E’ tempo di Steampunk #3 – Leggere lo Steampunk

Lettori del Bosco e Spiriti del Web,

benvenuti ad una nuova settimana e ad un nuovissimo e spumeggiante appuntamento dedicato al genere letterario dello Steampunk: siamo ormai alla Terza Tappa di questo viaggio meraviglioso, grazie alla straordinaria presenza coinvolgente degli autori L.A. Mely ed Alastor Maverick che hanno saputo trasmetterci nozioni e passione nel modo migliore.

Acquistalo Qui

Se vi siete persi gli altri due episodi precedenti, niente paura:

→ Prima tappa – Che cos’è lo Steampunk – Clicca qui

→ Seconda tappa – Scrivere lo Steampunk – Clicca qui

Bene! Siamo pronti, allora, per lasciarci guidare ancora una volta in questo mondo meraviglioso:

diamo il posto di guida della nostra locomotiva a vapore ad Alastor Maverick e a L.A. Mely, autori del romanzo Steampunk dal titolo SteamBros Investigations – L’Armonia dell’Imperfetto che hanno scritto e pubblicato con DZ Edizioni.. scopriamo insieme a loro quello che hanno riservato per noi quest’oggi..



LEGGERE LO STEAMPUNK


a cura di Alastor Maverick e L.A. Mely

Nel
terzo appuntamento vogliamo spiegare meglio come si deve leggere lo Steampunk spiegando al lettore qual è il modo
corretto per approcciarsi al genere
. Non sappiamo se sia corretto
consigliare o sconsigliare letture di genere Steampunk perché, in ogni cosa,
ciascuno è giusto che abbia propri gusti e un proprio personale modo di
approcciarsi e affezionarsi alle cose. Possiamo però citarvi alcuni noti precursori del genere Steampunk
come Jules Verne, che riuscì a scrivere
romanzi come “Viaggio al centro della Terra” o “Ventimila leghe sotto i mari”
in un periodo storico dove le sue visioni si potevano tranquillamente definire
“visionarie”
. Del già citato H.G.
Wells possiamo nominare “La macchina del tempo”, mentre per  Conan Doyle mi sentirei di citare “Il mondo
perduto”.
Queste opere sono tutte antenate del moderno genere Steampunk
che, oltre al già nominato cinema, ha contagiato anche la musica.

Lo
Steampunk va letto con apertura mentale, non
è un genere adatto a chi ha una visione troppo chiusa e focalizzata sul
naturale svolgimento delle vicende storiche perché lo Steampunk non è fatto di
corsi e ricorsi storici ma di “visione parallela e tecnologica dei corsi e
ricorsi storici”.

Johnny Depp in “Il Mistero di Sleepy Hollow”

Facciamo
un test,
proviamo a vedere quanti di
voi, certi di non conoscere il genere o di conoscerlo molto poco, hanno già
incrociato e amato il genere quasi senza rendersene conto
.
Abbiamo già
citato il film del 2003 “Sherlock Holmes” ma proviamo a fare qualche altro
titolo.
Quanti di voi amano il regista
Tim Burton e, nel 1999 sono rimasti affascinanti dal suo “Il mistero di Sleepy
Hollow”?
Per realizzare quel film, il regista , ha ammesso di essersi
ispirato palesemente alle produzioni della Hammer Film Productions che tra gli
anni ’50 e ’70 snocciolò numerose opere di genere horror tratte da romanzi come
Frankenstein e Dracula. E’ anche vero, però, che all’interno del film ha più e
più volte aggiunto dettagli tecnologicamente distanti dalla New York 1799.

Altro film chiaramente in chiave
Steampunk
, ispirato ai primi tre romanzi di una serie, è 

Hug Jackman in una scena di “Van Helsing”

“Lemony Snicket – Una serie di sfortunati eventi” del 2004 per la regia
di Brad Silberling.

Se
nei primi due esempi le citazioni sono abbastanza palesi, come anche nel film “Van Helsing” del 2004, ci sono casi in cui lo
Steampunk è più sottile o in chiave più fiabesca.

Un
esempio su tutti i film d’animazione
come “Il castello errante di Howl”, del 2004 diretto da Hayao Miyazaki e
prodotto dallo Studio Ghibli, o “Laputa – Castello nel cielo”, sempre nato
dalla magica penna Hayao Miyazaki e con un esplicito riferimento all’isola
immaginaria Laputa, descritta nel romanzo I viaggi di Gulliver di Jonathan Swift.

L’animazione giapponese ha spesso inserito elementi anacronistici nelle
ambientazioni fantastiche affrontate. Proprio perché il pubblico più grande, a
cui l’animazione è destinata, è quella dei bambini e dei ragazzi per natura più
curiosi e aperti alla magia data da qualche cosa di fuori tempo in un contesto
storico.

La Locomotiva di “Ritorno al Futuro”

La
chicca che abbiamo lasciato alla fine è, forse, il dettaglio Steampunk che in
pochissimi avranno notato
. Chi di voi ha amato la trilogia anni ’80 “Ritorno al Futuro”? In quanti di voi si ricordano
la scena finale
della trilogia quando Doc, con l’ormai moglie Clara e i due
figli Giulio e Verne, torna da Marty per rassicurarlo sulla conclusione
positiva della loro rocambolesca fuga dal 1885?

Se
non era bastata la mitica DeLorean modificata, che ha consentito loro di
viaggiare nel tempo per l’intera trilogia, Doc
si palesa al suo giovane amico alla guida di una tecnologicissima locomotiva
che, alla fine, vola via tra fumo e lampi di luce colorata. Quello, signori, è
puro e semplice Steampunk. Lo Steampunk è nell’aria, è ovunque, è nelle piccole
cose e per approcciarsi a questo genere non serve una vera e propria
predisposizione…
Basta avere la mente aperta alla possibilità che, in
qualche modo, il normale svolgimento lento e cadenzato della storia possa aver
avuto dei dettagli posti in modo da renderla interessante e affascinate.





Affascinante.. davvero affascinante!
Amo il film di Van Helsing e adoro la sceneggiatura di Il Mistero di Sleepy Hollow ma davvero, non avevo assolutamente valutato l’aspetto Steampunk che c’è e si vede. Si, mi sono soffermata diverse volte sullo splendore della balestra a ripetizione del primo film, o sugli occhiali giganti e simpatici del secondo, ma non sono mai andata oltre, ecco. Quindi conosco il genere! Che figo! *__*
Senza saperlo.. ecco, lì figo un po’ meno XD


E voi? Avevate fatto caso a queste… sottigliezze?
Quanto ai libri che ci hanno suggerito, li conoscete e li avete riconosciuti? Io – e qui mi mando da sola dietro la lavagna, ginocchia sui ceci – non ho mai letto niente di Verne se non qualcosa, qualche frammento, che si trova sui testi scolastici. Ho capito che devo rimediare e.. farò del mio meglio per provare. ^_^


Non ci resta che salutarci: anche per questa settimana abbiamo terminato l’appuntamento con questo evento.. vi aspettiamo lunedì 3 aprile per concludere in bellezza! 

Lascia un commento