Buongiorno e buon sabato amici del bosco! Oggi inauguriamo una mia piccola nuova rubrica, dedicata alle interviste con gli autori. Ho deciso di dare a questo mio piccolo spazio un nome che faccia pensare a un qualcosa di accogliente e speciale. Ed eccoci qui, nella mia casa sull’ albero
La nostra prima ospite è l’ autrice Alice Chimera e le domande che le ho sottoposto riguardano il suo ultimo lavoro: Infelici e Scontenti, di cui trovate Recensione sul blog.
Ma prima di passare all’intervista vediamo chi è Alice
Alice Chimera è nata a Brescia nel 1986. Ha odiato leggere fino ai sedici anni, quando ha deciso di affrontare quel mostro che la perseguitava da troppo tempo: la dislessia. Da allora non ha più smesso di vivere in simbiosi con i libri e fa il possibile per tenere in allenamento la mente. Ama la cultura giapponese e spera presto di tornare nel paese del sol levante dove è stata nel 2010; ha studiato grafica e da tempo ha abbandonato il paesello di provincia per trasferirsi a Milano, inseguendo l’amore e possibilmente la fortuna, dopo la crisi del 2007. Nel tempo libero scrive sul suo blog (www.alicechimera.com), dove condivide le letture e il piacere di raccontare. Da alcuni anni, anche grazie ai corsi che ha frequentato, ha intrapreso la strada della scrittura. Infelici e scontenti è il suo libro d’esordio.
Ciao Alice e benvenuta nella mia Casa sull’Albero
1) Come nasce “Infelici e Scontenti “?
Questa raccolta di racconti è un autentico sfogo; dal 2010 fino al 2014 ho attraversato un periodo buio, ho deciso di metterlo tutto nella scrittura e i racconti sono il prodotto finale di tutto quello che ho passato. Ora che è su carta mi sento molto più forte e pronta ad altre stesure.
2) Quale è, tra i racconti presenti nel libro, quello che più preferisci?
È difficile sceglierne uno solo, la lotta è tra “La Sirenetta” e “Alice nel paese delle meraviglie” sono stati anche tra i primi a essere scritti quindi forse sono i più spontanei legati alle emozioni che mi hanno spinto a cominciare a scrivere.
3) In base a cosa hai deciso i vari finali?
Ho attinto a piene mani dalla realtà che mi circondava, e più di una volta ho messo me stessa e quello che mi stava accadendo in quelle pagine. Uno in particolare (ma non dirò mai qual è) era talmente reale che si stava compiendo anche nella vita reale, ho dovuto cambiare la storia perché mi stava davvero spaventando (anche se purtroppo quello che avevo scelto come finale si è tristemente avverato).
Al di là della realtà che stavo vivendo, ho pensato a come poteva davvero essere la loro vita dopo la parola fine, ma non nel loro mondo fatato, ma nel nostro in cui magia e meritocrazia sono inesistenti, e troppo spesso le cose vanno male, anzi malissimo.
4) Secondo il tuo punto di vista, quale personaggio ha avuto la peggio nel tuo libro?
Cenerentola. L’ho fatta soffrire forse di più di Ariel, e sebbene Jasmine faccia una fine più traumatica, lei è quella che secondo me credeva davvero nell’amore e nella riscossa dalla sua vita di serva. Beh… ha avuto la sfortuna di capitare nelle mie grinfie e… lo scoprirete leggendo cosa le accadrà.
5) Tra le storie quale è stata la più difficile da scrivere?
Credo che sia stata proprio “La bella e la bestia” perché a quel punto della raccolta avevo deciso di rendere diversi gli stili,lunghezze e generi di ogni racconto e quindi ho optato per il gotico che non è proprio così semplice da scrivere (almeno per me).
6) C’è una favola che avresti voluto inserire e che non hai incluso alla fine?
In realtà no, avevo pensato anche a Mulan e Pocahontas, ma mi sembravano storie il cui finale infelice era troppo banale quindi non le ho proprio volute scrivere.
7) Sappiamo di uno spin-off dedicato a Elsa, protagonista del film d’animazione Frozen. Perché hai scelto lei?
L’editore chiedeva uno spin off e la principessa più “facile” era Elsa: è sola con un potere che la rende diversa e per quanto in rete si trovino spin off tra lei e Jack Frost io non credo avrebbe mai potuto trovare uno che la completasse, è una regina con poteri magici, quindi la vedevo come una storia già scritta, dovevo solo mettermi davanti al pc e dargli una forma concreta.
8) Hai altri progetti per il futuro, legati a Infelici e Scontenti e non?
Mi sarebbe piaciuto scrivere un sequel a questa raccolta, qualcosa sui cattivi, ma per ora rimane un’idea che sporca vari taccuini.
Nel 2015 ho iniziato a scrivere un romanzo a quattro mani con Diletta Brizzi, è finito da poco più di un mese e stiamo lavorando per portarlo agli editori, spero quindi arrivi presto nelle librerie.
Ora sto lavorando ha una storia di licantropi, ma è ancora in fase embrionale anche se spero sempre che prenda presto corpo, ma sono molto insicura perché i pochi che conoscono l’idea la trovano geniale e ho paura di deluderli con una cavolata.
Grazie mille ad Alice per essere stata con noi
A presto amici del bosco con una nuova intervista