In queste settimane su Rai1 sono andate in onda le repliche dela fiction Un’Altra Vita, interpretata da Vanessa Incontrada e Cesare Bocci per la regia di Cinzia Th Torrini.
Una serie di puntate molto particolari e dalla storia capace di trattare anche temi delicati..
Quando uscì in prima visione non sono riuscita a seguirla e ora – talvolta le repliche non sono così male! – sto effettivamente recuperando!
Un’Altra Vita – Prima Stagione
L’arresto del dottor Pietro Guarnieri con l’accusa di corruzione spinge sua moglie Emma, anch’ella medico, ad accettare il trasferimento a Ponza per non compromettere la vita delle sue tre figlie (Giulia, Margherita e Camilla) a causa dello scandalo, lasciando così l’agiatezza di Milano. A Ponza, Emma fa la conoscenza dell’avvocato Antonio, un isolano che nasconde un segreto legato ad una villa abbandonata del luogo, attorno alla quale girano ambigue voci. Inoltre Pietro e sua madre Elvira fanno di tutto perché Emma torni a Milano, ma invano, almeno inizialmente.
La vicenda comincia in medias res direttamente con lo sbarco della dottoressa Emma e delle figlie a Ponza. Tutto ciò che riguardava la precedente vita milanese della dottoressa viene proposto sotto forma di vari flashback nei pensieri di Emma durante tutte le sei puntate.
L’ho visto: ecco cosa ne penso!
Emma è una giovane madre e medico che, a causa dell’arresto del marito, decide di lasciarlo e di partire da Milano con le sue tre figlie: sbarca sull’isola di Ponza, decidendo di cercare in qualsiasi modo di ricominciare daccapo, di lasciarsi il passato alle spalle, di provare a guardare avanti.
Il suo arrivo e quello delle sue tre figlie non passa inosservato sull’isola: le comari facilmente giudicano la sua scelta e non la condividono. Sarà infatti difficile per Lei farsi accettare dalla comunità, ma con il tempo riuscirà a guadagnarsi la fiducia dei conpaesani almeno dal punto di vista delle sue competenze mediche.
Mentre il dottor Pietro, il marito, è alle prese con le accuse giudiziarie a suo carico la madre Elvira cercherà di contribuire affinché la frattura tra Pietro ed Emma possa in qualche modo risanarsi e la famiglia ricomporsi.
A Ponza anche le figlie devono fare i conti con il dover ricominciare: Giulia, la maggiore, trova lavoro e scopre di preferirlo agli studi; Margherita, la seconda, s’innamora di un giovane militare, fa le sue prime esperienze e rimane incinta; Camilla, la piccina, soffre la nostalgia di casa e spera prima o poi il papà torni a vivere da loro.
Emma, però, sembra desiderosa di voler dimenticare Pietro: conosce infatti Antonio, un avvocato, un isolano che nasconde un segreto legato alla propria casa ed a ciò che si dice di Lui.. eppure con Lui si sta bene, è affascinante, ed è capace di interessarsi a Lei tanto da attirare la sua attenzione.
Affascinata all’idea di vedere Vanessa Incontrada in questa versione, conoscendola sul palcoscenico di Zelig ed avendo già apprezzato la sua versatilità come donna di spettacolo, devo riconoscere che anche a livello televisivo riesce bene: è molto bello il rapporto che si è creato con le ragazze che interpretano le sue figlie, molto naturale e molto spontaneo, sebbene con l’attrice Claudia Alfonso (Giulia, la figlia maggiore) si passino solo sei anni ed è visiblmente poco credibile come una possa essere madre dell’altra. Povera Lei nel dover interpretare una diciottenne avendone quasi trenta in realtà! Ma al di là di questo i personaggi riescono molto bene.
Inizialmente fragile, conquista sicurezza e autostima mano a mano che succedono gli eventi, nonostante la figura della suocera Elvira (Loretta Goggi) sia quasi peggio di quella di un fantasma. Durante la narrazione non mancano i fleshback utili a consentire allo spettatore di comprendere quello che è successo, il perché di determinati eventi, sebbene alcune cose siano svelate solo con molta cautela e quasi insolita lentezza, capace però di consentire al pubblico di lasciarsi coinvolgere dagli eventi: certo, perché l’interpretazione di Francesca Cavallin è molto convincente, non solo a livello empatico ed espressivo, ma anche a livello recitativo. Il suo ruolo, che si scopre sempre di più durante lo svolgimento della fiction, è molto delicato e molto particolare e Lei dimostra di saperci fare, con un grande rispetto e molta professionalità che si percepiscono sin da subito.
Cesare Bocci, figura maschile protagonista, anche in questi panni è molto convincente: siamo abituati, od almeno io lo sono, a vederlo nella fiction di Montalbano dove riveste un ruolo più superficiale e forse più casereccio, in questa situazione invece dimostra di essere versatile e capace, anche interpretando personaggi più carismatici e vestendo panni talvolta drammatici.
Un format ben riuscito che, però, non sembra intenzionato a svilupparsi in una seconda stagione: voci sul web ribadiscono come gli eventi narrati in queste puntate siano sufficienti affinché la storia non prosegua, proprio per evitare forzature che renderebbero il tutto molto ostico e decisamente poco piacevole. Pare invece si desideri creare un’altra storia, sempre magari con lo stesso stile o forse solo con messaggi simili tra le righe, che però chiaramente coinvolegeranno altri personaggi, altre vicende e altri scenari.
A me è piaciuto molto. Aspetto con interesse altre novità di questo genere..
Anche io l'ho vista la prima volta che la mandarono, però ho saputo che non c'e' una seconda stagione 🙁