Blogtour “Euridice” – Quinta tappa intervista all’autrice Romina Bramanti

Salve cari amici del Bosco,

partecipiamo con entusiasmo al blogtour di presentazione del libro Euridice della cara amica Romina Bramanti edito Bakemono Lab, a noi spetta la quinta tappa, quella che ci consentirà di fare una bella chiacchierata con l’autrice.

Il volume, con copertina rigida,è impreziosito dalle illustrazioni di Laura Bazzechi (qui sotto a destra insieme all’autrice) e dalla versione inglese,
leggibile rovesciando il libro, al contrario.

Il significato di questa storia è leggibile su più livelli. Il mito, in particolare, non è una favola ma qualcosa di più potente, pervaso da un linguaggio simbolico che aiuta a incanalare le intuizioni insite nell’essere umano con l’obiettivo di trasformarle in conoscenza di qualcosa di più profondo di quel che la realtà mostra. Con estrema sensibilità Romina Bramanti riscrive questa eterna storia, la reinterpreta e ne ricolloca tutto il senso dal punto di vista di Euridice, facendo una profonda analisi dell’animo umano, servendosi di un linguaggio poetico che fa vibrare le emozioni nascoste fra le righe semplici.

Euridice si
innamora perdutamente di Orfeo, figlio della musa Calliope. La musica di Orfeo
incanta tutti ed Euridice sembra vivere solo per lui. Un giorno la donna viene
morsa da un serpente e sprofonda negli Inferi dove, grazie all’aiuto di
Persefone, apre gli occhi sulla vita che aveva appena lasciato.


Ma sentiamo cosa ci racconta Romina

Ciao Romina,

benvenuta sul blog “Bosco dei
sogni fantastici”.

Parlaci un po’ di te: chi sei,
dove vai, cosa fai? Come sei approdata alla scrittura?

Ciao a tutti, mi chiamo Romina
abito nella solare Versilia da quattro decenni. In quest’epoca nella quale
bisogna continuamente reinventarsi, e stanca di cercare lavoro senza successo,
ho deciso di dedicarmi all’agricoltura. Vista la grande gioia nello “sporcarmi”
le mani di terra, ho deciso di imbrattare i fogli con l’inchiostro allo stesso
modo! Adoro soprattutto scrivere poesie, ma negli ultimi anni ho voluto provare
anche vari altri generi: romanzo onirico, racconti psicologici, erotici e
gialli. Sono ormai entrata a far parte dell’Associazione Culturale Nati per
Scrivere da alcuni anni. Grazie a questa Associazione giro per tutte le
maggiori fiere d’Italia e mi confronto con tante scrittrici e scrittori. Quindi
passo dagli ulivi del mio campo alle fiere dei libri, coltivando i miei sogni.  

Cosa ti piace leggere? Quali
sono i tuoi libri preferiti?

Quanto tempo avete? Leggo di
tutto. Dal fantasy al romantico, dal thriller allo psicologico, dall’horror al
comico  (per citarne alcuni): “Il sole e
la cometa” di Sergio Bambarén, “Carezze di Velluto” di Sarah Waters,  “L’orribile Attesa del Giudizio Universale”
di David Safier, “Lo sparo” di Marc Levy.  

Leggo “Euridice” sul
frontespizio di questo bel volume, molto curato. Cosa mi aspetta, sfogliando
questo libro?

La storia di Orfeo ed Euridice
vissuta direttamente dalla ninfa. Una storia dove la riscoperta di sé permette
una rinascita emotiva.

“Euridice” mescola testo e
disegni, un connubio tra arti. Come è nato questo progetto?

Il progetto è nato da un’idea
di Valentina Cestra, editrice della Bakemono Lab, che ha messo insieme la
sottoscritta e Laura Bazzechi, l’illustratrice. L’idea era di prendere in
considerazione Euridice, appunto, e lasciare Orfeo in secondo piano. Quindi
focalizzarsi sulla prospettiva della ninfa e proiettare il lettore in una
prospettiva ad oggi non ancora affrontata. Ecco perché proposi a Valentina di
lasciarmi scrivere la storia in prima persona, in modo che l’identificazione
fosse più avvincente, diretta. L’idea di contrapporre alla figura di Euridice,
la moglie del dio degli inferi, Persefone, mi ha permesso di creare una sorta
di “coscienza emotiva” che facesse ritrovare alla protagonista una parte di sé
cancellata. Così, in una sorta di risveglio, il percorso della nostra Euridice
ci porta a una rinascita interiore.

Si tratta di un volume
autoconclusivo? Hai in progetto di (ri)scrivere altri miti?

Sì, il volume è autoconclusivo.

Inizialmente ci eravamo
focalizzate su un altro mito e visto che ho tutto il materiale pronto (manca
giusto che prenda carta e penna e scriva!) probabilmente presto lo farò!

Parliamo dei personaggi di “Euridice”.
Perché la scelta di partire da Euridice, e non da Orfeo?

Come dicevo prima, proprio
perché nel mito e in ogni opera legata al mito stesso, la storia si incentra
sulla vita e le scelte di Orfeo. Euridice è sempre la ninfa che strugge d’amore
e che morsa dal serpente muore e finisce agli inferi. Ma di lei forse c’è altro
da raccontare! L’opera che avete tra le mani prova a riportarvi i suoi
pensieri, le sue scelte.

  

Quali altri particolarità ha
il volume?

Forma quadrata. Copertina cartonata.

Oltre al testo accompagnato dalle illustrazioni, nel volume
sono presenti alcuni stralci dell’Orfeo di Monteverdi per
sottolineare alcuni momenti cruciali del racconto.È una fusione di
diverse arti che permettono al lettore di tuffarsi totalmente nella storia.

  

Oltre a scrivere racconti, so
che ami molto la poesia. Ci parli di questa tua passione?

La poesia mi ha sempre
permesso di esprimermi su sentimenti ed emozioni che mi esplodevano nel cuore.
Spesso ancor prima di riuscire a scrivere un testo, alcune parole mi frullano
in testa per la loro musicalità, per il loro significato. Non il classico
significato, ma quello più nascosto.

Di recente è uscita la tua
silloge poetica “Metamorfosi del cuore”. Ce la presenti?

25 poesie accompagnate
da altrettanti disegni. Parole e inchiostro si fondono come due amanti e ci
trasportano attraverso un luogo non solo del cuore o dell’anima, ma oggettivo,
presente, dove il sentimento e il sesso sono declinati in ogni forma. Ecco che
prende forma, per l’illustratrice (Chiara Chiozzi), un’unica e infinita tela
fatta di segni che danno vita a un infinito albero, le cui foglie giocano con i
petali nel vento, dove farfalle e forme umane si intrecciano al fine di formare
e mostrare nel suo insieme, il volto, tanto atteso, della musa ispiratrice che
alberga nei miei pensieri: una chimera.

Progetti futuri? Quali sono i
tuoi impegni?

Ripresi i diritti delle mie
prime opere, sto rielaborando “Il Custode dei Cuori” per portarlo a nuova
pubblicazione. Nel frattempo ho steso il suo seguito e conto con l’amica e
autrice Linda Lercari di scrivere la conclusione della trilogia. Sto
continuando a cimentarmi anche in altri generi con storie brevi. Magari più
avanti potrei farne una raccolta.

Grazie all’Associazione Nati
per Scrivere sono veramente molto impegnata in fiere e eventi che mi portano in
giro per l’Italia sia con i due libri appena citati (Euridice e Metamorfosi del
cuore), sia con l’antologia “Tutta colpa dello zodiaco” dove compare anche un
mio racconto breve intitolato: pecora.

Inoltre quest’anno sto
rielaborando il Concorso Letterario Fotografico Bramanti, grazie soprattutto
alla co-organizzazione della casa editrice Dark Zone. Ci saranno veramente
tantissime novità per la terza edizione.

Grazie per essere stata ospite
del blog “Bosco dei sogni fantastici”.

Grazie a te per l’ospitalità e vi aspetto a Firenze Libro
Aperto il 30 settembre
alle ore 11 dove si svolgerà “Euridice
in musica”. Sarò presente io, l’illustratrice Laura Bazzechi, Fabrizio Carta
(musicista), e Marta Ferranti che leggerà alcuni brani del libro, il tutto
moderato da Daniele Forcella.

Il maestro Carta eseguirà con la tiorba il
seguente programma:

– Alessandro Piccinini, Toccata IV;

 –
Bellerofonte Castaldi, “Capriccietto Galante”;

– Girolamo Kapsberger, “Toccata
arpeggiata” ;

(Piccinini, Castaldi e Kapsberger furono
tiorbisti attivi in Italia nella prima metà del Seicento. Più o meno
influenzati dalla “seconda pratica”, lo stile musicale che si impose
all’epoca grazie a Claudio Monteverdi, autore della favola in musica
“Orfeo”, rappresentata a Mantova nel 1607.)

Non ci resta che andare a Firenze.

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