“Le Streghe” di Roald Dahl

a cura di Isabella Cavallari

Amici del Bosco,
Roald Dahl è il cult della Narrativa per l’Infanzia: chi non ha mai letto “La Magica Medicina” quando si andava a scuola? Oppure “Il GGG” o magari “La Fabbrica di Cioccolato”, od ancora “Matilde”?

Ci sono veramente un sacco di titoli di Roald Dahl che hanno stimolato la nostra fantasia da piccini e non solo.

Alcuni dei suoi libri sono un cult per le generazioni di lettori ed altri sono diventati dei film bellissimi ed emozionanti.

Oggi vi parlo del libro LE STREGHE, che all’epoca delle scuole elementari ho sempre evitato di leggere per via dei disegni e della copertina: le illustrazioni di Quentin Blake io le trovavo orribili e spaventose per cui… niente lettura!

Ho deciso però di farlo ora, che sono una bimba cresciuta. Ho comprato una vecchia edizione su Libraccio e.. ecco qui!

La storia è narrata in prima persona dal protagonista: un bimbo che, rimasto orfano di entrambi i genitori americani, si trasferisce in Norvegia dalla nonna che si prende cura di Lui.

Questa nonna una sera, prima di andare a dormire, gli racconta che… le Streghe esistono.
Sono creature mostruose. Infime. Bruttissime. Ingannevoli. Che hanno come unico scopo quello di eliminare i bambini che al loro olfatto sanno di ‘cacca di cane’.

Si scoprirà che esiste una Strega Suprema, a capo di tutte le Streghe e.. durante una vacanza il bambino si imbatte proprio in quella figura cattivissima e non solo: un convegno di Streghe trama per poter eliminare più bambini possibili trasformandoli in… topi!

Sarà divertente leggere quello che succederà, sia al nostro protagonista che alla sua nonna.

Linguaggio fanciullesco, adatto a piccoli e grandi lettori, con un’avventura molto particolare capace di stimolare fantasia e, in certi passaggi, un gran bell’ottimismo.

Il finale particolare permette diverse riflessioni al lettore, che quindi potrà valutare cosa poteva accadere e cosa no.

Peccato per i personaggi che non sono troppo approfonditi, ma essendo una storia per giovanissimi non è effettivamente rilevante scendere in questioni più spigolose e che si sarebbero rivelate noiose, sicuramente.

Letto da un adulto è sicuramente divertente: da bimba non saprei, ci sono dei passaggi che onestamente possono essere piuttosto inquietanti e a tratti spaventosi…


Un racconto inquietante che vi farà sapere chi sono le vere streghe. Non quelle delle fiabe, sempre scarmigliate e a cavallo di una scopa, ma quelle elegantissime, somiglianti a certe signore che probabilmente già conoscete. Come fare a individuarle? Bisogna stare attenti a chi porta sempre i guanti, a chi si gratta la testa, a chi si toglie le scarpe a punta sotto il tavolo e a chi ha i denti azzurrini, perché tutto ciò serve a nascondere gli artigli, i crani calvi, i piedi quadrati, la saliva blu mirtillo: tutti segni distintivi delle vere streghe. Sapendo questo potrete evitare di venir trasformati in topi.


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