Buonasera Viandanti e Lettori,
il mese inizia con un bel martedì e, come annunciato poco fa, riprendiamo le attività e, quindi, anche le nostre rubriche. Quella di oggi è dedicata agli scorci tra le nostre radure, tra le pagine dei libri in lettura, in modo da avvicinare anche voi a quel che con attenzione viene assaporato dal mio entusiasmo di lettore.
Il libro di oggi s’intitola La Ballata del Levriero Rosso ed è un romanzo scritto da Jack Roland: un fantasy che, sinceramente, acchiappa sin dalle prime pagine. A lato destra trovate l’elenco dei libri ancora da leggere e che saranno affrontati in ordine sparso, tanto prima di accettare novità finirò quelli. Non disperate, presto sarà letto anche il vostro!
Le regole le conosciamo già:
- Prendi il libro che stai leggendo
- Aprilo a una pagina a caso
- Condividi un breve spezzone di quella pagina (“Teaser”)
“Fuoco sacro dici?” la voce di mio padre era pervasa da una nota di scetticismo, mescolata a un flebile ringhio di dolore soffocato tra i denti. La ferita lo costringeva a camminare piano, trascinando la gamba destra. Nonostante ciò, sire Gordon avanzava senza posa verso l’ingresso al forte di Adhmaid Tùr, o almeno quanto ne rimaneva.
Il lato meridionale della palizzata era ridotto a carbone, che aveva smesso di fumare soltanto alcuni giorni dopo l’attacco.
Le falle nella cerchia erano state riempite con blocchi di ghiaccio, ammonticchiati l’uno sull’altro a formare un muro che si alzava di giorno in giorno. Alcuni uomini erano ancora al lavoro nella neve, per scavare un vallo di difesa esterno irto di rostri di legno.
Il picchiettìo dei loro picconi e il ruvido attrito della pelle costrinsero mastro Déaglàn ad alzare la voce.
“Sì, fuoco sacro. E’ scritto nei libri.”
“I libri…” mio padre sputò fuori quella parola in un sospiro impaziente, che si condensò nell’aria fredda del mattino.
“Quelle non sono cronache fedeli, Déaglàn. Sono racconti, leggende che legge mia figlia” concluse lanciando al mastro spadaccino uno sguardo penetrante.
“Quelle storie le conosciamo tutti e ci deve pur essere un fondo di verità” insistette lui.
“Guardate il forte” esclamò indicando la breccia annerita rabberciata da mucchi di neve indurita “E’ bastata una manciata di quei proiettili incendiari. Il ghiaccio non ha spento il fuoco, l’acqua neanche. Gli Antichi Irmioni credevano che…”
Ho iniziato il romanzo ieri e devo dire che già nelle prime cinquanta pagine ho trovato molto coinvolgimento e tanta capacità di consentire al lettore di trovarsi in mezzo alla situazione.
Sono curiosa di quel che succederà andando avanti!
Lo sapevo che ti sarebbe piaciuto ^^
Comunque ti lascio anch'io il mio Teaser – da Flamefrost "L'ultimo respiro"
"Lo afferò delicatamente da terra e si sollevò in volo assieme a lui.Arrancare sulla scarpata al buio era tropo pericoloso.Cercò di muoversi nell'aria lentamente,a poca distanza dal suolo, in modo tale da non far capire al bambino che stava usando i suoi poteri."
Bella questa rubrica… Ci faccio un pensierino <3 baci