“Gli Artigli dell’Aquila”, di Fabio Monteduro [Recensione]

Amici del Bosco
oggi vi proponiamo il romanzo GLI ARTIGLI DELL’AQUILA, scritto dall’autore Fabio Monteduro – che abbiamo conosciuto in diretta Instagram questa primavera – e prodotto da Dark Zone Edizioni.

GLI ARTIGLI DELL’AQUILA

di Fabio Monteduro

DZ Edizioni

14 euro

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Il bene e il male scelgono a caso il loro campo di battaglia? Forse no, come dimostra questo romanzo, dove nulla avviene per caso, nemmeno la terribile tragedia che investe Lorenzo, un insegnante di origini tedesche, che si trova proiettato al centro di un intrigo che sembra valicare i limiti stessi della vita. Né, tantomeno, è un caso l’eredità che riceve dal nonno: i rapporti tra loro, infatti, non giustificano il lascito di un appartamento in uno dei più bei quartieri di Roma. Da qui parte un viaggio vorticoso nel passato, nella Germania a cavallo tra la fine della prima guerra mondiale e l’inizio della seconda; un percorso di ricostruzione millimetrico, un puzzle ricomposto attraverso indizi, fotografie, lettere e testimonianze. E, indagando, Lorenzo finirà per scoprire qualcosa di anomalo: tutti gli amici del nonno sono sopravvissuti ben oltre la normale soglia d’età, portandolo a chiedersi quale peso abbia avuto la seduta spiritica cui tutti loro hanno preso parte. L’unica cosa certa è che esiste un enorme segreto capace di comprimere le loro coscienze come un macigno. Un segreto sul quale Lorenzo dovrà cercare di fare luce a tutti i costi.

 

-INCREDIBILE-

Lorenzo Deanna, insegnante di storia di origini tedesche, custodisce nell’armadio uno scheletro molto importante relativo al suo matrimonio brutalmente interrotto da un evento terribile. Poco tempo dopo, però, viene a conoscenza della morte del nonno: l’eredità che questi gli lascia è anomala, inattesa, dal momento in cui nonno e nipote non hanno più alcun rapporto da molto prima. L’appartamento che riceve in lascito non è solo in un quartiere romano piuttosto abbiente, ma rivela, sin da subito, qualcosa di molto curioso ed a tratti inspiegabile. 

Quello che può sembrare essere un enigma senza risoluzioni altro non è che l’inizio di una serie di eventi molto interessanti e particolari: galeotta la gita in montagna, che consente a Lorenzo di conoscere nuovi amici, condividere con loro quanto scoperto finora e… trovare quel coraggio necessario per approfondire le ricerche e arrivare a capire la verità.

Il romanzo si apre con gli eventi molto forti del nostro protagonista, eventi che poi scopriremo essere fondamentali nel proseguo della nostra storia: questo poiché Fabio Monteduro sceglie di affrontare diverse tematiche, dimostrando grande padronanza narrativa e lessicale sì da creare un intreccio degno di nota, mescolandole sapientemente insieme… 

Il fatto che il romanzo si legga in pochi giorni ha dell’incredibile: inizialmente non riuscivo a cogliere il perché della scelta del far fare la gita a Lorenzo, dal momento in cui la narrazione cambia registro, ma poi, andando avanti, mi sono resa conto che questo escamotage diventa utile al lettore affinché egli scopra i movimenti avvenuti dal protagonista – e fino a questo momento volutamente omessi –  in un modo più coinvolgente, dinamico e decisamente accattivante: un sistema, questo, che ancora non avevo sperimentato e che mi è davvero tanto piaciuto.

Fabio Monteduro sceglie argomenti storici non indifferenti, come può esserlo il periodo nazista nella Germania di Adolf Hitler, unendoci la sua creatività ed abilità nell’inserire sfumature paranormali: troviamo manufatti esoterici, episodi di contatti con entità sovrannaturali, situazioni che sono anomale e che riescono a tenere il lettore incollato alle pagine quasi stesse guardando episodi della serie TV Supernatural (molto nota, tra l’altro). Questo perché l’autore riesce perfettamente nell’intento di stimolare emozioni nel lettore che, in un connubio tra ansia, preoccupazione, terrore e curiosità, si vede quasi costretto a dover continuare a leggere, per scoprire cosa succede, per vedere dove l’autore sia disposto ad osare, potendo arrivare fino alla fine con facilità e soddisfazione.

Con uno stile di scrittura molto fluido e scorrevole, argomentazioni stimolanti ed eventi narrati in modo piacevole e coinvolgente, GLI ARTIGLI DELL’AQUILA si rivela essere un misto tra thriller, per quanto riguarda la parte relativa alla ricerca, agli eventi da scoprire, alle indagini e al ritmo molto serrato, e horror, per quanto concerne invece tutta la parte, descritta perfettamente, dedicata alle scene più pungenti e raccapriccianti, oltre a quelle legati alla faccenda sovrannaturale. Monteduro può quindi abbracciare al meglio gli appassionati di entrambi i generi e, per chi non è avvezzo, rivelarsi ottimo narratore di storie potendo così conquistare lettori interessati a scoprire qualcosa di nuovo.

Apprezzato molto e consigliatissimo!

Ottimo come lettura vacanziera, ma ideale tutto l’anno: per poter godere di una bellissima esperienza letteraria in qualsiasi occasione.

Bravo!

Adesso dovrò leggere anche gli altri libri…

1 commento su ““Gli Artigli dell’Aquila”, di Fabio Monteduro [Recensione]”

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