Ciao cari amici del Bosco,
quella che vi propongo oggi è una bella intervista ad Aldo Dalla Vecchia, noto autore televisivo, giornalista e scrittore che ho avuto il piacere di incontrare e conoscere in una caldissima serata di luglio nel castello di Lerici.
Abbiamo parlato della sua ultima fatica letteraria La capra crepa – 333 reati linguistici – Pegasus Edition, recensita qui sul blog qualche settimana fa (per leggerla clicca qui) e quando gli ho proposto di rilasciare un’intervista per il nostro Blog si è reso subito disponibile.
Benvenutosul
blog “Il bosco dei sogni fantastici”. Questo è il tuo momento, io e tutti
i miei lettori vogliamo conoscerti meglio: raccontaci chi sei e come
ti sei avvicinato alla scrittura.
Sono un
giornalista, autore televisivo e scrittore. Ho pubblicato il mio primo articolo
esattamente 30 anni fa, nel 1988, quando ne avevo 19, e da allora non mi sono
più fermato. La scrittura ha sempre fatto parte di me fin dall’infanzia. Il mio
primo libro, il romanzo “Rosa Malcontenta”, è uscito nel marzo 2013 per la Sei
Editrice dopo aver vinto il concorso per inediti “In Primis”, ma l’avevo
scritto quasi 20 anni prima. In tutto ho pubblicato finora sette volumi. “La
capra crepa. 333 reati linguistici” (Pegasus Edition) è ancora fresco di
stampa, ed è la mia prima opera da cinquantenne.
Parliamoproprio
di “La capra crepa”: come ti è nata
l’idea?
L’idea mi è
venuta una mattina di inizio gennaio 2017, leggendo come tutti i giorni i
quotidiani, e trovandoli come sempre pieni di errori, strafalcioni, parole
inutili, inglesismi irritanti, neologismi orrendi. Decisi di parlarne su
Facebook, con un post che si intitolava “Parole, espressioni e modi di dire che
mi provocano la psoriasi”. La prima parola, mi ricordo, fu “gelicidio”. Data la
quantità di commenti e di interventi, quel post è diventato una rubrica
quotidiana durata un anno, e poi un libro, il mio settimo: “La capra crepa. 333
reati linguistici”.
Illibro
però non contiene soltanto “reati”.
No, per fortuna.
Oltre agli errori e agli orrori linguistici, ci sono parole ed espressioni così
di moda che tutti le usano senza pietà (“anche no”, “apericena”, “top”…),
inglesismi abusati (“influencer”, “youtuber”…), e tanti esempi di lingua
parlata “a orecchio”. Un esempio? “Super partners”. Un altro? “Il nostro
rapporto si è inclinato”.
Secondote
gli italiani non conoscono più la loro splendida lingua o è
solo perché si sono adeguati a un nuovo
modo di comunicare, soggetto sempre più ai meccanismi
dei social e alla necessità di fare in fretta?
Entrambe le
cose. Diciamo la verità: la stragrande maggioranza degli italiani non ha mai
avuto un rapporto facile con questa meravigliosa lingua, e l’arrivo e la
diffusione massiccia dei social non hanno fatto altro che peggiorare la
situazione.
Quantohai
studiato per scoprire i termini
errati?
Quelli li ho
scoperti semplicemente leggendo i giornali o sentendo le persone parlare. Poi
però mi sono documentato per offrire ogni volta la soluzione agli errori. Le
fonti più consultate sono state la Treccani e l’Accademia della Crusca, oltre a
dizionari, grammatiche e manuali.
Cisono
reati che ad Aldo fanno veramente orrore?
Mi indispongono
in modo particolare quelli che parlano a caso commettendo un sacco di
strafalcioni, e quelli che infarciscono i loro discorsi di parole in inglese
inutili e incomprensibili, giusto per fare un po’ di scena. Passando
all’italiano scritto, rimango sempre tramortito quando mi succede di leggere,
purtroppo spesso, “qual’è” o “un’attimo”, con quegli apostrofi che gridano
vendetta.
Perchéun
lettore dovrebbe scegliere di leggere
il tuo libro?
Per giocare un
po’ e divertirsi a scoprire aspetti della propria lingua che magari non conosceva;
per imparare a parlare e scrivere meglio l’italiano; per la bellissima
copertina disegnata dall’artista Alessandra Belloni.
Abbiamoscampo?
Oppure in un mondo così globalizzato siamo costretti a fare l’“apericena” altrimenti siamo“out”?
Avremo scampo a
patto di non farci contaminare dalle mode linguistiche, dalla fretta nel
parlare e nello scrivere, dall’ignoranza che ci circonda, sempre di più.
Qualisono
i tuoi progetti futuri?
Continuare a
scrivere per la tivù e i giornali, e continuare a sfornare nuovi libri. Quattro
sono già pronti, e altri due sono in cantiere. Il prossimo, l’ottavo, uscirà in
autunno, e sarà dedicato alla televisione.
Comepossiamo
trovarti sui social?
Aldo Dalla
Vecchia su Facebook, @aldodallavecchia su Instagram, @aldallavecchia su Twitter,www.aldodallavecchia.comper chi volesse
visitare il mio sito. Buona lettura… E che il buon italiano sia sempre con voi!
Grazie Aldo, continueremo a seguirti.