I Martedì delle Ragazze – Citazioni e Tazze di The #41

Amici Lettori,

ben ritrovati ad un nuovo appuntamento con I Martedì delle Ragazze: anche oggi insieme a VIRGI(Le Recensioni della Libraia) e DEB(Leggendo Romance) ci dedichiamo ad alcune frasi che ci hanno colpito maggiormente.. frasi tratte dai libri in lettura, certo, che ci sono piaciute e che ci hanno saputo trasmettere qualcosa…

Pronti? Via!!


VIRGI

“Le prime parole di una storia sono sempre le più difficili da scrivere. È come se tirarle fuori, metterle per iscritto, ti costringesse ad andare fino in fondo. Come se, una volta iniziato, dovessi finire per forza.”


Hai cambiato la mia vita di Amy Harmon – Newton Compton Editori

Questa frase viene ripetuta due volte, in Hai cambiato la mia vita, nel prologo e nella conclusione. E in entrambi i casi mi ha colpita. Penso che una storia, sia scritta che raccontata solamente a voce, una volta iniziata, debba essere finita. Accade spesso che ci si tenga dentro qualcosa, per mille ragioni.  Ma quando quel qualcosa preme per essere raccontato e le dighe, che avevamo costruito per contenerlo, si rompono, poi è impossibile fermarsi, tornare indietro. Devi andare avanti. Non ci sono alternative. Con le parole o con la scrittura.

Amy Harmon ci racconta questa storia, terribilmente emozionante…


DEB

«Non esistono solo il bianco e il nero, Rick. Il giusto è nel mezzo: il grigio. Ricordati che gli estremi, per quanto giustificati, sono sempre l’eccesso e ciò che eccede in qualcosa non è mai bene. La moderatezza, quella è la strada giusta da seguire».

Tratto da “Daìmon” di Eilan Moon – Self

Ho scelto questa frase perché rispecchia molto quello che è il mio pensiero riguardo ad un atteggiamento di vita. L’eccesso, la troppa convinzione che ciò in cui si crede, ciò che si pensa sia giusto e non possano esserci visioni diverse porta a contrasti, spesso anche a scontri duri e talvolta pericolosi. Ognuno ha le proprie ragioni per dire, fare, pensare in un certo modo, la cosa migliore da fare secondo me è cercare di comprendere quelle ragioni, accettare in qualche modo che esistano e siano diverse da noi, quando possibile cercare compromessi e quando non è possibile comprendere semplicemente che i pensieri sono spesso diversi e che tutti hanno ragione di esistere se non sono portati agli estremi.


IO


“Ha lottato con noi, merita rispetto. Non possiamo abbandonarlo qui, dopo che si è schierato al nostro fianco.”

Gabriel sospirò. “Non possiamo metterlo a parte della nostra missione, non lo conosciamo nemmeno.”

“Pochi attimi fianco a fianco sul campo di battaglia valgono quanto anni di amicizia. E poi, per dirla tutta, non so se riusciremmo a far perdere le nostre tracce. Conosce queste terre meglio di noi, e io sono ferito.”


Tratto da “L’Arte dell’Inganno” di Francesco Nobile, Astro Edizioni

Questo passaggio mi ha molto colpito: fin dove si spinge la diffidenza? E dove, invece, è superfluo e anzi doveroso considerare i fatti anziché i dubbi? Ebbene, in queste poche righe è bello vedere come il valore di un individuo possa essere valutato con le sue semplici azioni: effettivamente i due che parlano non conoscono il terzo, non tanto da poterlo coinvolgere appieno nella loro missione eppure.. la prova durante la battaglia è stata fondamentale. Poteva approfittare del caos per uccidere senza problemi anche i nostri due, invece senza pensarci troppo ha deciso da che parte schierarsi. A volte le scelte sono facili da fare, e valgono più di tante parole messe insieme.

Noi ci rivediamo la prossima settimana!!

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