
a cura di Isabella Cavallari
Lettori Adorati,
se seguite le nostre pagine social – lo fate, nevvero? – sicuramente sapete che all’Isola d’Elba mi sono portata la storia di URSULA da leggere, sia per la splendida cornice marina, sia perché dovevo riprendermi dalla faticosa lettura di Grimilde (qui maggiori info).
Com’è andata? Vi starete chiedendo…
Ebbene, ve lo dico subito!
Partendo dal presupposto che uscivo dalla lettura diludente – per dirla alla Joe Bastianich – di Grimilde, ho affrontato questo romanzo con pochissime aspettative e tanta curiosità: amo il cartone della Disney, amo il personaggio di Ursula ed ero troppo curiosa di sapere se avessero fatto un buon lavoro.
Ciò detto, ho letto questo libro in soli 3 (sì sì T R E) giorni!
E…. wow!
Lettura super scorrevole e coinvolgente, finale apertissimo e…
Frena frena! Non si capisce un tubo sennò. Giusto!
Cerchiamo di andare per ordine: voi lo sapevate che Tritone e Ursula sono fratello e sorella? Ebbene, questa storia ci narra di come Ursula sia stata adottata da un papà umano. Trovata abbandonata sulla riva del mare quest’uomo la salva, la accoglie, la cresce e la ama come un papà può amare una figlia.
Ursula però cresce con qualche mancanza: il mare. Sente che il mare deve darle qualcosa, che le nasconde qualcosa, ma non capisce cosa esattamente… finché non accade un evento scatenante che le fa svelare la sua reale natura e… succede il peggio del peggio: questo papà umano muore.
Lo racconto in questo modo perché anche nel romanzo ci sono pochi dettagli a riguardo: credo sia voluto per permettere al lettore di ‘immaginare’ fantasticando la cosa: onestamente mi sono chiesta se baby Ursula fosse già nata così e magari era pure pucciosissima…

Ritroveremo le strane Streghe Sorelle che parlano in rima che questa volta scendono in campo scegliendo di unirsi a Ursula: si sa, Ursula non fa niente sena tornaconto. Loro hanno bisogno di Lei – scopriremo perché – e Lei avrà bisogno di loro.
Perché Ursula sceglie Ariel come vittima sacrificale? Proprio per colpire Tritone, che si è comportato in un modo poco carino con la sorellina e Lei lo odia.
Sarà proprio questo sentimento molto forte a smuovere Ursula a farle fare le peggio cose!
Ovviamente si intrecciano altre storie, c’è un bellissimo cameo sui prossimi romanzi ed il finale è visibilmente aperto.
Come già detto è molto scorrevole, si legge bene, il personaggio di Ursula e ben sviluppato e tutto il contesto intorno ha un suo senso logico e fattibile: decisamente migliore rispetto al romanzo precedente e piacevoli i collegamenti, che quindi ti portano ad aver letto l’altro e a recuperarlo qualora tu non lo abbia fatto.
La cosa che mi dispiace è che Grimilde e Ursula sono in qualche modo collegati, ma Crudelia no. Peccato.
E la mia domanda nasce spontanea: i prossimi? Saranno ancora collegati tra loro lasciando fuori Crudelia o… in qualche modo Crudelia verrà presa in considerazione da qualcuno?
Chissà! Certo è che questa è una storia riuscita, piacevole e che vale la pena di leggere!

Tutti conoscono la storia di Ariel, la sirenetta coraggiosa e un po’ ribelle disposta a mettere a rischio non solo la voce, ma anche la libertà pur di conoscere il mondo e coronare il suo sogno d’amore. Ed è altrettanto nota la malvagità della strega Ursula, maga dell’inganno, vittima della sua stessa sete di potere… Eppure questa è solo una parte della verità! Cosa ha portato la strega del mare a diventare così perfida e piena di odio? Quale tremenda esperienza avrà fatto di lei una povera anima sfortunata e disprezzata da tutti? La risposta è in questo libro..