
a cura di Francesco Bignardelli
Salve a tutti lettrici e lettori, bentrovati in questa nuova recensione!
Oggi vi portiamo un saggio molto particolare pubblicato dalla Feltrinelli Edizioni e scritto da Angelo Cavallaro, dal titolo Comics & Manga.
Buona lettura!
Premessa…
Come ultimamente è successo in queste mie ultime recensioni torniamo a parlare di un saggio, e voglio tornare a sottolineare che i miei commenti non potranno ricadere semplicemente su un “è bello/è brutto” ma dovranno entrare in profondità sul senso stesso di un saggio, e ad esempio rispondere a questa domanda: ma serve veramente un saggio che ci parli di fumetti? Scopriamolo insieme.
Cosa mi è piaciuto
Perché parliamo di fumetti.
Credo che per parlare di questo libro, si debba toccare un certo punto molto chiaro: è utile trattare e scrivere di fumetti? Non li abbiamo ormai attorno a noi e non è chiaro da quello che vediamo nelle nostre vite, come il fumetto sia entrato in modi diversi nella nostra cultura? Si è necessario, perché tuttora per molti, se non per i più, il fumetto è ancora qualcosa per bambini, e sia ben chiaro, in molte sue forme è nato per i bambini, ma poi gli stessi sono cresciuti portandosi dietro questo loro passato senza mai dimenticare quanto il fumetto sia stato importante per loro.
Con il passare degli anni il fumetto si è trasformato e ha trovato non più un pubblico solo di bambini ma di persone adulte, cresciute con il fumetto, ma nonostante dai più non è considerato.
Questo saggio vuole cercare di “rompere” questa visione errata, parlando di come il fumetto sia stato influenzato e abbia influenzato la cultura pop del nostro mondo.
Da sottolineare la prefazione a questo libro, che introduce un po’ alla volta il lettore parlandogli proprio di cosa sia il fumetto, con le sue esperienze passate e con quella che è la storia; anche chi non è un appassionato potrà in questo modo immergersi con più familiarità nella lettura dei 10 racconti del libro; inoltre in ogni racconto, non si parlerà semplicemente di un fumetto rischiando che chi è neofita ci capisca poco, ma ci dà la cornice del mondo attorno a esso, di come si è sviluppata una certa storia e le fortune e le sfortune di certi fumettisti.
Ritengo che solo così si possa parlare a un pubblico, conoscitore dell’argomento piuttosto che neofito del fumetto, per com’è il nostro mondo questo è forse lo strumento che più funziona per far comprendere l’importanza culturale del fumetto.
Di Comics e di Manga.
Certo uno potrebbe obbiettare che i 10 racconti siano monopolio di due mondi del fumetto, ma questa critica muore immediatamente nella stessa prefazione: la scelta di focalizzarsi su Comics e Manga è data dal semplice fatto che sono attualmente, forse anche in precedenza, i due mercati del fumetto più dominanti ed è da loro che nascono forse le storie che il grande pubblico può maggiormente conoscere.
In un modo o nell’altro tutti noi abbiamo sentito parlare dell’universo fumettistico o dei cartoni americano e giapponese, ed è notevole la pubblicità che certi network fanno su questi due giganti.
Tale approccio consumistico però è anche controproducente, perché alla fine tutti ne sentono parlare ma non conoscono il fenomeno, la storia che è dietro a certi successi. Ogni racconto non è solo la storia di grandi idee, ma di sofferenza, di ostacoli da superare e di nemici interni ed esterni che sono pronti a non far sbocciare o distruggere ciò che hai creato. Quindi sono ben felice di questo approfondimento su certi Comics e certi Manga, e poi se si fosse voluto parlare di tutto, ne sarebbe uscito fuori non un agile e pratico saggio, ma una enciclopedia elefantiaca che poi sarebbe stata solo pallosa da leggere.
Una lettura così scorrevole è così profonda raramente mi è capitata davanti, ogni capitolo dice il necessario, senza appesantire la lettura e l’evoluzione storica che ci riportano le storie rende ancor più agile la lettura.
Cosa non mi è piaciuto
Come ho scritto prima quando si tratta di saggi è sempre complicato spiegare “cosa piace e cosa no”, non si tratta di un romanzo, e come in altri casi non entro nel merito dello scritto, ma ho due puntualizzazioni meramente soggettive e pratiche.
Le note personalmente le preferisco trovarle a più di pagina e non tutte raggruppate a fine del libro, elencate tutte assieme: trovo questa scelta sempre infelice perché rompe la lettura in corso, se voglio sapere i più di una citazione o di una nota dell’autore devo andare avanti fermandomi nella lettura e perdendo il filo del discorso. È chiaro che puo’ essere vista come una cosa tutta mia, e potrebbe essere stata una scelta obbligata di editing (non leggo da molto saggi della Feltrinelli, e non so è una loro attuale politica).
La seconda cosa è un peccato non aver visto un racconto sulla nostra editoria, o non vedere citato una qualche creazione nostrana. Ora voi lettori mi prenderete per idiota: “ma come prima scrivevi che è inutile criticare che si parla solo di Comics e Manga, perché nella prefazione è già esposto tutto, e ora critichi la cosa?”.
La mia non vuole infatti essere una critica, ma una speranza per il futuro, la speranza che un autore tanto bravo scriva ancora di fumetti, e che possa un giorno parlarci della nostra editoria italiana, con la stessa qualità di cui ha parlato di Comic e Manga.
In definitiva
Sarebbe inutile ribadire che questo saggio mi è piaciuto, sarei ridondante anche nel dire il perché di tale mio parere.
Posso solo aggiungere questo: leggetelo, anche se non leggete fumetti o non li leggete da tanto.
Leggete questo saggio; non è solo scritto bene, ma è un megafono aperto, per le voci di noi lettori che non abbiamo mai smesso di credere in questa “nona arte”, del suo peso nella cultura e nella storia e di ciò che ha lasciato ne profondo di ogni lettore e appassionato.
Date una possibilità a questo saggio e non ve ne pentirete di certo.
Vi siete mai chiesti il motivo per cui Superman, il più grande eroe dei fumetti di tutti i tempi, indossa un mutandone rosso sopra l’iconico costume azzurro? E come mai Son Goku, uno dei più famosi personaggi dei manga giapponesi, si trasforma in un guerriero dai leggendari capelli dorati? Le risposte a queste insolite domande ci aiutano a comprendere al meglio un mondo, quello dei fumetti – la “nona arte” –, che racchiude un universo di cultura, filosofia e Storia con la “S” maiuscola. Una “S” che, nel 1938, da semplice lettera dell’alfabeto è diventata il primo simbolo brandizzante di un supereroe, cambiandone per sempre la percezione nell’immaginario collettivo. […]