“American Gods” di Neil Gaiman – Ricetta “Mabel’s Pasty” [Rubrica:LettureinPentola]

Bentornati Lettori Erranti!!! 

L’aria di novembre è
fresca qui nel bosco, la luce filtra tra i rami e questa leggera penombra mi fa
sentire nostalgica. Quindi, per la rubrica “Letture in Pentola” ho deciso di
parlarvi di un libro letto diverso tempo fa e che mi è rimasto nel cuore. L’ho suggerito al mio migliore amico Oz, e lui
continua a parlarmene, dicendomi che nonostante non sia un grande lettore,
American Gods di Neil Gaiman è uno dei libri più emozionanti che abbia mai
letto, e l’epilogo finale è un capolavoro.

AMERICAN GODS 

di NEIL GAIMAN

Mondadori Ed. 532 pagine

Prezzo: € 11,05 (Copertina Flessibile)

Narrativa Moderna e Contemporanea

Link per l’acquisto 

Dopo tre anni di prigione Shadow sta per tornare in libertà
quando viene a sapere della morte misteriosa della moglie e del suo migliore
amico. Sull’aereo che lo riporta a casa l’uomo riceve una proposta di lavoro da
un tipo piuttosto enigmatico, Mister Wednesday: Shadow accetta, ma gli servirà
ancora qualche tempo per scoprire chi sia in realtà il suo capo, chi siano i
suoi compagni d’affari e chi i suoi concorrenti



LA MIA OPINIONE

Il libro
si apre con una  “Avvertenza per i
viaggiatori”
:
Non è una
guida, questo libro, ma un’opera di narrativa, e sebbene nella narrazione
emerga una geografia degli Stati Uniti che non è completamente inventata -molti
luoghi esistono e vi sono sentieri che possono essere percorsi o tracciati- mi
sono preso qualche libertà, meno di quelle che si potrebbe pensare, però me le
sono prese. 
[…] Va da sé che tutte le persone, vive o
morte, nominate nel libro, sono frutto della mia immaginazione, oppure usate in
modo immaginario. Soltanto gli dèi sono reali.

E queste parole già sono bastate per farmi innamorare.

Uno dei
miei generi preferiti è sicuramente l’ Urban Fantasy, e questo libro, a mio
parere, racchiude tutto ciò che si può chiedere a un romanzo di questo genere,
ma che va oltre il genere, non solo per
la presenza di personaggi “fantastici” che non siano i soliti vampiri e streghe,
ma anche perché c’è dietro una ricerca delle diverse popolazioni arrivate in
America, che hanno portato con sé la propria cultura e le proprie credenze
. Il
fatto di essere appassionata alla mitologia nordica, ovviamente, ha influito
molto sul mio giudizio finale del libro.  I personaggi che man mano Shadow incontra sono
proprio quelle divinità a cui queste popolazioni credevano e sono “sbarcate”
insieme in America
. Ci troviamo davanti a Mr. Nancy, il dio africano Anansi, il
leprecauno  Mad Sweeney, Eostre, Loki, il
dio slavo Chernobog e tantissimi altri



Tutti personaggi ben delineati, e a cui
si dà la giusta importanza
(tranne all’umana defunta Laura, alla quale forse
non si dà l’attenzione che merita). 
Questi antichi dèi sono ormai deboli e ciò fa riflettere, perché stanno
prendendo campo divinità nuove e “tecnologiche”, Televisione,  Internet, Soldi…  La nostra Società si è evoluta, stiamo
perdendo la memoria storica, e ciò non sempre è un bene. 


“Dèi delle carte di credito e
delle autostrade, di Internet e del telefono, della radio e dell’ospedale e
della televisione, dèi fatti di plastica, di suonerie e di neon. Dèi pieni di
orgoglio, creature grasse e sciocche, tronfie perché si sentono nuove e
importanti.”


In tutto
il racconto, tra incontri e scontri, si susseguono scenari noir, a volte
commediali e grotteschi , grazie anche all’ironia di Shadow e di altri bizzarri
personaggi.  Un mix che può piacere come
può annoiare.  Definito da molti un
romanzo lento, ma che io ho trovato ricco, con colpi di scena inaspettati, come
il viaggio di Shadow nel regno dei morti dove scopre di essere il figlio di
Odino, e che a capo dei nuovi dèi c’è Loki, che si nutre di questa battaglia
per diventare più forte.

Il
romanzo si conclude con il viaggio di Shadow in Islanda dove trova una nuova
personificazione di Odino.

 “Se siamo ancora amati e ricordati qualcosa che ci
assomiglia parecchio prende il nostro posto e tutta la stramaledetta storia
ricomincia daccapo. Se veniamo dimenticati siamo finiti.”


Neil
Gaiman
ha scritto una sorta di spin off dal titolo “I ragazzi di Anansi”, che ho letto
ma che comunque non ho trovato assolutamente all’altezza di American Gods. Suggerisco
di seguire anche la serie tv, se vi è piaciuto il romanzo (a mio parere non
seguitela se non avete letto ancora il libro).

Il mio
giudizio finale è 5 gufi (solo perché 6 non ci stavano). Un libro geniale. 




Ricetta
Pasty di Mabel




Dopo avervi parlato di questo romanzo vi lascio con
la ricetta della pasty di Mabel, (ricetta tratta dal canale youtube di “Nerd
Team 30”).  Vi ho scritto dosi,
ingredienti e procedimento, ma per quanto mi riguarda l’ho leggermente
modificata, perché i miei assaggiatori non vanno d’accordo con cipolla ed
aglio. Per me, invece, ho scelto una versione vegetariana. Fatemi sapere voi come
le preparerete.

“Shadow
non aveva la minima idea di che cosa fosse una pasty ma la ordinò lo stesso e
pochi minuti dopo Mabel ritornò con una specie di grossa crèpe ripiegata, la
parte inferiore avvolta in un tovagliolo di carta. Shadow la prese e l’addentò:
era calda e ripiena di carne, patate, carote, cipolle. «È la prima pasty della
mia vita. Proprio buona.»

«E una
specialità yoopie» spiegò la donna. «In genere bisogna arrivare

almeno
fino a Ironwood per trovarle. L’hanno introdotte qui gli uomini venuti a
lavorare nelle miniere di ferro dalla Cornovaglia.»”


Ingredienti:

1 kg di
carne macinata di manzo,  1 patata
russet, 2 carote grandi, 1 cipolla bianca, 4 spicchi d’aglio, 1 cucchiaio di
cipolla in polvere,  1 cucchiaino di
brodo di pollo in polvere (o mezzo dado), ¼ di tazza di Worcestershire , sale e
pepe, 4 fogli di pie crust ( oppure potete sostituirla con la pasta brisèe
rotonda)

Procedimento:

Mettete
la carne macinata in una ciotola capiente, aggiungete la patata e le carote
lavate e tagliate a tocchetti. Pulite e
tagliate anche la cipolla a pezzetti leggermente più piccoli e aggiungeteli
nella ciotola. Triturate gli spicchi d’aglio molto finemente e aggiungeteli
nella ciotola. A questo punto mescolate con le mani il tutto fino ad amalgamare
bene il composto, aggiungete un cucchiaio di cipolla in polvere e uno di brodo
di pollo in polvere, una manciata di sale (non esagerate) e un po’ di pepe, ed
irrorate il tutto con un quarto di tazza di Worcestershire. Mescolate bene il tutto per far distribuire al meglio tutte
le spezie aggiunte. Mettete una padella capiente sul fuoco medio e appena è ben
calda versate la carne trita e lasciate cucinare mescolando di tanto in tanto. Quando la carne è ben cotta e le patate e le
carote sono morbide possiamo spegnere e far raffreddare. Accendete il forno a
200°C. Prendete due teglie e rivestitele con carta forno. Stendete la
pasta e tagliatela a metà, da qui si ricaveranno due pasty (o meglio
dire pasties). Quindi, mettete il
composto di carne da un lato e piegate l’altra parte così da formare una sorta
di ventaglio. Chiudete bene i bordi schiacciandoli con le dita. Per dare un
aspetto più rustico potete ripiegare i bordi verso l’interno. Ora adagiamolo
sulla teglia, e continuiamo ad assemblare carne e pasta. Alla fine facciamo dei
tagli sulla parte superiore della pasta. Inforniamo per 30 minuti, dopo 15
minuti ricordiamoci di cambiare le teglie, mettendo quella che stava sopra
sotto e viceversa. Se non sono ben
dorati lasciateli in forno qualche altro minuto. Servite caldi. 

Lascia un commento