
a cura di Isabella Cavallari
Amici Lettori,
ogni tanto si riesce a riemergere dagli impegni e dalla calura per proporvi consigli letterari e non solo: oggi vi parlo del romanzo LA PIU’ BELLA DEL REAME – Grimilde la vera storia, il secondo volume della collana Disney Villains proposto da Giunti (il primo è quello di Crudelia De Mon).
Il personaggio della Regina Grimilde rende la storia Disney di Biancaneve e i Sette Nani decisamente più completa: il cattivo è Lei, che è ossessionata dalla bellezza della figliastra e fa di tutto pur di cancellarla dalla faccia della terra.
Già, ma come mai tutto questo odio? Come mai questa cattiveria?
La collana dedicata ai Villains della Giunti cerca di fare proprio questo: inventare e spiegare il lato oscuro dei personaggi malvagi.

Non tanto per giustificarne le azioni ed i comportamenti, quanto per far sì che vengano in qualche modo… compresi. Perché forse, se certe cose fossero andate diversamente, non si sarebbe arrivati a tal punto…
Si, come al solito sto divagando, vi chiedo scusa.
Il romanzo si apre raccontandoci i momenti più belli di Grimilde: ha la sua vita felice, con il suo sposo – il papà di Biancaneve – e con Biancaneve in versione baby, che è tanto zucchero e love nonostante lei non sia la sua vera madre. E fin qui, benissimo.
Grimilde è molto affettuosa con Biancaneve baby, anche troppo direi. E’ tutto uno zucchero, la chiama continuamente “passerotto” e questo amore tra madre e figlia (che per carità, benissimo che ci sia: a noi fa piacere se tra le due ci sia un buon feeling e Biancaneve cresca in armonia e con affetti) viene ostentato tantissimo, perché in qualche modo ‘serve’ a tappare l’assenza del Marito di Grimilde, che essendo Re parte in guerra più di una volta.
La narrazione è molto lenta nonostante abbiano messo personaggi ‘nuovi’ ed estranei al cartone animato (cercherò di non fare troppo spoiler) che forse volevano movimentare un po’ il tutto: ad ogni modo scopriremo da dove arriva il famoso “Specchio, servo delle mie brame” sia da chi è stato costruito che da chi è stato incantato.
Scopriremo in che modo Grimilde impara gli incantesimi e si avvicina alla magia nera; scopriremo quanto la sua sofferenza in giovane età abbia, in un momento di forte dolore, peggiorato il tutto trasformandola in quello che è diventata: senza pietà, senza scrupoli, senza emozioni, calcolatrice, perfida, malvagia.
Il grosso difetto di questo libro è – se avete seguito le stories su IG lo sapete già – proprio la lentezza: praticamente non succede niente di coinvolgente/entusiasmante se non dopo la lettura delle prime 100 pagine (su un totale di 178 è, per me, davvero troppo poco, solitamente non concludo le letture fatte così) e gran parte di tutto ciò si perde in situazioni frivole, non necessarie, risolvendo poi in tutta fretta – 78 pagine, appunto – la parte in cui Grimilde si trasforma in vecchia strega, avvelena la mela, va alla casetta per donarla a Biancaneve e poi cade dalla rupe.
Peccato, perché il personaggio secondo me avrebbe meritato qualcosa in più e questa storia si poteva magari approfondire in altra maniera: i finali veloci, anche se si conoscono già perché con il film animato sappiamo tutti com’è andata, danno sempre quell’impressione di poca cura, poca voglia di approfondire e, anzi, voler concludere in fretta.
Disney Villains è la collana dedicata ai “cattivi” dei più famosi film Disney. Finalmente, con questo volume è arrivata l’occasione di conoscere il punto di vista di Grimilde e di mettere in luce anche i lati più nascosti della sua personalità. Chi conosce il film Disney Biancaneve e i Sette Nani sa bene che la Regina Cattiva è davvero una persona terribile. Del resto chi potrebbe avere mai il coraggio di ordinare la morte della propria figliastra e pretendere, come prova dell’avvenuto assassinio, il cuore della poveretta in uno scrigno? Ma Grimilde sarà stata sempre così o qualcosa nel suo passato l’ha trasformata al punto da renderla un vero mostro? La risposta potrebbe darcela proprio la figura spettrale che appare nello specchio magico, chissà che non sia lui il vero responsabile di tanta cattiveria. Età di lettura: da 10 anni.
