Perché questa scelta?
Il racconto è ambientato nel paese di Triora, un comune in provincia di Imperia. La storia di questa cittadina, immersa nella valle Argentina, è strettamente legata alle leggende delle Basure, le streghe liguri. Infatti alla fine del XVI secolo qui si tenne un’imponente caccia alle streghe, le cui condanne portarono sul rogo diverse fanciulle ed addirittura un ragazzo. Fu il più grande processo italiano per stregoneria, così atroce da far soprannominare il paese la “Salem d’Italia”
4) Un piccolo estratto dal racconto.
“A scuola ne parlavano tutti e nei pettegolezzi tra i banchi qualcuno aveva iniziato a sussurrare il terribile nome delle Basure.
Se pensi che sia strano che negli anni ‘80 ci siano ancora persone che credono nelle streghe, non sei mai stato a Triora. Qui le Basure e le loro gesta sono parte integrante del paese stesso, ogni muro ne è impregnato, ogni carruggio risuona con l’eco dei loro incantesimi. Fin da piccoli ce ne parlano mettendoci in guardia dai pericoli dei loro malefici.”
5) Indicare una canzone, da ascoltare come colonna sonora al racconto.
Direi che come colonna sonora per i terribili malefici delle basure sia indicato “Sabbath, Bloody Sabbath” dei mitici Black Sabbath.
Biografia e contatti:
Sono nato il 15 Dicembre del 1981, ho iniziato ad amare la letteratura fantastica fin dalle elementari, grazie al maestro Marco che ci leggeva ogni giorno Roal Dahl in classe.
La passione per la letteratura per ragazzi e la fantasia non mi ha mai abbandonato, tanto da spingermi in mondi immaginifici per inventare le mie storie.
Nel 2019 è uscito il mio primo romanzo “Il Fabbricante di suoni” per Arpeggio Libero Editore, nel 2020 e nel 2021 lo hanno seguito “Il giovane Achille” e “Guida turistica per sognatori” entrambi editi da NPS Edizioni.
Due miei racconti sono stati selezionati per le antologie dedicate agli animali fantastici del folklore italiano “Bestie d’Italia” 2 e 3, editi da NPS Edizioni.
Potete allegare una vostra foto o immagine rappresentativa del racconto.
Un’immagine molto evocativa è la targa posta alla “Cabotina”, il luogo in cui si riteneva che le streghe di Triora si incontrassero per i loro terribili rituali. Sembra essere stata messa lì come ricordo storico, ma suona anche come un avvertimento per gli incauti viaggiatori.