“Ex Tenebris” di Lorenzo Basilico

Come in altri casi simile a questo, avere davanti un libro di un nuovo autore è sempre un’incognita: ci si può un po’ aspettare di tutto da questo mondo e bisogna sempre avere occhio su cosa si ha di fronte.

Quello che abbiamo qui è un urban fantasy/fantastico, che ha le sue particolarità e che segue una sua strada creativa; vediamo assieme dove questa strada ha portato l’autore.

Il libro che ho letto ha vari punti a suo favore: è scorrevole, intenso e seppur non vada a creare qualcosa di nuovo nel suo genere, ha delle particolarità e scelte di trama e di atmosfera che rendono la lettura qualcosa di piacevole.

Forse è proprio l’ambientazione la cosa più particolare di cui parlare: l’autore non si inventa nulla di nuovo, prende da varie mitologie e leggende nordiche spunti per creare il suo mondo, poi unisce i vari puntini riallacciando certe cose che sono slegate, facendole però funzionare alquanto bene.

Questa è una qualità non da poco, perché spesso chi scrive, pensa che basti citare o far eun piccolo minestrone di idee prese in giro per creare qualcosa, ma poi ci vuole una organicità in quello che si scrive. Nel nostro caso, Basilico riesce in questa sua strada: non è una cosa facile e ogni tanto si sente scricchiolare qualcosa, ma preso tutto assieme, per tutto il libro non si ha questa percezione.

Sono rimasto disorientato invece dall’inizio della storia: non sapendo quale direzione l’autore volesse prendere, e non avendo bene in testa che tipo di ambient avrei trovato (sapevo che si trattasse di un urban-fantasy, ma questo non basta di solito) all’inizio della lettura dei primi capitoli ammetto che ho faticato, tanto da dover rileggere più volte le prime pagine della storia, perché non capivo chi stesse parlando (è scritto in prima persona e non sempre si è abituati ad affrontare questo POV) e fino alla prima parte del libro ho avuto dei dubbi, relativi proprio alla mia capacità di comprensione del testo.

Nel suo complesso abbiamo un libro piacevole e appassionante: non si tratta di idee totalmente nuove, poiché lo scrittore ha ripreso da ciò che conosceva e ha usato dei canoni classici per questo genere.

Vi starete chiedendo se è un peccato non vedere qualcosa di nuovo? No, perché se quello che poi abbiamo di fronte funziona, perché preoccuparsi?

Molto belli gli spunti e le idee che vengono lanciate e non approfondite, che mi hanno incuriosito particolarmente. Lascia sulle spine e ti fa venire voglia di ottenere un proseguo della storia… ciò che, mi auguro, un giorno possa realmente venir scritta.