“Ulfhednar Stories” di Alessio Del Debbio

a cura di Isabella Cavallari

Bentrovati, amici dei lupi!

Oggi scopriremo insieme alcuni personaggi dei racconti di “Ulfhednar Stories”, la nuova antologia scritta da Alessio Del Debbio e pubblicata con NPS Edizioni.

Trattandosi, appunto, di racconti, il vostro officiante preferito ha scelto un personaggio per ogni storia, il protagonista a cui è dedicata.


ALOIS

Compare nel racconto d’apertura: “Il cavaliere”, ambientato nella penisola italiana della seconda metà del Quattrocento. È un giovane ulfhedinn, che vaga solitario nella campagna senese, dopo aver perso il branco. Affamato, si avvicina troppo al borgo di Casole d’Elsa e viene catturato dai Figli di Cardea, il braccio armato dell’Inquisizione, imprigionato nelle segrete del castello e torturato, per fargli confessare nomi e luoghi in cui trovare e cacciare i propri compagni.

Ma Alois stoicamente resiste, sia per non tradire la memoria del suo maestro e dei lupi suoi fratelli, sia per non favorire in alcun modo la temibile società segreta che caccia le creature sovrannaturali.

Salvato da un misterioso cavaliere errante, Alois diventa il suo fido scudiero o, come a volte si ritrova suo malgrado a essere, la sua cavalcatura perigliosa. Insieme, i due compagni vivranno molte avventure, affrontando terribili creature oscure, come le strigi, il Gatto mammone (che sembra innocuo ma non lo è!) e la mitica chimera! Insieme, (ri)scopriranno il valore dell’amicizia, della fede nel branco, felici e pronti ad affidare la propria vita a quella di un’altra persona. Sentimenti che col tempo, e con la solitudine, avevano messo da parte.

Lo rivedremo nei racconti successivi, ormai stanziatosi sull’Appennino Tosco-Emiliano e diventato l’Alfa del branco del Vello d’Argento: saggio, maturo e sempre pronto a lottare per proteggere i propri fratelli.

MARKUS

Compare nel secondo racconto: “La bestia errante”, ambientato nel Ducato di Milano alla fine del Diciottesimo secolo, in un’estate terribile in cui, a detta di alcune cronache locali, il territorio fu devastato dagli attacchi di una misteriosa creatura, che fece strage di uomini e di bambini!

Il racconto esplora le origini di Markus Lewenbach, che nella saga di “Ulfhednar War” è uno dei più vecchi amici, e passato amante, di Daniel, il protagonista. Qua, nel 1792, Markus è un giovane ulfhedinn, trasformato di recente, contro la sua volontà, per compiacere le terribili Streghe dello Schlern. Quelle bastarde, infatti, hanno legato la sua vita a quella del fratello, obbligandoli a nutrirsi per non far morire l’altro.

Questa condanna pesa sull’animo di Markus, che si sente molto legato al fratello, responsabile per lui e in colpa per quanto accaduto. Un sentimento che sfocerà in un desiderio di vendetta.

ARISTIDE

Nella saga “Ulfhednar War” Aristide è il nonno di Ascanio, potente officiante vissuto nella prima metà del Ventesimo secolo e scomparso nel 1944, combattendo contro l’ombra in cima alla Pania di Corfino, in Alta Garfagnana.

Nel racconto “Il libraio” Aristide è ancora un ragazzo, che sgambetta dietro al padre lungo le vie e per i boschi della Lunigiana, proseguendo la tradizione di famiglia. Originari di Montereggio, infatti, suo nonno prima e suo padre adesso sono dei librai itineranti: portano i libri in giro per mercati e fiere, per venderli e farli conoscere al pubblico, aiutati dal Bardo, loro fedele asinello.

Incuriosito e attratto dal mondo, Aristide segue il padre in ogni avventura, scoprendo che in realtà il commercio di libri è solo la punta dell’iceberg. Sotto, c’è tutto un mondo segreto, magico e fantastico che il ragazzo fatica a comprendere. Ma la vita, suo malgrado, lo metterà di fronte alla verità, costringendolo ad accettare l’eredità della famiglia e a lottare perché non vada perduta.

DANIEL

Protagonista della saga “Ulfhednar War”, Daniel è un ragazzo di Bologna, disertore durante la Prima guerra mondiale, che diventa un ulfhedinn di Odino per sua scelta, nei boschi della Garfagnana.

È protagonista di due racconti del volume: “Il berserkr”, in cui mostra il suo lato animalesco e bestiale, vittima della furia che invade tutti i guerrieri-lupo nelle notti di luna piena, e “La valchiria”, insieme a sua sorella Marina.

Nel racconto “Il berserkr” sono passati pochi anni dalla trasformazione e Daniel fatica ancora a gestirla: soprattutto, avendo vissuto a lungo nei boschi, in compagnia degli animali, del canto della natura, lontano dagli uomini, fatica a ri-adattarsi al mondo dei mortali. Quando è costretto a rientrarvi a forza, per cercare la sua amata sorella, darà libero sfogo alle pulsioni celate, rivelando il lato oscuro degli ulfhednar: uomini sì, ma anche bestie.

Nel secondo racconto “La valchiria”, siamo invece nei primi anni Novanta, per cui sono passati settanta anni dalla sua trasformazione. Daniel è cresciuto, e ha preso coscienza di sé, dei suoi poteri, e sa come gestire la rabbia e la mutazione. Non ha ancora capito, invece, come non affezionarsi alle persone, ma questo, forse, non è propriamente un male…

RAUL

Rozzo e violento, Radulf è uno dei Beta di Alois, nel branco del Vello d’Argento. Lo intravediamo nel racconto “Il berserkr”, ambientato nel 1921, e a lui è dedicato il racconto “Il Messia”, ambientato invece negli anni Novanta. L’unico racconto, dell’antologia, a non essere ambientato in Italia, ma nel vicino Oriente, nel deserto del Negev.

Qua, Raul è giunto dopo aver combattuto per anni, dopo essersi lasciato alle spalle l’Italia, devastata dalla Seconda guerra mondiale e dalla guerra tra gli ulfhednar e il negromante Faust. Dopo lo scioglimento del branco, dopo che gli è stata negata l’impossibilità di assurgere a nuovo Alfa, Raul ha sputato la sua rabbia contro i vecchi compagni, scendendo in Africa e perdendosi in anni di guerre continue, senza mai trovare pace.

Anche adesso, fantasma bestiale del deserto, passa le notti assalendo carovane, per rubacchiare quel che gli basta per vivere, assieme a una piccola banda di ragazzetti orfani e senza futuro. Eppure, in fondo al cuore, arde ancora il suo desiderio di essere l’Alfa che il Vello d’Argento avrebbe meritato: una guida potente, in grado di riunire il branco e imporre la sua volontà a tutti quelli che avessero voluto opporsi.

Nel deserto, trova un alleato inaspettato. Qualcuno che gli mostra la via per essere il Messia della sua epoca.

MARINA

Marina è la sorella di Daniel Rivieri, uno dei protagonisti della saga “Ulfhednar War”.

Compare nel racconto “Il berserkr”, una fanciulla di vent’anni, andata in sposa troppo giovane a un ricco uomo d’affari, un pescecane di guerra, arricchitosi durante la Prima guerra mondiale alle spalle dei suoi concittadini. Salvata da Daniel, viene portata sull’Appenino e trasformata in ulfhedinn, per sua volontà, diventando la seconda donna del branco, dopo Luisa, la compagna di Alois.

In “La valchiria”, Marina segue Daniel in Sardegna: entrambi hanno udito un richiamo lontano, un grido di aiuto, senza capire da chi o cosa provenisse. Il legame col fratello la spinge a essere sempre al suo fianco, non solo per riconoscenza per averla salvata, ma per l’amore che la lega all’ultimo membro della sua famiglia.

Anche dopo la disgregazione del branco, Marina e Daniel sono stati insieme: hanno lasciato la Garfagnana e hanno girato l’Italia, per poi stabilirsi a Viareggio, dove Daniel potrà tener fede a una vecchia promessa. Marina ammira suo fratello, ma vorrebbe che a volte pensasse anche alla sua, di felicità. Vorrebbe non essere sempre in balia delle onde del destino e trovare un posto da chiamare casa. Ci riuscirà?!

ASCANIO

Il protagonista di “Ulfhednar War”, nonché il personaggio preferito dall’autore.

Esposto per ultimo, in questa carrellata di personaggi, perché di fatto Ascanio non è un ulfhedinn, bensì un officiante della Madre Terra, quelli che la gente comune chiama semplicemente “stregoni”. Eppure, proprio in quanto tale, il suo ruolo è fortemente legato a quello degli ulfhednar, di cui sono i custodi, i vigilanti, coloro che vegliano sui lupi impedendo loro di trasformarsi in bestie assassine prive di raziocinio.

Nel racconto “Gli esploratori” Ascanio è un adolescente che ha appena terminato le scuole superiori: durante una gitarella estiva, con i fedeli amici Gianni e Gigi, sulle Alpi Apuane, si imbatte in tre misteriose e seducenti ragazze, che portano i compagni nella Grotta del Senicione. Un luogo antico, da cui trasuda una potenza arcaica, che Ascanio non comprende inizialmente, così come non ha ancora preso coscienza dei suoi poteri. Ma la fiamma dormiente è pronta per accendersi, quando il ragazzo vede gli amici in pericolo, dimostrando la sua principale qualità: essere sempre pronto a proteggere chi ama, anche a costo di salvare la vita. Il suo viaggio è appena iniziato.

Per scoprire altri personaggi di “Ulfhednar Stories”, non avete che da leggere il volume!


ULFHEDNAR STORIES
di Alessio Del Debbio
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Italia, terra di santi, cacciatori e lupi.

Terra ospitale, accogliente, ma anche impaurita. Da ciò che non conosce. Da ciò che non comprende.

Nella sorte degli ulfhednar di Odino vive questo dualismo: sono uomini e lupi. Uomini ma anche lupi. Attirati dal mondo degli umani, ma invisi, cacciati, perseguitati dai Figli di Cardea. Sempre pronti a stringere i denti e lottare, sempre pronti a resistere. A mostrare alla vita chi sa azzannare più forte.

Il volume comprende sette racconti ambientati nella penisola italiana e lungo le coste del Mediterraneo, dal ‘400 ai giorni nostri. Sette storie autonome dedicate ai personaggi della saga “Ulfhednar War”: Il cavaliere (Alois), La bestia errante (Markus), Il libraio (Aristide), Il berserkr (Daniel), Il Messia (Raul), La valchiria (Marina). Gli esploratori (Ascanio).

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